lunedì 5 ottobre 2015

Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento e Appunti sulla natura di una signora inglese del primo Novecento

Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento di Edith Holden, Mondadori, 1979
Numero pagine: 186
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Country Diary of an Edwardian Lady
Prima edizione: 1977
Prima edizione italiana: 1979
Genere: libro illustrato

Appunti sulla natura di una signora inglese del primo Novecento di Edith Holden, Mondadori, 1989
Numero pagine: 197
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Nature Notes of an Edwardian Lady
Prima edizione: 1989
Prima edizione italiana: 1989
Genere: libro illustrato

Ho desiderato Il diario di campagna di una signora inglese di inizio Novecento per anni dopo che mi era stato segnalato da una amica, e alla fine me lo sono fatta regalare per un compleanno; è stato uno dei migliori regali di sempre! Non solo per le bellissime illustrazioni che da sole giustificherebbero l'acquisto di uno dei libri di Edith Holden, ma anche perché ad affiancarle troviamo osservazioni naturalistiche e poesie selezionate da una grande artista inglese la cui opera è stata a lungo poco conosciuta.
Edith Blackwell Holden, quarta di sette figli, nacque il 26 Settembre 1871, a Moseley, vicino Birmingham nella contea delle West Middlands, fra i paesaggi che, sembra, ispirarono la Contea de Il Signore degli Anelli di Tolkien. Il secondo nome le fu dato in onore alla cugina Elisabeth Blackwell, la prima donna ad essersi laureata in medicina negli Stati Uniti.
La madre, Emma Wearing, ex-governante, aveva pubblicato due libri religiosi e praticava la scrittura automatica, il padre Arthur Holden, lavorava in una fabbrica di pitture; entrambi facevano parte della chiesa Unitariana e furono partecipi del movimento spiritista, per cui Edith e le sue tre sorelle, Effie, Evelyn e Violet, parteciparono a molte sedute spiritiche tenute nella casa dei genitori, soprattutto dopo la morte della madre avvenuta nel 1904, nel tentativo di contattarla. Arthur Holden pubblicò poco prima della morte una raccolta dei messaggi così ricevuti. Insieme alle sorelle e ai due fratelli Bernard e Kenneth, Edith compì i primi studi a casa, a 13 anni fu iscritta alla Scuola d'Arte di Birminghan, già frequentata dalle sorelle Evelyn e Violet, che divennero illustratrici ben più conosciute della sorella, ai loro tempi. Edith continuò i suoi studi di pittura in Scozia, specializzandosi nello studio di animali, in seguito fra il 1906 e il 1909 insegnò in una scuola d'arte per ragazze a Solihull (sempre in West Middlands); la sua più conosciuta opera, una raccolta di disegni ed appunti sulla Natura, risale a quell'epoca e voleva essere un modello da copiare per le sue studentesse. Divenuta illustratrice di professione contribuì ad animare con le sue figure vari libri per bambini, ed alcune sue opere furono esposte alla  Royal Birmingham Society of Artists e alla Royal Academy of Arts.
A testimonianza del suo spirito non convenzionale nel 1911 all'età di quarant'anni, sposò lo sculture Ernest Smith, di sette anni più giovane, contro il parere della famiglia, e andò a vivere con lui a Londra. Nello studio che egli condivideva con la Contessa Feodora Gleichen, anch'essa scultrice, i due coniugi vennero in contatto con vari celebri artisti del tempo. Non si sa praticamente nulla dei suoi anni di matrimonio, anche se si suppone che il mancato riconoscimento del suo lavoro e la distanza dalla sua amata campagna, potrebbero aver amareggiato questo periodo, inoltre in seguito alla morte del padre avvenuta nel 1913, dovette affrontare una lunga disputa coi fratelli riguardo l'eredità.
In un giorno di primavera del 1920 Edith fu trovata annegata nel Tamigi; la ricostruzione dei fatti ci dice che Edith si sporse lungo l'argine del fiume per raggiungere un ramo di Castagno fiorito, e cadde nelle acque sottostanti.
A volte la nostra Artista è stata accostata alla sua contemporanea e compatriota Beatrix Potter, anch'essa donna anticonformista e amante della Natura, illustratrice di grande talento misconosciuta per la sola ragione di essere donna.
Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento, ricordato come l'opera principale della Holden non era destinato alla pubblicazione ma doveva fungere da modello per le sue allieve, raccogliendo annotazioni ed acquerelli del 1906; sarà solo nel 1977 che la sua pro-nipote, rinvenuti i suoi appunti naturalistici fra i cimeli di famiglia, li farà pubblicare in edizione facsimile col titolo The Country Diary of an Edwardian Lady.
The Nature Notes of an Edwardian Lady tradotto come Appunti sulla natura di una signora inglese di inizio Novecento (noto anche come Il secondo diario di campagna) pubblicato nel 1989, riproduce un secondo gruppo di appunti, scritti e illustrati nel 1905.
Entrambi i libri sono composti da una serie di note trascritte da Edith durante le sue passeggiate nella campagna inglese, corredate da brani poetici, proverbi, osservazioni varie e splendidi acquerelli; fu lei stessa ad ordinarli secondo i mesi. Tradotti nelle principali lingue europee, hanno avuto enorme successo e le immagini sono state usate per decorare oggetti, cartoline, agende ecc.
Benché per alcuni lettori che hanno poca dimestichezza con la botanica e l'entomologia i testi possano risultare noiosi, questi libri si possono anche solo sfogliare per godere della bellezza delle figure, magari leggendo qualche frammento di poesia qua e là. Per degli appassionati naturalisti invece risultano ancor più interessanti, Edith infatti ha annotato per ogni mese non solo proverbi e tradizioni, ma anche le piante che incontrava durante le sue passeggiate, gli avvistamenti di animali selvatici, le comparse di farfalle ed altri insetti, e le particolarità di ogni stagione. I disegni sono accuratissimi e realistici, tanto che a volte faccio il gioco di indovinare la pianta ritratta senza leggere il nome.
Non è un diario propriamente detto perché non è giornaliero e non descrive emozioni ed avvenimenti personali, inoltre durante gli ultimi anni della sua vita l'autrice sarà anche stata una signora, ma per lo più visse da nubile e, durante l'età vittoriana, in maniera assolutamente non convenzionale; sicché il titolo risulta non del tutto appropriato.
Credo sia superfluo a questo punto dire che consiglio assolutamente questi libri, poiché da ogni riga, da ogni acquerello, traspare amore per la Natura, nonché grande attenzione per i suoi cambiamenti, ma voglio chiudere questa recensione con la poesia che apre il suo secondo libro:

