mercoledì 1 gennaio 2020

Racconti popolari e fiabe islandesi

Racconti popolari e fiabe islandesi di Jón Árnason e Magnús Grímsson a cura di Gianna Chiesa Isnardi, Bompiani, 2004
Numero pagine: 303
Lingua originale: islandese
Titolo originale: Íslenzkar Þjóðsögur og Æfintýri
Prima edizione: 1863-1864
Prima edizione italiana: 2004
Genere: selezione di racconti e fiabe islandesi

Sono felice di chiudere l'anno con questo libro: visto che dalla fine dell'estate c'è stato un ritorno della mitologia nordica fra le mie letture, quando ho trovato Racconti popolari e fiabe islandesi a casa di un'amica non ho potuto non farmelo prestare e così mi ha accompagnato nel periodo natalizio, il che è abbastanza azzeccato sia perché Islanda=neve=Natale nel mio universo mentale, sia perché nei racconti islandesi il periodo Natalizio è particolarmente importante. 
Gianna Chiesa Isnardi è in pratica "Nostra Signora del Mondo Nordico" in quanto principale Autrice di saggi e traduzioni in italiano sull'argomento, primo fra tutti il monumentale I miti nordici che ha reso accessibile anche a noi lettori italiani l'affascinante universo mitologico del Nord Europa, tra l'altro con grande accuratezza storica e filologica (il che ci permette il non disprezzabile privilegio di ridere sentitamente in faccia alle teorie pseudo-storiche di neopagani Asatru, Vanatu ecc. dell'ultim'ora che hanno guardato troppo Vikings).
Quest'opera è una selezione di racconti di Jón Árnason, autore islandese vissuto nel XIX secolo, che raccolse il materiale folklorico del suo paese. Nel 1852 insieme all'amico e collaboratore Magnús Grímsson aveva dato alle stampe una prima selezione di fiabe, ma dopo la morte di quest'ultimo avvenuta nel 1860 aveva proseguito da solo; i risultati dei suoi sforzi vennero pubblicati a partire dal 1863 in due volumi.
La raccolta curata dalla Isnardi si apre con una breve ma utile introduzione che traccia la vita dell'Autore, il quadro culturale e storico dell'Islanda e le motivazioni della selezione operata sull'originale. Le pagine seguenti sono suddivise rispettando le originali sezioni di Árnason di cui la prima - che è anche quella che mi è piaciuta di più nonché la più ampia - è composta di storie di esseri mitologici fra cui il gruppo più cospicuo parla degli elfi, della loro origine, dei luoghi da loro abitati, degli incontri con gli uomini, della loro abitudine di scambiare i bambini umani con i loro e molto altro; seguono le storie sugli esseri acquatici fra cui uno strano nano di mare, le famose donne-foca che con vari nomi si trovano nel folklore di tutto il Nord Europa, e mostri marini; e poi i racconti sugli orchi, i giganti, i troll, ovvero i più noti ed onnipresenti antagonisti dei racconti nordici. 
Si passa quindi alle storie di fantasmi, spettri, anime inquiete, spiriti e emissari magici creati da potenti stregoni, i quali sono i protagonisti della sezione successiva che vede al suo interno anche personaggi storici realmente esistiti intorno ai quali il folklore locale ha intessuto le sue storie. 
Segue una breve sezione sulle storie che comprendono Dio, il Diavolo, l'Inferno e il Paradiso, in cui però i grandi poteri del cristianesimo risultano piuttosto sbiaditi ed ingenui rispetto all'universo magico che costella gli altri raccolti. 
Chiudono il libro una ricca bibliografia (principalmente in islandese e inglese), le fonti iconografiche e l'indice. Ad intervallare la narrazione si trovano illustrazioni in bianco e nero di disegnatori vari (uno è della stessa Isnardi) di non particolare rilievo. Purtroppo ho trovato alcuni errori di stampa, che pur essendo poco frequenti danno comunque l'idea di un prodotto sciatto e poco curato.

