martedì 19 novembre 2019

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere di Neil Gaiman, Mondadori, 2009
Numero pagine: 224
Lingua originale: inglese
Titolo originale: M is for Magic
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: raccolta di racconti horror, fantascientifici, fantasy, noir, weird

Di Gaiman conosco i romanzi e alcuni fumetti, questa è la sua prima raccolta di racconti che leggo; la narrativa breve non è fra i miei generi preferiti ma in effetti, come dice l'Autore nell'introduzione, alcuni racconti ti si "appiccicano" nella memoria, e non per forza ti devono piacere tutti quelli contenuti in una raccolta. Così, dopo la lettura di questo libro, mi sono ritrovata a pensare che in effetti i racconti sono una forma letteraria niente male, se possibile ancora più difficili del romanzo per la necessità di condensare i fatti in poche pagine e trasportare in un mondo a parte nel giro di poche righe.
Il titolo originale M is for magic è stato cambiato in italiano richiamando il primo racconto della raccolta. Qui Neil Gaiman ha riunito dieci racconti indipendenti ed una poesia che spaziano dall'horror al fantasy alla fantascienza.
  • Il Cimitero senza lapidi è entrato a far parte del romanzo Il figlio del cimitero (quarto capitolo) e parla di una strega e di un tesoro in un tumulo sotterraneo; benché leggendo l'intero romanzo il racconto acquisti tutta un'altra luce, può anche essere letto come pezzo autoconclusivo, particolarmente affascinante è il misterioso Sleer.
  • Il ponte del troll riprende il classico personaggio della mitologia scandinava in agguato sotto ai ponti (ma mi ha anche ricordato il capitolo sul jinn in American Gods).
  • Non chiedetelo a Jack è un inquietante racconto breve su una scatola giocattolo.
  • Come vendere il Ponte dei Ponti è una storia nella storia che narra di una colossale truffa.
  • In Ottobre sulla sedia assistiamo ad una riunione dei diversi mesi dell'anno fra cui Ottobre che presiede la serata e racconta la storia di un bambino fuggito di casa. Il racconto è dedicato a Ray Bradbury e si può trovare anche in Cose fragili. Un altro racconto dedicato a Ray Bradbury si trova in Trigger warning con il titolo L'uomo che dimenticò Ray Bradbury.
  • Cavalleria vede come tema centrale niente meno che il Santo Graal, trovato da una vecchia signora alla quale un cavaliere errante cerca di prenderlo. Era già stato pubblicato in Italia nell'antologia Graal. La ricerca dell'alba del 1997.
  • Il prezzo è un racconto horror in cui un gatto ogni notte combatte contro qualcosa di malefico.
  • Come parlare con le ragazze alle feste è il più fantascientifico dei racconti e ci porta a conoscere delle ragazze aliene; si trova anche in Cose fragili. Dal racconto è stato tratto un film nel 2017 che riprende il titolo originale How to Talk to Girls at Parties.
  • Avis Soleus ci introduce in un strana confraternita, unita dall'ideale di assaggiare qualsiasi cibo...manca solo l'Avis Soleus, l'uccello del sole. Si può trovare anche in Cose fragili.
  • Il caso dei ventiquattro merli è un breve hard boiled sulle filastrocche (si avete capito bene), forse è il racconto che ho trovato più curioso.
  • Istruzioni è una bella poesia che parla di cosa fare nel caso si capitasse in una storia, si può trovare anche in Cose fragili oltre che in un'edizione illustrata da Charles Vees.
Come in tutte le raccolte, lo stile varia da racconto a racconto, e benché venga generalmente indicato come libro per ragazzi Il cimitero senza lapidi e altre storie nere può benissimo essere letto anche da adulti.
In definitiva, pur non essendo un'estimatrice dei racconti, ho apprezzato molto quest'antologia di Gaiman, che ci offre racconti inconsueti e mai scontati. Lo consiglio, soprattutto agli appassionati di fantascienza e fantasy.