La Natura non ha mai tradito
il cuore che l'ha amata, e questo è il suo privilegio,
di condurci lungo tutta la nostra vita
di gioia in gioia; perché essa può talmente informare
lo spirito che è in noi; così imprimervi
serenità e bellezza; così alimentarlo di nobili
pensieri, che né le male lingue
dagli avventati giuramenti, né i sarcasmi degli egoisti,
né i saluti fatti senza amore, né tutto lo squallore
che incontriamo nella vita di ogni giorno,
tutto questo non potrà mai prevalere su di noi
né mai turbare la nostra serena fiducia, perché
tutto ciò che vediamo è pieno di gioia.



Utilità
Entrambi i libri sono fuori stampa ma si possono trovare delle copie sia nei mercatini dell'usato sia in rete. Oltre alle edizioni originali si trova una ristampa del 2001. Molte biblioteche hanno almeno uno dei due.
Nel 1984 venne realizzata una serie televisiva (mai tradotta in italiano) sulla vita di Edith Holden intitolata The Country Diary of an Edwardian Lady, con Pippa Guard nel ruolo della protagonista e James Coombes nel ruolo del marito.
Nel 2018 è uscita la prima biografia in italiano: Una Lady nella campagna inglese. Vita e opere di Edith Holden di Sara Staffolani, flower-ed, 2018.
Salvo la foto iniziale tutte le immagini sono tratte dai libri di Edith Holden.
Le informazioni biografiche sono tratte da:
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Vedi anche:
Illustrazioni botaniche di Rose (parte II) 
Illustrazioni botaniche di Violette 

2 commenti:

  1. Seminare e cogliere ,nei prati della vita ,ogni tanto ci sarà ...
    un fiore

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  2. Seminare e cogliere ,nei prati della vita ,ogni tanto ci sarà ...
    un fiore

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