In questi racconti non troviamo i personaggi nobili delle saghe ma l'Islanda contadina, in cui Odino ancora a volte si affaccia, e in cui i classici motivi favolistici popolari si rivestono di una sfumatura particolare e unica: non ci sono molte principesse e figli di re, in compenso abbondano gli allevatori, gli agricoltori, i preti, i pescatori, le serve, le levatrici; non ci sono grandi castelli ma per lo più fattorie, capanne, villaggi, colline e isole. E laddove il tutto diventa davvero particolare e non immediatamente comprensibile intervengono le note della Curatrice a chiarificare il passo o a indicare corrispondenze.
Insomma, si tratta di un libro che ha la capacità di intrattenere piacevolmente ma che ha anche accuratezza storica, filologica e bibliografica. 
Per tutti questi motivi consiglio questo libro sia agli appassionati della mitologia nordica e delle culture del Nord Europa in generale, sia agli amanti del genere favolistico e del racconto popolare che troveranno in questa raccolta varietà e fedeltà al testo grazie alla bravura di una Curatrice d'eccezione. Alcuni racconti potrebbero essere adatti anche ai bambini come lettura serale (però vi voglio vedere a pronunciare nomi e toponimi islandesi) benché la raccolta non nasca specificamente per l'infanzia.

Utilità
Nel 2019 è uscito Racconti magici islandesi per Tarka Editore che è anch'essa una selezione della raccolta di Árnason e Grímsson la cui traduzione in italiano si basa su quella inglese di Alan Boucher: scorrendo l'indice ho visto che molti dei titoli sono gli stessi di quelli di questa raccolta della Isnardi (ma non avendo i libro sotto mano non posso fare confronti).
Il sito Sagnagrunnur offre una mappa dell'Islanda con segnati i luoghi citati nei racconti islandesi, fra cui anche quelli di Árnason e Grímsson (solo parte del sito è disponibile in inglese).
Su Jonarnason.is si trovano varie notizie bio-bibliografiche (in inglese e islandese) e partendo da questa pagina si possono consultare i manoscritti originari digitalizzati.
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:
  • Antiche ballate danesi a cura di Maria Valeria D'Avino
  • Ballate magiche svedesi a cura di Massimo Panza
  • Fiabe danesi di AA. VV. a cura di Bruno Berni
  • Fiabe e leggende norvegesi di AA. VV. a cura di Massimo Conese
  • Fiabe faroesi di Jakob Jakobsen a cura di Luca Taglianetti
  • Fiabe islandesi a cura di Silvia Cosimini
  • Fiabe lapponi di Just Knud Qvigstad e Georg Sandberg a cura di Bruno Berni
  • Fiabe lapponi e dell'estremo Nord (in due volumi) di AA. VV. a cura di Bruno Berni
  • Fiabe nordiche. Troll, principi e giganti di AA. VV. a cura di Bruno Berni
  • Fiabe norvegesi di AA. VV. a cura di Agata Larsson
  • Fiabe norvegesi di Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe a cura di Alda Manghi Castagnoli
  • Fiabe norvegesi di Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe a cura di Bruno Berni
  • Fiabe popolari svedesi di AA. VV. a cura di Annouska Palme Sanavio
  • Fiabe svedesi di AA. VV. a cura di Daniela Di Falco con illustrazioni di John Bauer
  • Fiabe svedesi di AA. VV. a cura di Bruno Berni con illustrazioni di John Bauer
  • Racconti e leggende popolari norvegesi di Peter Christen Asbjørnsen a cura di Luca Taglianetti
  • Racconti magici islandesi di Jón Árnason e Magnús Grímsson a cura di Alan Boucher
  • Troll di Theodor Kittelsen a cura di Luca Taglianetti

venerdì 27 dicembre 2019

Odd e il gigante di ghiaccio

Odd e il Gigante di Ghiaccio di Neil Gaiman con illustrazioni di Iacopo Bruno, Mondadori, 2010
Numero pagine: 113
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Odd and the Frost Giants
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana:
Genere: fantasy mitologico