Utilità
Le altre raccolte di racconti di Neil Gaiman sono:
  • Cose fragili del 2006
  • Trigger Warning del 2015
  • Miti del Nord del 2018
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Il figlio del cimitero

Il figlio del cimitero di Neil Gaiman con le illustrazioni di Dave McKean, Mondadori, 2011
Numero pagine: 345
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Graveyard Book
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana: 2011
Genere: fantasy per ragazzi, dark fantasy
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Una notte un uomo chiamato Jack si introduce in una casa in cui vivono quattro persone, fra cui un bambino poco più grande di un anno. L'uomo chiamato Jack uccide tutti, ma il bimbo riesce fortuitamente a fuggire e a raggiungere un cimitero poco distante, dove viene accolto dagli spettri del luogo e dalle altre creature della notte che lo animano, trovando fra loro una nuova famiglia. Trattato come un figlio dai fantasmi dei signori Owens, Nobody Owens (detto Bod) viene istruito dal vampiro Silas, affinacato dalla signora Lupescu e gioca con una giovane strega morta secoli prima. Ma col passare degli anni Bod dovrà conoscere anche il mondo dei vivi, e fare i conti con il suo passato...e con Jack.

Come ho scritto nella recensione di American Gods, ho conosciuto Neil Gaiman anni fa per il suo splendido fumetto Sandman, ed in ogni suo libro ritrovo la brillante capacità di reinterpretare ed attualizzare mitologia, favole e materiale del folklore.
In occasione di Halloween cercavo qualche bel romanzo che mi aiutasse a calarmi nell'atmosfera del periodo e così, dopo aver letto qualcosa di Bradbury sono incappata in Il figlio del cimitero.

Il libro è strutturato in capitoli indipendenti ognuno ambientato alla distanza di due anni dal precedente (il quarto è compreso nella raccolta Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007) e racconta una delle avventure di Bod fra lapidi e danze macabre, tumuli sotterranei e giovani streghe ma anche nel più prosastico mondo dei vivi.
Come sempre nei romanzi di quest'Autore i personaggi sono ben caratterizzati ed affascinanti, primo fra tutti Bod che seguiamo attraverso le varie tappe della sua formazione affiancato dagli abitanti del cimitero e poi dai vivi. Benché molto ci venga svelato vorremo sapere molto altro, soprattutto riguardo alla confraternita dei Jack, allo Sleer e alla Guardia d'onore, ma il mistero fa parte della bellezza di questo romanzo e della narrativa di Gaiman.
Solitamente nei libri per ragazzi non si parla di stragi, tentati omicidi e di inquietanti sette di assassini, qui però, lungi dall'essere sconvolgenti, donano oscurità e verosimiglianza al racconto (ricordiamo comunque che molte favole classiche hanno particolari veramente truci e uccisioni gratuite).
Lo stile è semplice ma non rinuncia a particolari poetici e ad un atmosfera dark e weird che è la cifra che caratterizza tutta la produzione dell'Autore. La lettura è scorrevole, tanto che ci si ritrova alla fine del libro quasi senza accorgersene.
Dave McKean ha creato le illustrazioni che accompagnano il testo e da anni lavora con Gaiman.
In definitiva ho apprezzato Il figlio del cimitero e ne consiglio la lettura non solo agli adolescenti ma anche agli adulti.

Utilità
L'idea di questo libro venne a Gaiman guardando il figlio pedalare su un triciclo in un cimitero, e pensò di scrivere qualcosa di simile al Libro della giungla di Kipling, però ambientato in un campo santo. Solo molti anni dopo scrisse effettivamente questo libro il cui titolo originale The Graveyard Book è appunto un riferimento a Kipling; con lo stesso titolo è uscita in Italia nel 2015 la graphic novel curata da P. Craig Russell e illustrata da diversi fumettisti.
Nessun adattamento su pellicola è stato ancora tratto dal libro, ma i diritti per il film sono stati acquistati, quindi possiamo sperare di vedere presto Bod e la sua famiglia sul grande schermo.
Gli altri romanzi (per adulti e ragazzi) di Neil Gaiman sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
Le raccolte di racconti:
  • Cose fragili del 2006 tradotto nel 2014
  •  Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007 tradotto nello stesso anno
  • Trigger warning del 2015 tradotto nel 2016
  • Miti del Nord del 2018 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina nel bosco del 2014 tradotto nel 2015 con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Ritornati dalla polvere

