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sabato 14 dicembre 2019

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 207
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Raupen wunderbare Verwandlung und sonderbare Blumennahrung
Prima edizione: 1679-1683
Prima edizione italiana: 1993 (edizione parziale)
Genere: libro illustrato

La prima volta che ho incontrato sulla mia strada le bellissime illustrazioni di Maria Sibylla Merian stavo cercando delle tavole botaniche per arricchire le mie ricerche sulle diverse erbe, e ai tempi non avevo fatto particolare caso al fatto che fossero state prodotte da una donna nel bel mezzo del seicento. Solo quando ho trovato e acquistato l'edizione italiana de Il libro dei fiori mi sono resa conto di che artista straordinaria sia stata la Merian.
Nel XVII secolo, un periodo in cui essere donna e scienziata, o anche solo donna e conoscitrice della natura poteva essere molto pericoloso, si svolge l'arco della vita di questa interessantissima artista, studiosa, viaggiatrice.
Questo particolare libro fu pubblicato in due volumi, il primo nel 1679, il secondo nel 1683 con testi in tedesco (e non in latino secondo l'uso del tempo, per favorirne la diffusione), ognuno contenente cinquanta tavole illustrate. Ogni volume si apre con un preambolo dell'Autrice, una poesia in sua lode e una ghirlanda di foglie che incornicia il titolo. Seguono le tavole, ognuna dedicata ad una diversa pianta e ai bruchi che se ne nutrono - partendo dai bachi da seta - i cui cambiamenti sono illustrati in ogni aspetto, dall'uovo alla farfalla; le tavole sono ordinate in base al periodo dell'anno in cui i bruchi diventano crisalidi e alle piante di cui si nutrono. A fronte delle tavole si trovano i testi dell'Autrice che racchiudono una summa delle sue osservazioni sulla vita dei bruchi - che ha personalmente selezionato ed allevato per anni- a volte mischiate con interessanti notizie sull'uso delle piante, il tutto esposto con un linguaggio chiaro e semplice, quasi colloquiale, quotidiano, dal quale traspare l'amore della Merian per la natura e i suoi fenomeni così come la sua dimestichezza con la biologia degli insetti. Vengono vivamente descritti anche i colori delle illustrazioni poiché la colorazione delle tavole era opzionale e costituiva una notevole varietà di prezzo. Laddove la Merian non riesce a spiegarsi alcuni fenomeni, oggi noti, lo dichiara apertamente; inoltre le denominazioni latine di piante e insetti sono quelli del tempo e per tanto ad un lettore moderno possono risultare gradevolmente inconsueti.
All'opera della Merian segue un approfondita biografia ad opera della curatrice Maria Gregorio con tanto di inquadramento storico, oltre ad una vasta bibliografia (purtroppo piuttosto scarna per quanto riguarda le opere in italiano).
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiorie alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete arrivati a leggere fin qui avrete capito che consiglio assolutamente questo libro a tutti gli appassionati di illustrazioni botaniche e entomologia, a chi vuole riscoprire la storia di una grande Artista, viaggiatrice e precorritrice dei tempi, o anche solo per poterlo esporre in casa godendo delle bellissime illustrazioni.

Utilità
Esiste un'unica edizione italiana precedente di quest'opera della Merian: La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993, che è però parziale riportando solo alcune delle tavole originali.
Gli altri suoi libri pubblicati in italia sono:
  • Il libro dei fiori a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiatrici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.

Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

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venerdì 27 settembre 2019

La nostra casa è in fiamme

La nostra casa è in fiamme . La nostra battaglia contro il cambiamento climatico di Greta Thunberg Svante Thunberg, Beata Ernman e Malena Ernman, Mondadori, 2019
Numero pagine: 240
Lingua originale: svedese
Titolo originale: Scener ur hjärtat
Prima edizione: 2018
Prima edizione italiana: 2018
Genere: autobiografia