TramaIl protagonista è Odd, un giovane vichingo; in seguito alla morte del padre e ad un incidente che rende una delle sue gambe poco salda, Odd decide di lasciare la madre ed il patrigno per vivere nella capanna del padre fra i boschi, nonostante un lungo e rigido inverno imperversi sulla regione. Nel bosco incontra una volpe che sembra voler indicare qualcosa al ragazzo, ed infatti lo porta nei pressi di un albero in cui un orso è rimasto incastrato mentre faceva incetta di miele, sotto lo sguardo arcigno di un'aquila. Ma questi animali non sono quello che sembrano, e sotto le loro fattezze si nascondono i grandi Dei di Asgard...

Avrete capito che quest'autunno/inizio inverno è stato all'insegna di Neil Gaiman. Dopo aver trovato gli Dei del Nord in American Gods (e più recentemente in Miti del Nord) ritroviamo le atmosfere favolose della grande mitologia nordica. 
Questo piccolo libro nasce come un racconto scritto dall'Autore in occasione del World Book Day del 2008, iniziativa volta e far conoscere il piacere della lettura ai bambini, per questo è stato venduto al prezzo simbolico di una sterlina. Secondo la regola dell'evento non poteva superare le 14500 parole, sicché è stato esteso e pubblicato nel 2009 nella forma che conosciamo.

La storia per quanto breve è nel puro stile Gaiman: la mitologia e l'ambientazione fiabesca si mischiano con la realtà del diventare grandi. Gli Dei Odino, Thor e Loki sono molto simili a quelli che ritroviamo in Miti del Nord ed è sicuramente Loki ad avere un ruolo di rilievo, ma qui conosciamo meglio anche la bellissima Freya come co-protagonista. L'unico appunto è che la risoluzione dell'intreccio è piuttosto debole, ma è comprensibile dovendo rispettare un limite di lunghezza.
Ad accompagnare la narrazione troviamo le illustrazioni in bianco e nero di Iacopo Bruno che aveva già curato le copertine di Il cimitero senza lapidi e altre storie nere e Il figlio del cimitero.
Come sempre Gaiman incanta e insegna, consiglio assolutamente questa favola nordica ai giovani lettori, ma anche gli adulti potrebbero apprezzarla.

Utilità
Nell'originale le illustrazioni erano di Brett Helquist, nell'edizione del 2010 di Adam Stower, e in quella del 2016 Chris Riddell che ha già collaborato con Gaiman in vari libri.
Gli altri romanzi di Neil Gaiman (per adulti e ragazzi) sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • IIl giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger Warning).
Le raccolte di racconti:
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venerdì 20 dicembre 2019

Miti del Nord

Miti del Nord di Neil Gaiman, Mondadori, 2018
Numero pagine: 228
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Norse Mythology
Prima edizione: 2017
Prima edizione italian: 2018
Genere: racconti ispirati alla mitologia nordica

