mercoledì 18 gennaio 2012

Cautha - Unguento alla Calendula e Iperico

Caltha, l'antico nome della Calendula usato dai latini, potrebbe essere legato a quello di Cautha o Catha la Dea etrusca del sole nascente. Ben poco si sa di questa antica divinità, ctonia e solare insieme, ma le mie suggestioni mi fanno pensare al sole che continuamente sale e scende nel mondo sotterraneo, solo per potersi di nuovo alzare a dissipare le tenebre.

Ingredienti:
Riguardo agli oleoliti
Le mie ricette per prepararli le trovate qui: Oleolito di Calendula e Oleolito d'Iperico. Ricordate che l'oleolito di Calendula deve avere una certa sfumatura giallo-arancio (a seconda dell'olio che avete usato) ed un odore caratteristico, mentre l'oleolito d'Iperico dev'essere di un bel rosso rubino, e con un profumo particolare ed erbaceo, se sentite odore di rancido gli oleoliti non sono più utilizzabili per l'unguento, potreste magari impiegarli per produrre del sapone.

Riguardo alla cera
La cera d'api si trova nelle erboristerie, nei negozietti che vendono miele e prodotti locali, oppure direttamente dagli apicoltori, opzione che io preferisco per favorire i piccoli produttori dei dintorni, che tra l'altro la vendono ad un prezzo molto inferiore rispetto alle erboristerie. Per questa ricetta vi serve della cera del tutto naturale, se vi rifilano i fogli rifiutateli perché di solito contengono anche parafina o altri materiali. Se doveste trovare quella non ancora pulita (si presenta di un bel giallo caldo con corpuscoli nero-marroni ed un forte profumo di miele) prendetela, si può purificare facilmente come potete leggere qui: Come pulire la cera.

Preparazione
Gli unguenti si preparano con una parte di cera, e fra le 5 e le 7 parti di olio; io di solito mi regolo su una di cera e sei di olio (es. 10 g di cera e 60 g di olio) e con queste dosi viene un unguento dall'aspetto solido ma che si può raccogliere agevolmente con il dito e si spalma benissimo. La consistenza dipende anche dalla temperatura esterna, d'estate chiaramente è più morbida, mentre d'inverno solidifica.
Considerate che non se ne usa mai moltissimo, sicché se non avete intenzione di regalarlo tenetevi sulle piccole quantità.
Mettete a sciogliere la cera a pezzettini e gli oleoliti in pari quantità (secondo l'esempio di prima 10 g cera, 30 g oleolito di Calendula e 30 g oleolito di Iperico) in un pentolino a bagnomaria; il calore non giova agli oli quindi tenete il fuoco basso e non appena la cera si è sciolta completamente mescolate, togliete dalla fonte di calore e versate in barattolini di vetro ben puliti e asciutti. Raffreddandosi l'unguento si solidifica in superficie e a contatto col vetro, prima che sia del tutto solido versate una goccia di vitamina E; quest'ultima è termolabile quindi va aggiunta solo quando la temperatura è scesa.
Se non aggiungete la vitamina E, può succedere che la superficie rimanga un po' più solida e presenti delle crepe a completo raffreddamento ma con il calore delle mani si scioglie perfettamente. Per evitare quest'effetto comunque si può mescolare di tanto in tanto durante il raffreddamento dell'unguento, che così rimarrà più "spumoso".
Eventualmente si può aggiungere alla cera in via di scioglimento anche un po' di burro di karitè o di cacao per rendere ancora più morbida e nutriente la miscela. Attenzione però al fatto che il burro di karitè se surriscaldato quando si raffredda si rapprende in piccoli granelli; la cosa non è particolarmente fastidiosa a mio avviso, visto che comunque rimangono amalgamati al resto e si sciolgono quando prelevati con le mani o spalmati. Se però siete dei perfezionisti a livello estetico e la cosa non vi piace, evitate!
Essendo l'oleolito d'Iperico rosso rubino, e quello di Calendula d'un bel giallo paglierino l'unguento avrà una bella colorazione rosa pesca; anche il profumo sarà simile a quello dell'oleolito d'Iperico, ma fuso con quello mielato della cera.

