La donna del bosco di Hannah Kent, Piemme, 2017
Numero pagine: 408
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Good People
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Contea di Kerry, Irlanda
Epoca: 1825
Trama: ispirata ad un fatto realmente avvenuto, la storia inizia con la morte del marito di Nóra Leahry: durante la veglia gli abitanti del villaggio si riuniscono nella casupola, parlando del morto e dei brutti tiri delle fate. Anche Nance Roche, la donna del bosco, la vecchia guaritrice che vive in una capanna lungo il fiume, si presenta a rendere omaggio al morto e guida il lamento funebre. Ma per Nóra questo non è il primo dolore: pochi mesi prima ha seppellito la figlia Johanna, rimanendo ad occuparsi del nipote di quattro anni, Micheál, colpito da una repentina quanto misteriosa paralisi. Si sussurra di un tiro mancino della Buona Gente (da qui il titolo originale) che potrebbe aver rapito il bambino umano, sostituendolo con uno dei propri...
La storia è narrata dal tre punti di vista differenti, quelli di tre donne veramente ben delineate, grazie anche a flash back che ne raccontano le vite: ci si ritrova immersi nella loro emotività, nel senso di solitudine, paura, sconforto, vergogna, ma ci sono anche speranza, tenacia, volontà di cambiare le cose. Sullo sfondo i molti e variegati abitanti del villaggio, dal parroco locale ai parenti di Nóra.
Il personaggio più caratteristico è quello di Nance, la donna del bosco che dà il titolo la romanzo: è la classica strega-non strega del romanzo storico, strega solo perché creduta tale, una vecchia emarginata conoscitrice di erbe, dei riti della nascita e della morte e del patrimonio delle credenze collettive, temuta in quanto incarna tutto ciò che sta fuori dall'ordinario.
In definitiva, si tratta di un libro valido e molto interessante, consigliato a chi ama la cultura irlandese, i romanzi storici o l'ambientazione contadina.
Utilità
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La maestria dell'Autrice sta nella sua capacità di descrivere personaggi positivi che fanno qualcosa di negativo, o personaggi negativi che credono di agire positivamente.
Inoltre l'ambientazione storica è veramente notevole, grazie anche all'uso di termini gaelici (tradotti nel glossario alla fine del libro), adagi, proverbi e moltissimi accenni alle credenze sul Piccolo Popolo diffuse in tutta l'Irlanda. Per completare l'atmosfera, il libro si apre con una filastrocca popolare irlandese su una donna che vive nel bosco (che è stata musicata dai Dubliners col titolo Weila Waila) e con una citazione da Il crepuscolo celtico di William Butler Yeats.
Ogni capitolo è intitolato col nome di una pianta citata nel corso della narrazione anche in base al suo uso nel folklore irlandese e nella nota finale sono riportati i titoli dei volumi consultati per ricostruire l'ambientazione e le credenze irlandesi (purtroppo quasi tutti non tradotti in italiano). Benché le fate e la loro magia non compaiono mai davvero sono una presenza-assenza che permea tutto il libro, lasciandoci col dubbio se esistano o meno.È un romanzo crudo, ruvido e realistico che affronta l'argomento delle superstizioni che possono diventare un'arma a doppio taglio. Gli opposti sono sfumati: giusto e sbagliato, realtà e suggestione, razionalità e fede.
Lo stile è scorrevole, la lettura piacevole, senza punti morti, non ristagna.
Lo stile è scorrevole, la lettura piacevole, senza punti morti, non ristagna.
In definitiva, si tratta di un libro valido e molto interessante, consigliato a chi ama la cultura irlandese, i romanzi storici o l'ambientazione contadina.
Utilità
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- I Mabinogion di Evangeline Walton
- Il codice delle fate e La maledizione del Ramo d'Argento di Lisa Tuttle
- Jonathan Strange & il signor Norrell di Susanna Clarke
- La dea dei cavalli, L'epopea di Amergin, I guerrieri del Ramo Rosso, La saga di Finn MacCool di Morgan Llywelyn
- La figlia del re degli Elfi di Lord Dunsany
- La guerra per Albion, La mano d'argento, Il nodo infinito di Stephen Lawhead
- La pietra del vecchio pescatore di Pat O'Shea
- Il bambino che non era vero di Keith Donohue
- Il sostituto di Brenna Yovanoff
- La favola del figlio cambiato di Luigi Pirandello
- Il cancello del crepuscolo di Jeanette Winterson
- Il labirinto delle streghe di Jeanne Kalogridis
- Il sentiero del diavolo di Eugenia Rico
- Il viaggio della strega bambina e Se fossi una strega di Celia Rees
- Ippolita - Storia di una strega di Silvia Torrealta
- La chimera di Ignazio Vassalli
- La ragazza e l'inquisitore di Nerea Riesco
- La strega e il capitano di Leonardo Sciascia
- Le streghe della foresta di Pendle di Mary Sharratt
- Lois la strega contenuto anche in Storie di bimbe, di donne, di streghe di Elizabeth Gaskell
- Maja delle streghe di Giuliana Boldrini
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