Quando ho visto che era stato pubblicato questo libro ho fatto un salto di contentezza: Gaiman, uno dei miei scrittori preferiti, e la mitologia nordica, una delle più affascinanti, riuniti in un solo libro. Purtroppo sono riuscita a leggerlo solo ora, ma mi ha conquistata!
Come spiega nell'introduzione all'opera Gaiman entra in contatto con gli Dei del Nord ancora bambino grazie ai fumetti sul supereroe della Marvel Thor e passa poi a descrivere alcune caratteristiche di questa mitologia tanto affascinante quanto per noi poco conosciuta (ben poche storie sono giunte fino a noi), come in quasi tutte le sue opere spiega al lettore la genesi del libro, il metodo usato per scriverlo e le fonti consultate, principalmente l'Edda in prosa di Snorri e l'Edda poetica.
Segue una breve descrizione di Odino, Thor e Loki che sono i principali protagonisti dei miti qui contenuti e cominciano i racconti: dalla creazione del mondo dal corpo del gigante Ymir Gaiman ci fa assistere al sacrificio di Odino a sé stesso per la conoscenza delle rune, agli stratagemmi usati da Loki per procurare a Sif una chioma d'oro puro e altri doni per gli Aesir, alla costruzione delle mura di Asgard, all'origine dell'idromele della poesia dal sangue di Kvasir, al furto di Mjollnir il martello di Thor, al rapimento di Idhunn con le sue mele della giovinezza. E poi l'amore di Freyr, la morte di Balder via via fino all'ultimo grande evento alla fine (ma ne siamo sicuri?) di tutte le storie, il Ragnarokk, il crepuscolo degli dei.
Ciò che ho veramente apprezzato è stato il fatto che Gaiman si sia limitato a piccole aggiunte e modifiche: mantenendo la struttura portante dei miti originali ha inserito solo una coloritura personale mettendo al centro Loki, il dio più ambiguo del pantheon nordico, un briccone divino che ruba la scena allo stesso Odino sempre pronto a infastidire e deridere gli Dei che certo non fanno una bella figura, primo fra tutti Thor che risulta un bamboccione tutto muscoli e niente cervello. Ed il finale vi riserverà una sorpresa in pieno stile Gaiman!
Ho apprezzato anche il fatto che sia stata mantenuta la copertina originale con Mjollnir su sfondo nero (ma ne esiste anche un'altra in cui al centro di Mjollnir sono disegnati i nove mondi con Yggdrasil in mezzo), mentre quest'anno è uscita l'edizione tascabile con sfondo bianco.
Insomma, se ancora non si fosse capito, questo libro è consigliatissimo sia a coloro che già conoscono la mitologia nordica per poter apprezzare le storie note con nuove sfumature, sia a chi non conosce l'argomento per potercisi avvicinare in maniera piacevole.

Utilità
Gaiman ha anche registrato un audiobook di Miti del Nord in cui legge i racconti qui contenuti. Personaggi della mitologia nordica compaiono anche nei romanzi American Gods e Odd e il gigante di ghiaccio.
Altre raccolte di racconti di Neil Gaiman:
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • IIl giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger Warning).
Altri romanzi o racconti legati alla mitologia nordica:
Saggi e fonti della mitologia nordica:
  • Antiche saghe islandesi a cura di Marco Scovazzi
  • Antiche saghe nordiche a cura di Marcello Meli
  • Beowulf a cura di Ludovica Koch
  • Beowulf. Traduzione e commento di John Ronald Reuel Tolkien
  • Beowulf e il Frammento di Finnsburh a cura di Caterina Ciuferri e David Murray
  • Edda di Snorri Sturluson
  • Fiabe islandesi di AA. VV.
  • Fiabe nordiche di AA. VV.
  • Gesta dei re e degli eroi danesi di Saxo Grammatico a cura di Luddovica Koch
  • Gli dei dei Germani di George Dumézil
  • I miti nordici e Saghe e leggende del Nord di Gianna Chiesa Isnardi
  • Il canzoniere eddico a cura di Piergiuseppe Scardigli
  • Il mulino di Amleto di Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend
  • L'oro fatale di Mary Tibaldi Chiesa
  • La leggenda di Sigurd e Gudrún di John Ronald Reuel Tolkien
  • La saga di Oddr l'arciere a cura di Fulvio Ferrari
  • La saga dei Volsunghi a cura di Luddovica Koch
  • Miti e leggende del Nord di Vilhelm Grønbech
  • Miti e leggende nordiche di Salvatore Tufano
  • Saga di Eirik il rosso a cura di Sonia Piloto di Castri
  • Saga di Ragnarr a cura di Marcello Meli