Ritornati dalla polvere di Ray Bradbury, Mondadori, 2002
Numero pagine: 192
Lingua originale: inglese
Titolo originale: From the Dust Returned
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana:
Genere: romanzo fantasy dark, raccolta di racconti rielaborati
Ambientazione: principalmente una cittadina dell'Illinois
Epoca: indefinita ma contemporanea

TramaTimothy Elliot è un ragazzino adottato da una famiglia composta da creature inconsuete: una sorella bellissima un po' strega che dorme sulle sabbie del deserto in soffitta, una Mille Volte Bisnonna mummia che riposa in una cassa, uno zio alato, dei genitori che stanno svegli di notte e tantissimi parenti e amici che si riuniscono nella vecchia casa sulla collina dell'Illinois, durante la notte di Halloween. Ma la Famiglia Eterna è minacciata dal fatto che gli umani non li temono e non li credono più...

Dopo aver letto alcuni romanzi di Bradbury mi aspettavo chissà cosa. Delusione.
Più che di un romanzo si tratta di una serie di racconti già pubblicati tenuti insieme da un esile filo narrativo, per cui ogni capitolo può quasi essere letto a parte e in maniera autoconclusiva. 

I personaggi, per quanto rimangano poco definiti, possono richiamare alla mente gli appartenenti alla famiglia Addams; i più incisivi sono l'alato zio Einar e la sfuggente Cecie. Quest'ultima è La strega d'Aprile il cui dolce racconto compare in varie raccolte dell'autore che nella creazione dei personaggi si sarebbe ispirato alla sua famiglia, moltissimi anni prima di riuscire a pubblicare questo romanzo.
Lo stile semplice e si ritrova la forza evocativa che caratterizza tutta l'opera di Bradbury, ma si fatica ad arrivare alla fine per quanto si tratti di un romanzo breve: risulta tutto troppo indefinito e frammentario, e allo stesso tempo vagamente kitsch.

In definitiva non consiglio la lettura di questo romanzo, a meno che non siate degli appassionati di Bradbury; se è il suo primo libro che leggete vi suggerisco di provarne altri, si tratta di un Autore brillante e fantasioso e un maestro del weird, sarebbe un peccato fermarsi a questo romanzo poco riuscito!

domenica 17 novembre 2019

Il sostituto

Il sostituto di Brenna Yovanoff, Asengard, 2012
Numero pagine: 288
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Replacement
Prima edizione: 2010
Prima edizione italiana: 2012
Genere: urban fantasy, young adult, dark fantasy
Ambientazione: la cittadina immaginaria di Gentry, USA
Epoca: contemporanea

