domenica 5 aprile 2015

Preghiera a tutte le erbe

Ora, tutte voi erbe potenti io prego,
supplico la vostra grandezza,voi che Madre
Terra generò e tutte vi diede in dono:
in voi riunì la medicina della sanità
e la grandezza, affinché, incessantemente, ad ogni essere
umano siate di utilissimo ausilio.
Questo supplice chiedo e prego: veloci
qui venite con le vostre virtù,
poiché, colei che vi creò, essa stessa mi permise
di raccogliervi; mi favorì infatti, Colui(1) al quale
la medicina è stata affidata. E per quanto ora 
possa la vostra virtù, donate una buona medicina
causa di salute. Prego che mi facciate grazia
attraverso la vostra virtù, affinché a tutti,
in tutte le cose, in qualsiasi cosa da voi avrò preparato,
e a qualunque uomo l'avrò data, abbiate buon esito
e un effetto molto veloce. Affinché sempre mi
sia lecito cogliere la vostra favorevole
grandezza [...]
con frutta e cereali e vi renderò grazie
in nome della Madre, la quale vi fece nascere.

*
 Nunc vos potentes omnes herbas deprecor. 
exoro maiestatem vestram, quas parens 
tellus generavit et cunctis dono dedit: 
medicinam sanitatis in vos contulit 
maiestatemque, ut omni generi identidem 
humano sitis auxilium utilissimum. 
hoc supplex exposco et precor: velocius 
huc huc adeste cum vestris virtutibus, 
quia, quae creavit, ipsa permisit mihi, 
ut colligam vos; favit hic etiam, cui 
medicina tradita est. quantumque vestra nunc 
virtus potest, praestate medicinam bonam 
causa salutis. gratiam, precor, mihi 
praestetis per virtutem vestram, ut omnibus 
in rebus, quicquid ex vobis ego fecero, 
cuive homini dedero, habeatis eventus bonos 
et effectum celerrimum. ut semper mihi 
liceat favente maiestate vestra vos 
colligere [...]
ponamque vobis fruges et grates agam 
per nomen Matris, quae vos iussit nascier. 


(1) Probabilmente Apollo, Dio della medicina insieme al figlio Asclepio/Esculapio.

Questa preghiera, la Precatio omnium herbarum "Preghiera a tutte le erbe", insieme alla Precatio Terrae "Preghiera alla Terra", è stata trovata in vari manoscritti medievali contenenti testi medici e botanici, di cui il più antico, il Mss. Voss. Q9, è conservato alla biblioteca di Leida, e risale al VI secolo. Un'altro manoscritto dell'XI secolo indica la Precatio omnium herbarum come opera di Antonio Musa, sicché a lui venne ascritta anche quella alla Terra. Costui fù un liberto, medico di Augusto, al quale salvò la vita e perciò venne largamente ricompensato dall'imperatore, che gli eresse una statua vicina a quella di Esculapio, il Dio della medicina. Plinio e Svetonio, che ne parlano, riportano il fatto che la sua terapia consisteva in bagni in acqua fredda, e che dopo quest'episodio Musa divenne molto celebre.
Nel Medioevo gli si attribuirono varie opere come il De herba vettonica e le due Precatio, tuttavia lo stile ed il lessico fanno pensare che siano posteriori all'epoca augustea; il contenuto però porta tracce di concezioni religiose molto antiche.

Ora, al di là del pensiero che possa essere un'opera d'occasione, prettamente letteraria...fermatevi un minuto e mezzo a pensare, a colui che Cura che chiede alle Erbe, alla Terra, il loro favore; che invoca le forze naturali affinché la guarigione vada a buon fine. Non pretende, chiede. E raccoglie ed opera sapendo di avere il favore di Madre Terra, delle singole essenze con le quali andrà ad agire; piante che Lei, la Madre, ha fatto nascere come Dono. Al di là dell'antropocentrismo di quest'ultima affermazione, trovo commovente, coerente e pulito (sì, pulito) quest'atteggiamento, anche se in
questo terzo millennio può sembrare anacronistico. Come il Cacciatore che chiede alla preda e alla Natura il suo sacrificio, e rende grazie quando l'ottiene, così colui che agisce grazie alla Erbe ne chiede il favore e l'ausilio. Prega come fra pari, non pretende come si fa con uno schiavo. Anzi, chiede a Qualcuno che sa essere più grande di lui stesso.
Un tempo tutto questo si sentiva, ed anche se oggi per noi è sotterrato sotto strati di polimeri, "buone" maniere, razionalismo e antropocentrismo, da qualche parte dentro qualcuno ancora risuona la Reverenza per la grandezza, la vitalità, la bellezza della Grande Madre di tutti.


Fonti
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XIX, 38 e XXV, 38.
Svetonio, Vite dei Cesari, Augusto, 59 e 79
Precatio Terrae e Precatio omnes herbis nella versione della Loeb Classical Library con breve nota filologica.

Immagine: pagine del manoscritto Ahsmole 1431, XI sec. conservato alla Bodleian Library di Oxford.

Mi scuso per la pessima traduzione, il mio latino è un po' arrugginito.

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Vedi anche:
Preghiera alla Terra