Il cuore selvatico del ginepro

Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri, Garzanti, 2013
Numero pagine: 215
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2013
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente il paese di Baghintos, Sardegna
Epoca: 1880-1906

Trama: la piccola Lucia Zara di dieci anni, durante una notte tempestosa alla vigilia di Ognisanti, la "notte delle animeddas" assiste alla nascita della sorell, nata settimina e ultima di sette sorelle. Per la madre Assunta, il nonno Efisio e la vecchia serva Cicita non c'è dubbio: la bambina è una coga, la strega del folklore sardo che di notte succhia il sangue ai bambini e porta calamità ovunque vada. Il padre, Severino, distrutto dal tremendo avvenimento e per evitare che il male si abbatta sulla sua casa abbandona la neonata sotto la pioggia. Saranno la curiosità ed il buon cuore di Lucia a salvare la piccola e a spingere la sorella a darle nome Ianetta; la bambina, non essendo morta durante la sua prima notte di vita, verrà tollerata in casa Zara. Ma ecco che avvenimenti funesti si addensano sulla famiglia, e per tutti una cosa è chiara: la colpa è della coga...

Avevo letto questo titolo cercando qualche romanzo sulle streghe ed avendolo trovato usato è stato un attimo comprarlo ed immergersi nella lettura.
Esordio letterario dell'Autrice sarda di nascita che ha qui racchiuso parte delle tradizioni e delle credenze della sua terra d'origine: incontriamo cibi, vestiti e personaggi particolari che più di ogni altra cosa caratterizzano la vicenda e ci spingono ad entrarci a fondo.
Si tratta di un romanzo aspro ma che scorre via veloce (è piuttosto breve) senza mai annoiare, ha uno stile chiaro e coinciso, vagamente verista, che seppur non approfondisce troppo l'ambientazione storica ci porta nel cuore di una Sardegna contadina ormai quasi scomparsa. A parte alcuni punti forzati e non proprio fedeli alla verosimiglianza la trama scorre fluida e senza intoppi.
I personaggi sono ben caratterizzati per quanto solo Lucia e in parte Ianetta vengano veramente approfondite, esse sono infatti il fulcro della narrazione: Lucia per quanto di buon cuore ondeggia fra la razionalità e la forza atavica della superstizione dell'ambiente in cui ha sempre vissuto. Ianetta è un bel personaggio, l'esempio di come i pregiudizi diventino a volte profezie autoavveranti, producendo il mostro tanto temut. Sicché la strega di questa storia pur essendo quasi sempre descritta dal di fuori è tanto più credibile e verosimile di quelle che si trovano in altri romanzi storici, ci spinge a pensare che probabilmente nel corso del tempo ci siano state tantissime Ianette.
C'è anche una storia d'amore, che però occupa solo una parte marginale e non è di quelle inverosimili ed eccessivamente sdolcinate. Come al mio solito, ho trovato la copertina non proprio azzeccata rispetto al contenuto, ma fortunatamente non è neanche terribile.
Il libro si chiude con un glossario dei termini dialettali e con una breve ma interessante intervista all'Autrice.
Insomma pur non essendo uno di quei libri indimenticabili Il cuore selvatico del ginepro è una bella storia, consigliato agli amanti dei romanzi sulle streghe e a chi ha interesse nelle tradizioni sarde.