Immagino che coloro che hanno comprato questo libro fidandosi solo della copertina avranno avuto qualche sorpresa. Infatti il libro non è stato scritto propriamente da Greta Thunberg, né racconta in prima persona la vita della giovane ambientalista svedese; si tratta invece di una sorta di autobiografia della famiglia Erhman-Thunberg scritta con il contributo di tutti i componenti: la cantante lirica Malena, il compagno Svante e le due figlie Greta e Beata. Il punto di vista narrativo però, è principalmente quello di Malena, che racconta parte della sua vita di cantante lirica ed in particolare le varie crisi famigliari che girano intorno alla scoperta, alla diagnosi e alla convivenza con i disagi neuro-psicologici di di Greta e Beata e della stessa Malena. Il tema dell'attivismo ambientale non è il principale (ma è comunque presente), si parla molto invece di disagi mentali dell'infanzia e dell'adolescenza, anche rilevandone le forme più specificamente femminili; tuttavia, il libro si apre con stralci dei discorsi che hanno reso Greta nota al grande pubblico (con varie ripetizioni).
È sicuramente un libro che può interessare coloro che vogliono conoscere il retroscena culturale e famigliare di Greta (ma anche fatevi i fatti vostri). Insomma: interessante ma non fondamentale.

Utilità
Nel 2019 è uscito in Italia Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza, sempre edito da Mondadori, che raccoglie i vari discorsi dell'attivista svedese, pronunciati in differenti occasioni.

domenica 21 luglio 2019

Il processo di condanna di Giovanna D'Arco

Il processo di condanna a Giovanna D'Arco a cura di Teresa Cremisi, SE, 2000
Numero pagine: 220
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2000
Genere: atti processuali, saggio storico

Nel corso degli anni, due dei filoni di ricerca per me più importanti hanno riguardato la figura della strega e tutto ciò che ha a che fare con il femminile (senza per questo discriminare il maschile); coloro che condividono questi interessi, prima o poi si trovano a fare i conti con quel periodo storico caratterizzato dalla caccia alle streghe, che se anche può venire ben spiegato da saggi sull'argomento, o magistralmente illustrato da romanzi di vario tipo, trova per me una più concreta e diretta possibilità di confronto e riflessione nella lettura dei documenti processuali inquisitorii arrivati fino a noi. Durante queste letture (fra le quali cito La signora del gioco di Luisa Muraro) mi sembra di "toccare con mano" le mura delle prigioni, di comprendere meglio l'esperienza delle presunte streghe ed eretiche, attraverso le loro parole, per quanto molto spesso rimaneggiate e modificate.
Così, quando ho trovato questo particolare volume usato, che da tanto volevo leggere, non ho avuto esitazioni. Giovanna D'Arco non fu condannata specificamente come strega (benché venisse accusata anche di atti magici e di aver dedicato corone alle fate) ma bensì, venne giudicata colpevole di eresia: il processo di cui fu protagonista, d'altra parte, fu soprattutto un'operazione politica, ed un modo di tacitare una giovane donna – morì sul rogo a soli 19 anni - che si vestiva da uomo, che guidava dei soldati, che rivendicava un contatto diretto con Dio e i santi senza intermediari ecclesiastici. Una donna pericolosa per lo status quo insomma. Riabilitata dopo la morte ed in fine dichiarata santa (ed in Santa o strega? di Peter Dinzelbacher parla della sottile differenza fra santità e stregoneria in tempi medievali e rinascimentali), rimane una delle più affascinanti figure femminili del periodo tardo medievale.
Il libro in questione riporta i testi degli interrogatori, delle udienze, gli atti d'accusa e le sentenze del processo a Giovanna D'Arco, svoltosi a Rouen nel 1431 fra il 9 gennaio ed il 30 maggio, giorno dell'esecuzione. Segue una seconda parte contenente documenti contestuali citati durante il processo di condanna o prodotti durante il processo di riabilitazione svoltosi venticinque anni dopo.
La breve postfazione della curatrice è tesa a demolire le immagini strumentalizzate che nel corso del tempo sono state attribuite alla Pulzella d'Orleans, e ad informare il lettore sul metodo per realizzare quest'edizione dei documenti processuali: attualizzato il linguaggio, eliminate le parti ridondanti e rese dirette le interrogative indirette, si è ottenuto un testo drammatizzato, un dialogo fra Giovanna e i suoi giudici.
Chiudono il volume i cenni bibliografici che oltre ai principali saggi storici sul personaggio citano anche narrativa, musica e film ispirati a Giovanna e una breve cronologia degli eventi più importanti che la riguardarono.
Inutile dire che ho trovato questo libro estremamente interessante e curato, ma sicuramente da leggere dopo una delle varie biografie su Giovanna D'Arco, per poter apprezzare tutte le implicazioni storiche, politiche e sociali del processo.