Utilizzi
Se Cautha è il sole, anche in questa formula si trova molto di solare, basti pensare ai luminosi fiori della Calendula, al fatto che veniva detta sponsa solis "sposa del sole" ed ancora oggi è conosciuta come Marigold "Oro di Maria", eppure, essa è legata anche al lunare mondo notturno grazie ai suoi semi falciformi, alla sua capacità di regolare il flusso mestruale, così simile a quello lunare, e alla sua affinità con Iuno, Signora delle calende, ovvero il primo giorno di luna crescente.
Ed anche l'Iperico ha la sua affinità col sole, pianta del Solstizio d'Estate per eccellenza, il giorno più luminoso dell'anno quando l'astro è al suo apice e trasfonde il suo potere alle erbe, reca petali dorati e luminosi. Ma quest'unguento particolare è soprattutto adatto a curare l'eccesso di sole, ovvero le ustioni e gli eritemi, come anche aiuta nella cura delle piccole ferite (quando si è già fatta la crosta) e le fa rimarginare bene ed in fretta, anche quelle post-brufoli/punti neri. E' adatto anche per screpolature e taglietti che si creano intorno al naso quando si ha il raffreddore o sulle mani a causa del freddo o del contatto quotidiano con la terra. Ottimo per far guarire più in fretta anche le piccole bruciature dovute a pentole o simili. Se massaggiato su contrazioni muscolari, contusioni e infiammazioni dei tendini  contribuisce ad attenuare il dolore. In generale è un toccasana per la pelle secca, screpolata e arrossata.
ATTENZIONE: per uso interno ad alte dosi l'Iperico può interferire con l’azione di farmaci antidepressivi ed anticoncezionali e in rari casi può avere proprietà fotosensibilizzanti (rende la pelle più sensibile ai raggi solari), in questa preparazione ce n'è una quantità minima, ma per maggior sicurezza non usare prima di esporsi al sole o a lampade UV se si ha la pelle particolarmente chiara e sensibile.


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Vedi anche:
Come pulire la cera
Calendula
Lo Spirito della Calendula
Alcune varietà di Calendula
Illustrazioni botaniche di Calendule
Storia della Calendula
Mitologia della Calendula
Oleolito di Calendula 
Tintura di Calendula
Iuno - Unguento di Calendula
Chryse - Unguento lenitivo  di Camomilla, Calendula e Lavanda
Iperico
Alcune varietà d'Iperico 
Oleolito d'Iperico
Pyrra - Unguento d'Iperico

Aggiornato l'ultima volta il 5 agosto 2015.

6 commenti:

  1. interessantissimo! cercherò di fare l'oleolito se non riesco aspetto le tue indicazioni, molto utile questo unguento

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  2. Quante belle ricettine interessanti!!!mi piace propio questo piccolo giardino fiorito!!!la prossima estate quando faro' la raccolta di Iperico lo faro' di sicuro!!!bacini

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  3. Esaustivo è dire poco! Ho segnato tutto, anche io alla prossima raccolta di iperico farò faville!
    Grazie Saretta

    ps e che bello l'articolo su Freya!
    la Zia

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  4. Grazie mille Claudia, sono contenta che ti piaccia :)

    Gio fare l'oleolito è davvero facile, praticamente si fa da solo :)
    Al link che ho lasciato ci sono molte indicazioni, altre si possono trovare sullo stesso sito. Comunque sì, prima o poi mi ci metto e scrivo anche le mie considerazioni in merito :)

    E Syama e Zia me contenta! E sì sì provate la prossima estate!
    Quando avrò l'ispirazione mi piacerebbe metter giù anche una "scheda" sull'Iperico e i suoi miti e tradizioni...
    E grazie mille Zietta riguardo a Freyja, sono felicissima che l'abbia apprezzato!

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  5. Ricettina utilissima :))
    Grazie Elkina! preparare queste cosine fa davvero riscoprire la semplicità in ogni dove...
    Danina

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