Utilità
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche altri romanzi o racconti sulla figura della strega, storici o del realismo magico (pochi elementi fantastici inseriti in una cornice realistica):

mercoledì 18 dicembre 2019

I pilastri della terra, Mondo senza fine, La colonna di fuoco

Serie di Kingsbridge di Ken Follett
I pilastri della terra di Ken Follett, Mondadori, 2007
Numero pagine: 1030
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Pillars of the Earth
Prima edizione: 1989
Prima edizione italiana: 1990
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente la città immaginaria di Kingsbridge, Inghilterra
Epoca: 1135-1174 (con un antefatto nel 1120)

Si apre con un esecuzione e con la maledizione di una donna. Dopo la morte dell'erede al trono d'Inghilterra in un naufragio nel 1120 il re Enrico I è rimasto senza un successore alla sua morte si contendono il trono la figlia Matilde, già imperatrice del Sacro Romano Impero, ed il nipote Stefano. Durante questo periodo travagliato dalla guerra civile Tom, un costruttore, viaggia alla ricerca di un impiego insieme alla moglie Agnes, incinta, e ai figli Alfred e Martha. Nella foresta nei pressi di Kingsbridge incontrano una strana donna di nome Ellen, che risiede in una grotta insieme al figlio Jack. Si ritroveranno a Kingsbridge dove è stato eletto un nuovo priore, Philip, e qui Tom riceverà un incarico per un lavoro che sarà il più grande della sua vita: la costruzione di una cattedrale...

Mondo senza fine di Ken Follett, Mondadori, 2007
Numero pagine: 1366
Lingua originale: inglese
Titolo originale: World Without End
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: romanzo storico
Ambientazione:principalmente la città immaginaria di Kingsbridge, Inghilterra
Epoca: 1327-1361

Ambientato circa duecento anni dopo il romanzo precedente si apre nel 1327 con quattro bambini in un bosco: Caris figlia di un mercante di lana, Merthin ed il suo violento fratello Ralph figli di un cavaliere in disgrazia, e Gwenda appartenente ad una povera famiglia. I quattro assistono allo scontro fra tre armigeri ed un cavaliere, il quale riesce ad avere la meglio anche se ferito, grazie all'intervento di Ralph. Thomas, questo il nome del cavaliere, sotterra una misteriosa lettera che dovrà essere rivelata solo in caso di sua morte e viene poi curato nell'ospedale del priorato di Kingsbridge dove rimarrà come monaco.
Dopo il rovinoso crollo del ponte in legno che dà il nome alla città la costruzione di un nuovo ponte sarà affidata a Merthin, il quale però verrà osteggiato dal nuovo priore, Godwyn....

La colonna di fuoco di Ken Follett, Mondadori, 2017
Numero pagine: 912
Lingua originale: inglese
Titolo originale: A Column of Fire
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente la città immaginaria di King's Bridge, Inghilterra, e Parigi, Francia
Epoca: 1558-1620

Trama; circa duecento anni dopo il precedente, La colonna di fuoco si apre sul regno della regina d'Inghilterra Maria che dopo lo scisma anglicano del padre Enrico VIII ha restaurato il cattolicesimo. Ha come protagonista il diciottenne Ned Willard, il quale dopo un anno a Calais torna nella sua città natale, Kingsbridge, speranzoso di poter rivedere la ragazza che ama. Durante una festa Ned conosce William Cecil consigliere dell'allora principessa Elisabetta e ne diventa collaboratore.
Nel frattempo a Parigi un giovane studente, Pierre Aumande, si guadagna da vivere tramite espedienti, ma grazie alla sua astuzia riesce ad entrare nelle grazie dei Guisa, parenti di Maria Stuarda allora promessa sposa dell'erede al trono di Francia Francesco. Pierre sfrutta la tensione fra cattolici e protestanti che ha investito l'Europa e che sconvolgerà le vite dei protagonisti...