Utilità
In italiano esistono altre due edizioni degli atti processuali:
  • Il processo di condanna di Giovanna D'Arco a cura di Raymond Ourcel, Res Gestae, 2015
  • Il processo di condanna di Jeanne La Pucelle a cura di Luciano Verona, Arcipelago Edizioni, 1992.

Il libro dei fiori

Il libro dei fiori di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 92
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Neues Blumenbuch
Prima edizione: 1675-1680
Prima edizione italiana: 2015
Genere: libro illustrato

Ho trovato questo bellissimo libro in un negozio di libri usati; mi ero già imbattuta nelle raffinate illustrazioni botaniche di Maria Sibylla Merian facendo ricerche sulle varie piante (come potete vedere visitando la sezione Giardino), ma non avevo mai approfondito la vita o le opere di questa straordinaria Autrice, illustratrice, ricercatrice, viaggiatrice e naturalista.
Questa è la prima opera della Merian e quest'edizione è la prima traduzione italiana dell'opera originale del XVII secolo in tedesco, che finalmente ci permette di poter apprezzare le sue bellissime tavole a colori. Originariamente suddiviso in tre distinti volumetti qui raccolti insieme, si apre con un breve preambolo della Merian, al quale seguono le illustrazioni a colori di fiori (e insetti), rappresentati singolarmente o a mazzi, frutto dello studio scientifico della natura intrapreso dall'Autrice fin dalla giovinezza; a fronte di ogni illustrazione si trova una pagina che riporta i nomi dei fiori rappresentati. Chiudono il libro la nota editoriale, la postfazione di Renate Ramge che illustra i principali eventi della vita della Merian e i dettagli riguardo ai suoi libri, ed in ultimo l'indice. 
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiori, e alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname (allora colonia olandese) per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete appassionati di fiori ed insetti, se amate le illustrazioni botaniche, se volete sapere qualcosa della vita di questa Artista poco conosciuta, non potete lasciarvi sfuggire questo delizioso libro, che merita una nota di merito all'editore per aver reso fruibile anche ai lettori italiani la preziosa opera di una così valida illustratrice e scienziata.

Utilità
Le uniche altre edizioni italiane dei lavori di questa Autrice sono:
  • La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
  • La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiarici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.
Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

venerdì 29 dicembre 2017

Storie della buona notte per bambine ribelli

Storie della buona notte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo, Mondadori, 2017.
Numero pagine: 212
Titolo originale: Good Night Sories for Rebel Girls
Lingua originale: inglese
Prima edizione: 2016
Prima edizione italiana: 2017
Genere: narrativa per ragazzi, biografie

Di solito non recensisco libri pensati per bambini, ma per questo voglio fare un'eccezione, poiché è apprezzabile anche dai grandi; le autrici infatti hanno raccolto le biografie di 100 donne di tutti i tipi, artiste, scrittrici, sportive, scienziate, pensatrici, attiviste, politiche, musiciste, sovrane. Sono chiaramente scritte con un linguaggio adatto ai bambini e non tracciano l'arco di tutta la vita delle donne di cui parlano ,ma solo gli episodi salienti. Una pagina scritta per ogni donna con nome, nazionalità, biografia, data di nascita e morte ed un'illustrazione di un'artista donna.
Il libro si apre con dedica, indice, una breve prefazione delle autrici. Seguono le biografie illustrate ed una pagina per scrivere la propria storia e disegnare il proprio ritratto. Chiudono il volume un elenco di bambini partecipanti al crowfounding per la pubblicazione, i nomi delle illustratrici, i ringraziamenti e una nota sulle autrici ed il loro progetto.
E' un libro pensato per le bambine come si legge nella prefazione: "E' importante che le bambine capiscano gli ostacoli che le aspettano lungo il cammino. Ma è altrettanto importante che sappiano che questi ostacoli non sono insormontabili." (pag. XI), ma credo che sia importante anche farlo leggere ai bambini maschi, in modo che fin da piccoli abbiano presente dei modelli femminili forti.
In lingua inglese è uscito anche il secondo volume con altre 100 storie di donne e relative illustrazioni.
Mi sembra nel complesso uno splendido regalo per le bambine di oggi, ma anche per adulti, per poter trarre forza dalle storie di donne che probabilmente si sono trovate davanti ai nostri stessi problemi; inoltre la veste editoriale e le illustrazioni lo rendono un volume visivamente molto bello.
Potete trovare questo progetto su Facebook: Rebel Girls e sul sito Rebel Girls.