Era da qualche mese che volevo leggere questo libro, ma non mi decidevo mai: generalmente apprezzo molto le rinarrazioni moderne di miti e folklore, e sapevo che questo libro parlava di changeligs, ovvero dei sostituti che nel folklore delle isole britanniche venivano lasciati dalle fate quando rapivano i bambini umani, tuttavia la copertina mi suggeriva una certa sfumatura horror che non sapevo se mi sarebbe piaciuta o meno. Alla fine ho deciso di dargli una possibilità.
La storia narrata in prima persona è quella del sedicenne Mackie Doyle, o meglio, l'essere che è stato sostituito al bambino che portava quel nome quindici anni fa. Mackie è un adolescente introverso e di salute cagionevole a causa della sua allergia ai metalli (nel folklore irlandese il Piccolo Popolo non sopporta il ferro), alla terra consacrata e al sangue umano, che più di tutto cerca di non attirare l'attenzione. Nonostante questo ha alcuni amici, come Roswell e i gemelli Danny e Drew, ma soprattutto ha una sorella maggiore, Emma, che si è sempre presa cura di lui pur sapendo che Mackie non è il suo vero fratello. Stremato dalla vita fra gli umani verrà avvicinato dai suoi simili e condotto alla sotterranea Casa del Chaos, presieduta da Morrigan, una inquietante bambina, sorella della ancor più preoccupante Signora, la quale è responsabile dei rapimenti di bambini nella piccola cittadina. L'ultima ad essere stata rapita è Natalie Stewart, sorella di Tate che cercherà l'aiuto di Mackie per capire cosa le sia successo...
Bisogna ammettere che almeno le premesse iniziali non sono male, sia per il soggetto scelto che una volta tanto lascia stare vampiri, licantropi e draghi, sia perché il protagonista è un ragazzo ma non il classico eroe adolescenziale senza macchia.
Purtroppo però l'Autrice non riesce a svilupparle bene: non ci spiega praticamente nulla sulle creature come Mackie, non vengono mai definite chiaramente e pur avendo molto in comune con le fate anglosassoni non se ne spiega l'origine o la presenza in una cittadina americana; si capisce che esiste un tacito accordo fra questi esseri e gli umani di Gentry ma non si sa a quando risalga né da chi o perché sia stato stipulato. Lo svolgersi dei fatti è confuso e privo di ritmo, nel bel mezzo della lettura mi sono chiesta più volte "ma com'è che siamo arrivati qui?" ed anche se il finale è appena più movimentato non ci sono colpi di scena, è già chiaro da metà libro, e notiamo che la situazione di impasse conclusiva si risolve semplicemente con il cattivo di turno che decide di andarsene per la sua strada...sono rimasta basita.
C'è anche l'immancabile storia d'amore fra le dinamiche da high school che rimane (fortunatamente) ai margini della narrazione ed ha qualcosa di schizofrenico nel suo svolgersi.
La sfumatura horror che sembra suggerita dalla copertina è praticamente assente nel romanzo, non suscita inquietudine o paura o qualsiasi altra forte emozione.
I personaggi sono ben poco caratterizzati, piatti, a volte incoerenti e ben poco verosimili (oltre a sembrare misteriosamente indifferenti alla pioggia, quanti di voi si sdraierebbero su un prato sotto la pioggia ad amoreggiare!?) a partire dai protagonisti adolescenti privi di regole, orari o sorveglianza degli adulti, ai genitori stessi che sanno e non sanno quello che succede in città e sembrano sempre preoccuparsi in base a priorità discutibili. Parliamo di Mackie: ma come si fa a credere che nessuno si sia accorto che il colore dei suoi occhi cambia e che non può stare vicino ai metalli?
E poi Morrigan, perché si chiama come una dea della guerra irlandese ma è una bambina vestita di garze bruciacchiate!? Ecco, anche questo immaginario gothic che si respira nella Casa del Chaos l'ho trovato a tratti piuttosto trash.
Sicuramente mentre leggevo ho pensato a Neil Gaiman: ad American Gods per l'attualizzazione di motivi folklorici e a Nessun dove per la descrizione del popolo del sottosuolo...ma quest'Autrice non ha assolutamente la maestria di Gaiman!
Lo stile è semplice ma piatto, privo di carattere e descrizioni ben fatte.
In definitiva si tratta di un romanzo poco riuscito anche se parte da premesse interessanti, non lo consiglio.

Utilità
Brenna Yovanoff ha scritto vari altri romanzi, gli unici tradotti in italiano sono:
  • La zona d'ombra del 2013
  • Stranger Things - La vita segreta di Max del 2019 ispirato al personaggio della nota serie tv

sabato 9 novembre 2019

La donna del bosco

La donna del bosco di Hannah Kent, Piemme, 2017
Numero pagine: 408
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Good People
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Contea di Kerry, Irlanda
Epoca: 1825

Tramaispirata ad un fatto realmente avvenuto, la storia inizia con la morte del marito di Nóra Leahry: durante la veglia gli abitanti del villaggio si riuniscono nella casupola, parlando del morto e dei brutti tiri delle fate. Anche Nance Roche, la donna del bosco, la vecchia guaritrice che vive in una capanna lungo il fiume, si presenta a rendere omaggio al morto e guida il lamento funebre. Ma per Nóra questo non è il primo dolore: pochi mesi prima ha seppellito la figlia Johanna, rimanendo ad occuparsi del nipote di quattro anni, Micheál, colpito da una repentina quanto misteriosa paralisi. Si sussurra di un tiro mancino della Buona Gente (da qui il titolo originale) che potrebbe aver rapito il bambino umano, sostituendolo con uno dei propri...