A questa recensione devo premettere che benché I pilastri della terra si trovasse nella libreria dei miei genitori fin dalla mia infanzia, non l'avevo mai preso in considerazione come lettura perché avevo sentito dire che una dei protagonisti si chiamava Aliena, il che per me rendeva automaticamente questo romanzo una storia di fantascienza :D
A un certo punto qualcuno ha avuto pietà di me e ha sfatato questo mito infantile, così, ormai cresciuta mi sono ritrovata ad affrontare questa trilogia che consiste in circa 3300 pagine, il che permette a Ken Follett di accompagnarci lungo buona parte della vita dei protagonisti (adoro quando mi raccontano fino in fondo "come va a finire" per i vari personaggi) ma che costringe l'Autore a dei salti temporali di anni.
Questi tre titoli condividono l'ambientazione ma possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro (ci sono solo brevi accenni ai personaggi dei romanzi precedenti) e personalmente li ho trovati piuttosto scorrevoli nonostante la mole di pagine da macinare: l'Autore ha trovato un giusto equilibrio fra descrizioni storiche e intreccio dei protagonisti. 
Chiudendo l'ultimo libro però, mi sono resa conto che pur avendo trascorso delle ore piacevoli non mi era rimasto nulla, non personaggi indimenticabili, non messaggi profondi, non soluzioni letterarie particolarmente brillanti. Ed è proprio questo il punto: la trilogia di Kingsbridge è un buon prodotto editoriale (alcuni lo vedono come una riuscita operazione di marketing di Ken Follett) ma alla fine non veicola nulla.
Inoltre se leggendo il primo libro potremmo trovare dei colpi di scena ben orchestrati, arrivati al terzo si ha l'impressione che la storia sia sempre la stessa: l'amore osteggiato dei protagonisti che però riesce in fine a concretizzarsi, gli antagonisti che si alleano ma dopo una vittoria iniziale vengono sconfitti su tutta la linea, figli segreti, due o tre famiglie che competono per il potere il cui incontro/scontro si intreccia agli avvenimenti storici quali cospirazioni, lotte dinastiche, pestilenze, massacri, guerre...se da una parte questi sono gli elementi base del romanzo storico, dall'altra il risultato è un po' stantio e oberato di cliché. 
I tre romanzi affrontano epoche storiche differenti: l'Anarchia inglese, la Guerra dei Cent'anni e le guerre di religione durante l'ascesa e il regno di Elisabetta I, ed in ognuno ho apprezzato la capacità di inserire i personaggi (sia quelli realmente esistiti sia quelli inventati) in un contesto storico e sociale verosimile
I conflitti religiosi sono ben delineati e costituiscono uno dei perni intorno a cui si muove la narrazione insieme alla lotta per il potere. Le diverse epoche sono ricostruite senza tralasciare le violenze, la superstizione, i soprusi e i disagi tipici del tempo.
Fra i molti personaggi maggiori e minori troviamo non solo principi e nobili come accade in molti romanzi storici, ma anche appartenenti alla borghesia, al clero e agli strati più poveri della popolazione; i più ben riusciti sono quelli femminili: Aliena, Caris e Silvye anche se inizialmente ingenue sono donne forti e indipendenti che dopo ogni tragedia si rimboccano le maniche, hanno saldi principi e non si lasciano annientare dagli uomini che le circondano.
La profondità psicologica non è il punto forte della trilogia, soprattutto quella degli antagonisti che a volte sembrano crudeli senza ragione e solo per movimentare la trama.
Ho apprezzato la presenza del tema della stregoneria sia in I pilastri della terra in cui è incarnato da Ellen, sia in Mondo senza fine in cui Caris viene accusata di essere una strega.
In conclusione consiglio questa trilogia agli amanti dei romanzi storici (d'altra parte l'uscita di I pilastri della terra ha segnato un'epoca per questo genere) delle saghe famigliari, e a quei lettori onnivori che a prescindere dal genere apprezzano una lettura accattivante (anche se a tratti superficiale).

Utilità
Da I pilastri della terra nel 2010 è stata tratta una miniserie tv con un cast di tutto rispetto e la regia di Ridley Scott che ha lavorato anche alla realizzazione della miniserie Mondo senza fine del 2012; mentre la prima è sostanzialmente fedele al libro, la seconda se ne discosta in vari punti. Nel 2017 è uscito il videogame basato sul primo romanzo.