lunedì 5 ottobre 2015

Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento e Appunti sulla natura di una signora inglese del primo Novecento

Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento di Edith Holden, Mondadori, 1979
Numero pagine: 186
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Country Diary of an Edwardian Lady
Prima edizione: 1977
Prima edizione italiana: 1979
Genere: libro illustrato

Appunti sulla natura di una signora inglese del primo Novecento di Edith Holden, Mondadori, 1989
Numero pagine: 197
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Nature Notes of an Edwardian Lady
Prima edizione: 1989
Prima edizione italiana: 1989
Genere: libro illustrato

Ho desiderato Il diario di campagna di una signora inglese di inizio Novecento per anni dopo che mi era stato segnalato da una amica, e alla fine me lo sono fatta regalare per un compleanno; è stato uno dei migliori regali di sempre! Non solo per le bellissime illustrazioni che da sole giustificherebbero l'acquisto di uno dei libri di Edith Holden, ma anche perché ad affiancarle troviamo osservazioni naturalistiche e poesie selezionate da una grande artista inglese la cui opera è stata a lungo poco conosciuta.
Edith Blackwell Holden, quarta di sette figli, nacque il 26 Settembre 1871, a Moseley, vicino Birmingham nella contea delle West Middlands, fra i paesaggi che, sembra, ispirarono la Contea de Il Signore degli Anelli di Tolkien. Il secondo nome le fu dato in onore alla cugina Elisabeth Blackwell, la prima donna ad essersi laureata in medicina negli Stati Uniti.
La madre, Emma Wearing, ex-governante, aveva pubblicato due libri religiosi e praticava la scrittura automatica, il padre Arthur Holden, lavorava in una fabbrica di pitture; entrambi facevano parte della chiesa Unitariana e furono partecipi del movimento spiritista, per cui Edith e le sue tre sorelle, Effie, Evelyn e Violet, parteciparono a molte sedute spiritiche tenute nella casa dei genitori, soprattutto dopo la morte della madre avvenuta nel 1904, nel tentativo di contattarla. Arthur Holden pubblicò poco prima della morte una raccolta dei messaggi così ricevuti. Insieme alle sorelle e ai due fratelli Bernard e Kenneth, Edith compì i primi studi a casa, a 13 anni fu iscritta alla Scuola d'Arte di Birminghan, già frequentata dalle sorelle Evelyn e Violet, che divennero illustratrici ben più conosciute della sorella, ai loro tempi. Edith continuò i suoi studi di pittura in Scozia, specializzandosi nello studio di animali, in seguito fra il 1906 e il 1909 insegnò in una scuola d'arte per ragazze a Solihull (sempre in West Middlands); la sua più conosciuta opera, una raccolta di disegni ed appunti sulla Natura, risale a quell'epoca e voleva essere un modello da copiare per le sue studentesse. Divenuta illustratrice di professione contribuì ad animare con le sue figure vari libri per bambini, ed alcune sue opere furono esposte alla  Royal Birmingham Society of Artists e alla Royal Academy of Arts.
A testimonianza del suo spirito non convenzionale nel 1911 all'età di quarant'anni, sposò lo sculture Ernest Smith, di sette anni più giovane, contro il parere della famiglia, e andò a vivere con lui a Londra. Nello studio che egli condivideva con la Contessa Feodora Gleichen, anch'essa scultrice, i due coniugi vennero in contatto con vari celebri artisti del tempo. Non si sa praticamente nulla dei suoi anni di matrimonio, anche se si suppone che il mancato riconoscimento del suo lavoro e la distanza dalla sua amata campagna, potrebbero aver amareggiato questo periodo, inoltre in seguito alla morte del padre avvenuta nel 1913, dovette affrontare una lunga disputa coi fratelli riguardo l'eredità.
In un giorno di primavera del 1920 Edith fu trovata annegata nel Tamigi; la ricostruzione dei fatti ci dice che Edith si sporse lungo l'argine del fiume per raggiungere un ramo di Castagno fiorito, e cadde nelle acque sottostanti.
A volte la nostra Artista è stata accostata alla sua contemporanea e compatriota Beatrix Potter, anch'essa donna anticonformista e amante della Natura, illustratrice di grande talento misconosciuta per la sola ragione di essere donna.
Il diario di campagna di una signora inglese del primo Novecento, ricordato come l'opera principale della Holden non era destinato alla pubblicazione ma doveva fungere da modello per le sue allieve, raccogliendo annotazioni ed acquerelli del 1906; sarà solo nel 1977 che la sua pro-nipote, rinvenuti i suoi appunti naturalistici fra i cimeli di famiglia, li farà pubblicare in edizione facsimile col titolo The Country Diary of an Edwardian Lady.
The Nature Notes of an Edwardian Lady tradotto come Appunti sulla natura di una signora inglese di inizio Novecento (noto anche come Il secondo diario di campagna) pubblicato nel 1989, riproduce un secondo gruppo di appunti, scritti e illustrati nel 1905.
Entrambi i libri sono composti da una serie di note trascritte da Edith durante le sue passeggiate nella campagna inglese, corredate da brani poetici, proverbi, osservazioni varie e splendidi acquerelli; fu lei stessa ad ordinarli secondo i mesi. Tradotti nelle principali lingue europee, hanno avuto enorme successo e le immagini sono state usate per decorare oggetti, cartoline, agende ecc.
Benché per alcuni lettori che hanno poca dimestichezza con la botanica e l'entomologia i testi possano risultare noiosi, questi libri si possono anche solo sfogliare per godere della bellezza delle figure, magari leggendo qualche frammento di poesia qua e là. Per degli appassionati naturalisti invece risultano ancor più interessanti, Edith infatti ha annotato per ogni mese non solo proverbi e tradizioni, ma anche le piante che incontrava durante le sue passeggiate, gli avvistamenti di animali selvatici, le comparse di farfalle ed altri insetti, e le particolarità di ogni stagione. I disegni sono accuratissimi e realistici, tanto che a volte faccio il gioco di indovinare la pianta ritratta senza leggere il nome.
Non è un diario propriamente detto perché non è giornaliero e non descrive emozioni ed avvenimenti personali, inoltre durante gli ultimi anni della sua vita l'autrice sarà anche stata una signora, ma per lo più visse da nubile e, durante l'età vittoriana, in maniera assolutamente non convenzionale; sicché il titolo risulta non del tutto appropriato.
Credo sia superfluo a questo punto dire che consiglio assolutamente questi libri, poiché da ogni riga, da ogni acquerello, traspare amore per la Natura, nonché grande attenzione per i suoi cambiamenti, ma voglio chiudere questa recensione con la poesia che apre il suo secondo libro:

La Natura non ha mai tradito
il cuore che l'ha amata, e questo è il suo privilegio,
di condurci lungo tutta la nostra vita
di gioia in gioia; perché essa può talmente informare
lo spirito che è in noi; così imprimervi
serenità e bellezza; così alimentarlo di nobili
pensieri, che né le male lingue
dagli avventati giuramenti, né i sarcasmi degli egoisti,
né i saluti fatti senza amore, né tutto lo squallore
che incontriamo nella vita di ogni giorno,
tutto questo non potrà mai prevalere su di noi
né mai turbare la nostra serena fiducia, perché
tutto ciò che vediamo è pieno di gioia.



Utilità
Entrambi i libri sono fuori stampa ma si possono trovare delle copie sia nei mercatini dell'usato sia in rete. Oltre alle edizioni originali si trova una ristampa del 2001. Molte biblioteche hanno almeno uno dei due.
Nel 1984 venne realizzata una serie televisiva (mai tradotta in italiano) sulla vita di Edith Holden intitolata The Country Diary of an Edwardian Lady, con Pippa Guard nel ruolo della protagonista e James Coombes nel ruolo del marito.
Nel 2018 è uscita la prima biografia in italiano: Una Lady nella campagna inglese. Vita e opere di Edith Holden di Sara Staffolani, flower-ed, 2018.
Salvo la foto iniziale tutte le immagini sono tratte dai libri di Edith Holden.
Le informazioni biografiche sono tratte da:
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Vedi anche:
Illustrazioni botaniche di Rose (parte II) 
Illustrazioni botaniche di Violette