La storia  è narrata dal tre punti di vista differenti, quelli di tre donne veramente ben delineate, grazie anche a flash back che ne raccontano le vite: ci si ritrova immersi nella loro emotività, nel senso di solitudine, paura, sconforto, vergogna, ma ci sono anche speranza, tenacia, volontà di cambiare le cose. Sullo sfondo i molti e variegati abitanti del villaggio, dal parroco locale ai parenti di Nóra.
Il personaggio più caratteristico è quello di Nance, la donna del bosco che dà il titolo la romanzo: è la classica strega-non strega del romanzo storico, strega solo perché creduta tale, una vecchia emarginata conoscitrice di erbe, dei riti della nascita e della morte e del patrimonio delle credenze collettive, temuta in quanto incarna tutto ciò che sta fuori dall'ordinario.
La maestria dell'Autrice sta nella sua capacità di descrivere personaggi positivi che fanno qualcosa di negativo, o personaggi negativi che credono di agire positivamente. 
Inoltre l'ambientazione storica è veramente notevole, grazie anche all'uso di termini gaelici (tradotti nel glossario alla fine del libro), adagi, proverbi e moltissimi accenni alle credenze sul Piccolo Popolo diffuse in tutta l'Irlanda. Per completare l'atmosfera, il libro si apre con una filastrocca popolare irlandese su una donna che vive nel bosco (che è stata musicata dai Dubliners col titolo Weila Waila) e con una citazione da Il crepuscolo celtico di William Butler Yeats.
Ogni capitolo è intitolato col nome di una pianta citata nel corso della narrazione anche in base al suo uso nel folklore irlandese e nella nota finale sono riportati i titoli dei volumi consultati per ricostruire l'ambientazione e le credenze irlandesi (purtroppo quasi tutti non tradotti in italiano). Benché le fate e la loro magia non compaiono mai davvero sono una presenza-assenza che permea tutto il libro, lasciandoci col dubbio se esistano o meno.

È un romanzo crudo, ruvido e realistico che affronta l'argomento delle superstizioni che possono diventare un'arma a doppio taglio. Gli opposti sono sfumati: giusto e sbagliato, realtà e suggestione, razionalità e fede.
Lo stile è scorrevole, la lettura piacevole, senza punti morti, non ristagna.

In definitiva, si tratta di un libro valido e molto interessante, consigliato a chi ama la cultura irlandese, i romanzi storici o l'ambientazione contadina.

Utilità
Se ti è piaciuto questo romanzo potrebbero interessarti anche altri romanzi e racconti che riprendono il folklore irlandese:
  • Il dio dei sogni di Alexander McCall Smith
  • I Mabinogion di Evangeline Walton
  • Il codice delle fate e La maledizione del Ramo d'Argento di Lisa Tuttle
  • Jonathan Strange & il signor Norrell di Susanna Clarke
  • La dea dei cavalli, L'epopea di Amergin, I guerrieri del Ramo RossoLa saga di Finn MacCool di Morgan Llywelyn
  • La figlia del re degli Elfi di Lord Dunsany
  • La guerra per AlbionLa mano d'argentoIl nodo infinito di Stephen Lawhead
  • La pietra del vecchio pescatore di Pat O'Shea
Sul tema del changeling:
  • Il bambino che non era vero di Keith Donohue
  • Il sostituto di Brenna Yovanoff
  • La favola del figlio cambiato di Luigi Pirandello
Romanzi storici sulle streghe: