martedì 19 novembre 2019

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere di Neil Gaiman, Mondadori, 2009
Numero pagine: 224
Lingua originale: inglese
Titolo originale: M is for Magic
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: raccolta di racconti horror, fantascientifici, fantasy, noir, weird

Di Gaiman conosco i romanzi e alcuni fumetti, questa è la sua prima raccolta di racconti che leggo; la narrativa breve non è fra i miei generi preferiti ma in effetti, come dice l'Autore nell'introduzione, alcuni racconti ti si "appiccicano" nella memoria, e non per forza ti devono piacere tutti quelli contenuti in una raccolta. Così, dopo la lettura di questo libro, mi sono ritrovata a pensare che in effetti i racconti sono una forma letteraria niente male, se possibile ancora più difficili del romanzo per la necessità di condensare i fatti in poche pagine e trasportare in un mondo a parte nel giro di poche righe.
Il titolo originale M is for magic è stato cambiato in italiano richiamando il primo racconto della raccolta. Qui Neil Gaiman ha riunito dieci racconti indipendenti ed una poesia che spaziano dall'horror al fantasy alla fantascienza.
  • Il Cimitero senza lapidi è entrato a far parte del romanzo Il figlio del cimitero (quarto capitolo) e parla di una strega e di un tesoro in un tumulo sotterraneo; benché leggendo l'intero romanzo il racconto acquisti tutta un'altra luce, può anche essere letto come pezzo autoconclusivo, particolarmente affascinante è il misterioso Sleer.
  • Il ponte del troll riprende il classico personaggio della mitologia scandinava in agguato sotto ai ponti (ma mi ha anche ricordato il capitolo sul jinn in American Gods).
  • Non chiedetelo a Jack è un inquietante racconto breve su una scatola giocattolo.
  • Come vendere il Ponte dei Ponti è una storia nella storia che narra di una colossale truffa.
  • In Ottobre sulla sedia assistiamo ad una riunione dei diversi mesi dell'anno fra cui Ottobre che presiede la serata e racconta la storia di un bambino fuggito di casa. Il racconto è dedicato a Ray Bradbury e si può trovare anche in Cose fragili. Un altro racconto dedicato a Ray Bradbury si trova in Trigger warning con il titolo L'uomo che dimenticò Ray Bradbury.
  • Cavalleria vede come tema centrale niente meno che il Santo Graal, trovato da una vecchia signora alla quale un cavaliere errante cerca di prenderlo. Era già stato pubblicato in Italia nell'antologia Graal. La ricerca dell'alba del 1997.
  • Il prezzo è un racconto horror in cui un gatto ogni notte combatte contro qualcosa di malefico.
  • Come parlare con le ragazze alle feste è il più fantascientifico dei racconti e ci porta a conoscere delle ragazze aliene; si trova anche in Cose fragili. Dal racconto è stato tratto un film nel 2017 che riprende il titolo originale How to Talk to Girls at Parties.
  • Avis Soleus ci introduce in un strana confraternita, unita dall'ideale di assaggiare qualsiasi cibo...manca solo l'Avis Soleus, l'uccello del sole. Si può trovare anche in Cose fragili.
  • Il caso dei ventiquattro merli è un breve hard boiled sulle filastrocche (si avete capito bene), forse è il racconto che ho trovato più curioso.
  • Istruzioni è una bella poesia che parla di cosa fare nel caso si capitasse in una storia, si può trovare anche in Cose fragili oltre che in un'edizione illustrata da Charles Vees.
Come in tutte le raccolte, lo stile varia da racconto a racconto, e benché venga generalmente indicato come libro per ragazzi Il cimitero senza lapidi e altre storie nere può benissimo essere letto anche da adulti.
In definitiva, pur non essendo un'estimatrice dei racconti, ho apprezzato molto quest'antologia di Gaiman, che ci offre racconti inconsueti e mai scontati. Lo consiglio, soprattutto agli appassionati di fantascienza e fantasy.

Utilità
Le altre raccolte di racconti di Neil Gaiman sono:
  • Cose fragili del 2006
  • Trigger Warning del 2015
  • Miti del Nord del 2018
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Il figlio del cimitero

Il figlio del cimitero di Neil Gaiman con le illustrazioni di Dave McKean, Mondadori, 2011
Numero pagine: 345
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Graveyard Book
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana: 2011
Genere: fantasy per ragazzi, dark fantasy
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Una notte un uomo chiamato Jack si introduce in una casa in cui vivono quattro persone, fra cui un bambino poco più grande di un anno. L'uomo chiamato Jack uccide tutti, ma il bimbo riesce fortuitamente a fuggire e a raggiungere un cimitero poco distante, dove viene accolto dagli spettri del luogo e dalle altre creature della notte che lo animano, trovando fra loro una nuova famiglia. Trattato come un figlio dai fantasmi dei signori Owens, Nobody Owens (detto Bod) viene istruito dal vampiro Silas, affinacato dalla signora Lupescu e gioca con una giovane strega morta secoli prima. Ma col passare degli anni Bod dovrà conoscere anche il mondo dei vivi, e fare i conti con il suo passato...e con Jack.

Come ho scritto nella recensione di American Gods, ho conosciuto Neil Gaiman anni fa per il suo splendido fumetto Sandman, ed in ogni suo libro ritrovo la brillante capacità di reinterpretare ed attualizzare mitologia, favole e materiale del folklore.
In occasione di Halloween cercavo qualche bel romanzo che mi aiutasse a calarmi nell'atmosfera del periodo e così, dopo aver letto qualcosa di Bradbury sono incappata in Il figlio del cimitero.

Il libro è strutturato in capitoli indipendenti ognuno ambientato alla distanza di due anni dal precedente (il quarto è compreso nella raccolta Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007) e racconta una delle avventure di Bod fra lapidi e danze macabre, tumuli sotterranei e giovani streghe ma anche nel più prosastico mondo dei vivi.
Come sempre nei romanzi di quest'Autore i personaggi sono ben caratterizzati ed affascinanti, primo fra tutti Bod che seguiamo attraverso le varie tappe della sua formazione affiancato dagli abitanti del cimitero e poi dai vivi. Benché molto ci venga svelato vorremo sapere molto altro, soprattutto riguardo alla confraternita dei Jack, allo Sleer e alla Guardia d'onore, ma il mistero fa parte della bellezza di questo romanzo e della narrativa di Gaiman.
Solitamente nei libri per ragazzi non si parla di stragi, tentati omicidi e di inquietanti sette di assassini, qui però, lungi dall'essere sconvolgenti, donano oscurità e verosimiglianza al racconto (ricordiamo comunque che molte favole classiche hanno particolari veramente truci e uccisioni gratuite).
Lo stile è semplice ma non rinuncia a particolari poetici e ad un atmosfera dark e weird che è la cifra che caratterizza tutta la produzione dell'Autore. La lettura è scorrevole, tanto che ci si ritrova alla fine del libro quasi senza accorgersene.
Dave McKean ha creato le illustrazioni che accompagnano il testo e da anni lavora con Gaiman.
In definitiva ho apprezzato Il figlio del cimitero e ne consiglio la lettura non solo agli adolescenti ma anche agli adulti.

Utilità
L'idea di questo libro venne a Gaiman guardando il figlio pedalare su un triciclo in un cimitero, e pensò di scrivere qualcosa di simile al Libro della giungla di Kipling, però ambientato in un campo santo. Solo molti anni dopo scrisse effettivamente questo libro il cui titolo originale The Graveyard Book è appunto un riferimento a Kipling; con lo stesso titolo è uscita in Italia nel 2015 la graphic novel curata da P. Craig Russell e illustrata da diversi fumettisti.
Nessun adattamento su pellicola è stato ancora tratto dal libro, ma i diritti per il film sono stati acquistati, quindi possiamo sperare di vedere presto Bod e la sua famiglia sul grande schermo.
Gli altri romanzi (per adulti e ragazzi) di Neil Gaiman sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
Le raccolte di racconti:
  • Cose fragili del 2006 tradotto nel 2014
  •  Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007 tradotto nello stesso anno
  • Trigger warning del 2015 tradotto nel 2016
  • Miti del Nord del 2018 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina nel bosco del 2014 tradotto nel 2015 con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Ritornati dalla polvere

Ritornati dalla polvere di Ray Bradbury, Mondadori, 2002
Numero pagine: 192
Lingua originale: inglese
Titolo originale: From the Dust Returned
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana:
Genere: romanzo fantasy dark, raccolta di racconti rielaborati
Ambientazione: principalmente una cittadina dell'Illinois
Epoca: indefinita ma contemporanea

TramaTimothy Elliot è un ragazzino adottato da una famiglia composta da creature inconsuete: una sorella bellissima un po' strega che dorme sulle sabbie del deserto in soffitta, una Mille Volte Bisnonna mummia che riposa in una cassa, uno zio alato, dei genitori che stanno svegli di notte e tantissimi parenti e amici che si riuniscono nella vecchia casa sulla collina dell'Illinois, durante la notte di Halloween. Ma la Famiglia Eterna è minacciata dal fatto che gli umani non li temono e non li credono più...

Dopo aver letto alcuni romanzi di Bradbury mi aspettavo chissà cosa. Delusione.
Più che di un romanzo si tratta di una serie di racconti già pubblicati tenuti insieme da un esile filo narrativo, per cui ogni capitolo può quasi essere letto a parte e in maniera autoconclusiva. 

I personaggi, per quanto rimangano poco definiti, possono richiamare alla mente gli appartenenti alla famiglia Addams; i più incisivi sono l'alato zio Einar e la sfuggente Cecie. Quest'ultima è La strega d'Aprile il cui dolce racconto compare in varie raccolte dell'autore che nella creazione dei personaggi si sarebbe ispirato alla sua famiglia, moltissimi anni prima di riuscire a pubblicare questo romanzo.
Lo stile semplice e si ritrova la forza evocativa che caratterizza tutta l'opera di Bradbury, ma si fatica ad arrivare alla fine per quanto si tratti di un romanzo breve: risulta tutto troppo indefinito e frammentario, e allo stesso tempo vagamente kitsch.

In definitiva non consiglio la lettura di questo romanzo, a meno che non siate degli appassionati di Bradbury; se è il suo primo libro che leggete vi suggerisco di provarne altri, si tratta di un Autore brillante e fantasioso e un maestro del weird, sarebbe un peccato fermarsi a questo romanzo poco riuscito!

domenica 17 novembre 2019

Il sostituto

Il sostituto di Brenna Yovanoff, Asengard, 2012
Numero pagine: 288
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Replacement
Prima edizione: 2010
Prima edizione italiana: 2012
Genere: urban fantasy, young adult, dark fantasy
Ambientazione: la cittadina immaginaria di Gentry, USA
Epoca: contemporanea

Era da qualche mese che volevo leggere questo libro, ma non mi decidevo mai: generalmente apprezzo molto le rinarrazioni moderne di miti e folklore, e sapevo che questo libro parlava di changeligs, ovvero dei sostituti che nel folklore delle isole britanniche venivano lasciati dalle fate quando rapivano i bambini umani, tuttavia la copertina mi suggeriva una certa sfumatura horror che non sapevo se mi sarebbe piaciuta o meno. Alla fine ho deciso di dargli una possibilità.
La storia narrata in prima persona è quella del sedicenne Mackie Doyle, o meglio, l'essere che è stato sostituito al bambino che portava quel nome quindici anni fa. Mackie è un adolescente introverso e di salute cagionevole a causa della sua allergia ai metalli (nel folklore irlandese il Piccolo Popolo non sopporta il ferro), alla terra consacrata e al sangue umano, che più di tutto cerca di non attirare l'attenzione. Nonostante questo ha alcuni amici, come Roswell e i gemelli Danny e Drew, ma soprattutto ha una sorella maggiore, Emma, che si è sempre presa cura di lui pur sapendo che Mackie non è il suo vero fratello. Stremato dalla vita fra gli umani verrà avvicinato dai suoi simili e condotto alla sotterranea Casa del Chaos, presieduta da Morrigan, una inquietante bambina, sorella della ancor più preoccupante Signora, la quale è responsabile dei rapimenti di bambini nella piccola cittadina. L'ultima ad essere stata rapita è Natalie Stewart, sorella di Tate che cercherà l'aiuto di Mackie per capire cosa le sia successo...
Bisogna ammettere che almeno le premesse iniziali non sono male, sia per il soggetto scelto che una volta tanto lascia stare vampiri, licantropi e draghi, sia perché il protagonista è un ragazzo ma non il classico eroe adolescenziale senza macchia.
Purtroppo però l'Autrice non riesce a svilupparle bene: non ci spiega praticamente nulla sulle creature come Mackie, non vengono mai definite chiaramente e pur avendo molto in comune con le fate anglosassoni non se ne spiega l'origine o la presenza in una cittadina americana; si capisce che esiste un tacito accordo fra questi esseri e gli umani di Gentry ma non si sa a quando risalga né da chi o perché sia stato stipulato. Lo svolgersi dei fatti è confuso e privo di ritmo, nel bel mezzo della lettura mi sono chiesta più volte "ma com'è che siamo arrivati qui?" ed anche se il finale è appena più movimentato non ci sono colpi di scena, è già chiaro da metà libro, e notiamo che la situazione di impasse conclusiva si risolve semplicemente con il cattivo di turno che decide di andarsene per la sua strada...sono rimasta basita.
C'è anche l'immancabile storia d'amore fra le dinamiche da high school che rimane (fortunatamente) ai margini della narrazione ed ha qualcosa di schizofrenico nel suo svolgersi.
La sfumatura horror che sembra suggerita dalla copertina è praticamente assente nel romanzo, non suscita inquietudine o paura o qualsiasi altra forte emozione.
I personaggi sono ben poco caratterizzati, piatti, a volte incoerenti e ben poco verosimili (oltre a sembrare misteriosamente indifferenti alla pioggia, quanti di voi si sdraierebbero su un prato sotto la pioggia ad amoreggiare!?) a partire dai protagonisti adolescenti privi di regole, orari o sorveglianza degli adulti, ai genitori stessi che sanno e non sanno quello che succede in città e sembrano sempre preoccuparsi in base a priorità discutibili. Parliamo di Mackie: ma come si fa a credere che nessuno si sia accorto che il colore dei suoi occhi cambia e che non può stare vicino ai metalli?
E poi Morrigan, perché si chiama come una dea della guerra irlandese ma è una bambina vestita di garze bruciacchiate!? Ecco, anche questo immaginario gothic che si respira nella Casa del Chaos l'ho trovato a tratti piuttosto trash.
Sicuramente mentre leggevo ho pensato a Neil Gaiman: ad American Gods per l'attualizzazione di motivi folklorici e a Nessun dove per la descrizione del popolo del sottosuolo...ma quest'Autrice non ha assolutamente la maestria di Gaiman!
Lo stile è semplice ma piatto, privo di carattere e descrizioni ben fatte.
In definitiva si tratta di un romanzo poco riuscito anche se parte da premesse interessanti, non lo consiglio.

Utilità
Brenna Yovanoff ha scritto vari altri romanzi, gli unici tradotti in italiano sono:
  • La zona d'ombra del 2013
  • Stranger Things - La vita segreta di Max del 2019 ispirato al personaggio della nota serie tv

sabato 9 novembre 2019

La donna del bosco

La donna del bosco di Hannah Kent, Piemme, 2017
Numero pagine: 408
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Good People
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Contea di Kerry, Irlanda
Epoca: 1825

Tramaispirata ad un fatto realmente avvenuto, la storia inizia con la morte del marito di Nóra Leahry: durante la veglia gli abitanti del villaggio si riuniscono nella casupola, parlando del morto e dei brutti tiri delle fate. Anche Nance Roche, la donna del bosco, la vecchia guaritrice che vive in una capanna lungo il fiume, si presenta a rendere omaggio al morto e guida il lamento funebre. Ma per Nóra questo non è il primo dolore: pochi mesi prima ha seppellito la figlia Johanna, rimanendo ad occuparsi del nipote di quattro anni, Micheál, colpito da una repentina quanto misteriosa paralisi. Si sussurra di un tiro mancino della Buona Gente (da qui il titolo originale) che potrebbe aver rapito il bambino umano, sostituendolo con uno dei propri...

La storia  è narrata dal tre punti di vista differenti, quelli di tre donne veramente ben delineate, grazie anche a flash back che ne raccontano le vite: ci si ritrova immersi nella loro emotività, nel senso di solitudine, paura, sconforto, vergogna, ma ci sono anche speranza, tenacia, volontà di cambiare le cose. Sullo sfondo i molti e variegati abitanti del villaggio, dal parroco locale ai parenti di Nóra.
Il personaggio più caratteristico è quello di Nance, la donna del bosco che dà il titolo la romanzo: è la classica strega-non strega del romanzo storico, strega solo perché creduta tale, una vecchia emarginata conoscitrice di erbe, dei riti della nascita e della morte e del patrimonio delle credenze collettive, temuta in quanto incarna tutto ciò che sta fuori dall'ordinario.
La maestria dell'Autrice sta nella sua capacità di descrivere personaggi positivi che fanno qualcosa di negativo, o personaggi negativi che credono di agire positivamente. 
Inoltre l'ambientazione storica è veramente notevole, grazie anche all'uso di termini gaelici (tradotti nel glossario alla fine del libro), adagi, proverbi e moltissimi accenni alle credenze sul Piccolo Popolo diffuse in tutta l'Irlanda. Per completare l'atmosfera, il libro si apre con una filastrocca popolare irlandese su una donna che vive nel bosco (che è stata musicata dai Dubliners col titolo Weila Waila) e con una citazione da Il crepuscolo celtico di William Butler Yeats.
Ogni capitolo è intitolato col nome di una pianta citata nel corso della narrazione anche in base al suo uso nel folklore irlandese e nella nota finale sono riportati i titoli dei volumi consultati per ricostruire l'ambientazione e le credenze irlandesi (purtroppo quasi tutti non tradotti in italiano). Benché le fate e la loro magia non compaiono mai davvero sono una presenza-assenza che permea tutto il libro, lasciandoci col dubbio se esistano o meno.

È un romanzo crudo, ruvido e realistico che affronta l'argomento delle superstizioni che possono diventare un'arma a doppio taglio. Gli opposti sono sfumati: giusto e sbagliato, realtà e suggestione, razionalità e fede.
Lo stile è scorrevole, la lettura piacevole, senza punti morti, non ristagna.

In definitiva, si tratta di un libro valido e molto interessante, consigliato a chi ama la cultura irlandese, i romanzi storici o l'ambientazione contadina.

Utilità
Se ti è piaciuto questo romanzo potrebbero interessarti anche altri romanzi e racconti che riprendono il folklore irlandese:
  • Il dio dei sogni di Alexander McCall Smith
  • I Mabinogion di Evangeline Walton
  • Il codice delle fate e La maledizione del Ramo d'Argento di Lisa Tuttle
  • Jonathan Strange & il signor Norrell di Susanna Clarke
  • La dea dei cavalli, L'epopea di Amergin, I guerrieri del Ramo RossoLa saga di Finn MacCool di Morgan Llywelyn
  • La figlia del re degli Elfi di Lord Dunsany
  • La guerra per AlbionLa mano d'argentoIl nodo infinito di Stephen Lawhead
  • La pietra del vecchio pescatore di Pat O'Shea
Sul tema del changeling:
  • Il bambino che non era vero di Keith Donohue
  • Il sostituto di Brenna Yovanoff
  • La favola del figlio cambiato di Luigi Pirandello
Romanzi storici sulle streghe:

Il giardino delle magie

Il giardino delle magie, Alice Hoffman, Sperling & Kupfer, 2000
Numero pagine: 272
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Practical magic
Prima edizione: 1995
Prima edizione italiana: 1997
Genere: romanzo sentimentale a sfondo magico
Ambientazione: una cittadina del Massachusetts
Epoca: contemporanea
Trama: Sally e Gillian Owens nate a soli tredici mesi di distanza crescono senza regole nella casa delle zie, ultime discendenti di una stirpe di donne da sempre sospettate di essere un po' streghe. Le due sorelle sono inseparabili quanto diverse: bionda, svagata e disordinata Gillian quando Sally è bruna, pragmatica e responsabile. Gli altri bambini le evitano e le temono, ma tutti sanno che al crepuscolo, quando è più difficile essere riconosciute, le donne innamorate si recano a casa Owens per quella che è la specialità delle zie: incantesimi d'amoreA 18 anni Gillian fugge di casa, e vi torna solo 18 anni dopo, con un terribile segreto...

Questo libro praticamente introvabile - l'ultima edizione è del 2000 - mi è capitato per le mani a casa di un'amica. Da qui è tratto il film del 1998 Amori e incantesimi, la cui trama però si discosta molto dal libro.

Ciò che più colpisce e affascina è l'atmosfera magica che circonda le zie e le due protagoniste, fra un cuore di colomba che può convincere un uomo a lasciare la moglie, passeri che volano in casa alla viglia di S. Giovanni, lillà fioriti fuori stagione e strani aloni intorno alla luna. Il tema della magia, lungi dall'occupare tutta l'attenzione, fa da sfondo al rapporto fra le due sorelle, Sally e Gillian, che sono due personaggi ben costruiti pur nella loro semplicità. Partendo da posizioni diametralmente opposte finiranno per assomigliarsi un po' di più  (riguardo a questo non posso non citare Il profumo del pane alla lavanda).
Lo stile è scorrevole, semplice ma non piano. In generale, pur non trattandosi di un grande romanzo,  si è rivelata una lettura piacevole, consigliato coloro che amano le atmosfere stregate e fiabesche.

Utilità
Nel film Amori e Incantesimi tratto dal libro, Sally è interpretata da Sandra Bullock e Gillian da Nichole Kidman.
Nel 2017 la Hoffman ha pubblicato un prequel intitolato The rules of magic mai tradotto in italiano, ed ora sta lavorando ad un terzo volume che si colloca prima degli altri due.
E' autrice di molti romanzi, sia per adulti che per bambini, quelli pubblicato in italia sono:
  • Non calpestare il mio giardino 1992
  • La notte dei prodigi 1993
  • L'isola degli incanti 1996
  • La regina di ghiaccio 2005
  • Il matrimonio degli opposti 2015
Da suoi romanzi non tradotti in italiano sono tratti i film The River King del 2005 e Aquamarine del 2006.
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:
  • Bellezza selvaggia di Anna-Marie McLemore
  • Chocolat e Le scarpe rosse, Il giardino delle pesche e delle rose di Joanne Harris
  • Il bosco ricorda il tuo nome di Alaitz Leceaga
  • Il profumo del pane alla lavandaGiorni di zucchero fragole e neve, Il giardino dei raggi di lunaL'albero dei segreti di Sarah Addison Allen
  • Il sapore dei semi di mela di Katharina Hagena
  • La maga delle spezie di Chitra Banerjee Divakaruni

mercoledì 6 novembre 2019

L'arte della magia, Sorellanza stregonesca, Streghe all'estero, Streghe di una notte di mezz'estate

Ciclo delle streghe della Saga del Mondo Disco di Terry Pratchett
L'arte della magia di Terry Pratchett, Salani, 2016
Numero pagine: 228
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Equal rites
Prima edizione: 1987
Prima edizione italiana: 1991
Genere: romanzo fantasy umoristico
Ambientazione: il Mondo Disco, un mondo immaginario
Questo è il terzo libro ambientato nel Mondo Disco ed è il primo del ciclo delle Streghe, un inizio geniale fin dal gioco di parole del titolo originale Equal rites che gioca sulla frase Equal rights "pari diritti", sull'impossibilità per le donne di accedere all'Università Invisibile e sulla differenza fra la magia delle streghe e quella dei maghi.
Trama: Nel villaggio di Cattivo Somaro nasce l'ottavo figlio di un ottavo figlio, destinato per questa particolare congiuntura alla magia (l'otto è il numero magico nel Mondo Disco); il vecchio mago Tamburo Billett, prossimo alla morte affida il proprio bastone magico al neonato, che si rivela essere una bambina, Eskarine detta Esk. Crescendo Esk manifesta capacità magiche, viene quindi istruita da una strega delle montagne Ramptop (luogo particolarmente ricco di streghe), Nonnina Weatherwax, la quale però si rende conto che la magia di Esk è di un tipo diverso. Si convince quindi a condurre la giovane nella città di Ahnk-Morpork perché venga edotta sulla magia dai maghi dell'Università Invisibile. Ma essere una donna in un mondo maschile come quello dei maghi non si rivelerà semplice...
 Esk ricompare nel quarto romanzo del ciclo di Tiffany (non tradotto in italiano).

Sorellanza stregonesca di Terry Pratchett, Salani, 2017
Numero pagine: 304
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Wyrd Sisters
Prima edizione: 1988
Prima edizione italiana: 1992
Genere: romanzo fantasy umoristico
Ambientazione: il Mondo Disco, un mondo immaginario

E' il sesto romanzo del Mondo Disco, il titolo originale Wyrd Sisters "sorelle fatali" viene da weird sisters "sorelle misteriose" l'appellativo delle tre streghe di Macbeth, ed echi di questa tragedia, come dell'Amleto e di Re Lear si trovano in tutto il romanzo (insieme a riferimenti alla vita di Shakespeare).
Trama: Il re Verence di Lancre viene ucciso dal conte e contessa di Felmet, mentre il figlio viene casualmente salvato dalle tre streghe Nonnina Weatherwax, Tata Ogg e Magrat ed affidato ad una compagnia di attori girovaghi insieme alla corona. Il conte, tormentato dalle sue azioni, si convince che le tre streghe stanno complottando contro di lui; spinto da buffone di corte, unico testimone del suo crimine, sparge maldicenze sul conto delle streghe...
In questa storia Pratchett introduce il tema dell'importanza delle parole, della narrazione dei fatti e delle storie,  che possono plasmare la realtà, ed è interessante anche il motivo della terra che pretende un re legittimo che si ritrova in alcune saghe arthuriane.

Streghe all'estero di Terry Pratchett, Salani, 2017
Numero pagine: 272
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Witches Abroad
Prima edizione: 1991
Prima edizione italiana: 2009
Genere: romanzo fantasy umoristico
Ambientazione: il Mondo Disco, un mondo immaginario
Dodicesimo romanzo del Mondo Disco. Il titolo scherza su un racconto di viaggio di Mark Twain The Innocents Abroad.
Trama: Desiderata, fata madrina e strega, morendo affida la propria bacchetta magica a Magrat, la quale dovrà prendersi cura della di lei protetta, Ella, nella lontana città di Genua. Magrat e le altre due streghe intraprendono quindi un lungo viaggio che le condurrà in una città a metà fra New Orleans (con tanto di sacerdotessa voodoo) e il paese delle favole, in cui gli eventi sono diretti da Lilith, la seconda fata madrina di Ella, convinta che a tutti spetti un lieto fine, preferibilmente quello che sceglie lei...
Si ritrova in questo romanzo l'importanza delle storie e non pochi personaggi e situazioni tratti dalle favole classiche, oltre ad uno strano personaggio molto simile a Gollum ed un vampiro che ricorda Dracula.

Streghe di una notte di mezza estate di Terry Pratchett, 2012
Numero pagine: 336
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Lord and Ladies
Prima edizione: 1991
Prima edizione italiana: 2012
Genere: romanzo fantasy umoristico
Ambientazione: il Mondo Disco, un mondo immaginario
Quattordicesimo libro della saga del Mondo Disco ed ultimo tradotto in Italia della saga delle streghe.
Trama: Tornate a Lancre le tre streghe si preparano al matrimonio di Magrat con re Verence, ma alcune giovani che vogliono diventare streghe fanno ciò che la gente pensa che facciano le streghe, ovvero danzare nude in un cerchio di pietre, le Danzatrici, ma così facendo risvegliano qualcosa di antico che cerca di passare nella realtà....
Ricompaiono qui i maghi dell'Università Invisibile, oltre a unicorni, elfi e persino la Regina delle Fate. Come si intuisce dal titolo italiano, il romanzo gioca sulla commedia di Shakesperare Sogno di una notte di mezza estate e sul folklore inglese legato al Piccolo Popolo.


Chiunque legga fantasy prima o poi incappa in qualche romanzo di Terry Pratchett, e le possibilità sono rese ancora più alte dal fatto che ne ha scritti tantissimi: solo della saga del Mondo Disco sono una quarantina. Purtroppo in Italia ne sono stati tradotti appena una ventina, tra l'altro appartenenti a cicli diversi (di modo che nessuno è stato edito completamente).
In una produzione così sterminata ci sono sicuramente romanzi più o meno ben riusciti, ma ciò che li accomuna è il geniale senso dell'umorismo con cui Pretchett riesce a parodiare qualsiasi cosa, dalle arti alle scienze, dalla politica all'economia, pescando dalla letteratura (in particolare da Howard, Tolkien, Lovecraft, Dickens, Poe, Shakespeare), dal folklore, dalle favole ma anche dalla vita di ogni giorno, proiettando il tutto in un mondo fantastico in cui gli stereotipi (narrativi ma non solo) vengono sovvertiti e rimescolati. E quello che è ancora più meritevole di plauso è che riesce a farlo trasmettendo contenuti importanti, come l'importanza ed il potere delle parole e della narrazione dei fatti, l'impossibilità di distinguere e separare bene e male, il valore delle credenze e della fede nelle cose.
I romanzi del Mondo Disco possono essere letti in ordine di pubblicazione o seguendo i sottocicli, molti sono autoconclusivi (benché spesso si trovino accenni a personaggi e situazioni avvenuti in altri romanzi) e quasi mai sono divisi in capitoli.
Del ciclo delle streghe di cui parliamo in questo post, oltre ai volumi su menzionati fanno parte anche gli inediti Maskerade (1995) che gioca su Il fantasma dell'Opera e Carpe Jugulum (1998) incentrato sui vampiri. Alcuni personaggi principali del ciclo delle streghe si ritrovano nel ciclo di Tiffany.

Qui i principali temi parodiati vengono dalle opere di Shakesperare, dal folklore e dalle fiabe.
Importante è anche la magia, che come detto in più romanzi, permea il Mondo Disco; quella delle streghe, ed in particolare di Nonnina Wheaterwax viene chiamata "testologia" ("mentologia" in alcune traduzioni), una sorta di psicologia che consiste principalmente in buon senso e nella capacità di convincere gli altri e sé stessi della propria visione. Quella dei maghi è fatta invece di paroloni, formule magiche, simboli arcani ed è quella del fantasy classico.

La strega Magrat, con i suoi segni occulti, collane mistiche e chincaglieria d'argento, costituisce una divertente parodia dei moderni neo-pagani; Tata Ogg incarna invece la donna saggia di campagna, la matriarca gioviale ma non digiuna di magia; Nonna Weatherwax è invece la vecchia strega per eccellenza, ed è il personaggio più ben riuscito.
Il fantasy umoristico è un genere che non piace a tutti (anzi, diciamocelo, è un po' per nerd), ma Pratchett con la sua sgangherata e pazzesca fantasia nonché un senso dell'umorismo dissacrante e incontenibile, rende interessante e divertente qualsiasi situazione.

Unica pecca a mio avviso è che in alcuni casi la narrazione va un po' a rilento, e sospetto che coloro che non conoscono i modelli parodiati dall'Autore a volte si trovino un po' sperduti, senza riuscire a capire il perché di alcune scelte narrative o dove vada a parare la storia.
 In generale però la saga del Mondo Disco ed in particolare il ciclo delle streghe, meritano sicuramente almeno un tentativo di lettura, anche solo per le grasse risate che provocano, e per scoprire un modo particolare di scrivere fantasy.

Utilità
Nel 1997 da Sorellanza stregonesca è stata tratta un mini serie animata intitolata come l'originale Wyrd Sisters, mai tradotta in italiano si può però guardare sottotitolata.

venerdì 1 novembre 2019

Ippolita - Storia di una strega

Ippolita - Storia di una strega di Silvia Torrealta, Thema Editore, 1997
Numero pagine: 256
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1993
Genere: romanzo storico per ragazzi
Ambientazione: Crocetta, un paese in provincia di Bologna e Bologna
Epoca: gli anni che vanno dal 1600 al 1609
Età di lettura: dagli 11 anni
Trama: A dieci anni Ippolita, una bambina precoce dai folti capelli rossi, sa per certo che Marianna e Domenichino non sono i suoi genitori come Tommaso non è suo fratello, e durante quel fatidico anno verrà a conoscenza della sua storia, mentre già gli abitanti di Crocetta, piccolo paese della bassa bolognese, mormorano sul suo conto. Ippolita, guardata con sospetto dagli abitanti del paese, si rifugia sempre più spesso nei boschi, dove conosce la "donna della palude", una guaritrice che le trasmetterà il suo sapere, come anche un monaco domenicano che le insegna a leggere, scrivere e cantare gl'inni sacri. Ma i sospetti e le maldicenze sono dure a morire in un paesino...

Lessi questo libro alle medie e credo che fu la prima di molte letture incentrate sulle streghe. Introduce il racconto Laura, una studiosa in cerca di un argomento per la tesi che fra altri documenti d'archivio scopre la menzione di un processo per stregoneria ad una giovane dai capelli rossi; la storia che leggiamo è una ricostruzione della vita della ragazza.

Oltre alla parte narrativa si trovano varie schede didattiche con esercizi e approfondimenti storici.
Si tratta di un libro molto semplice, breve ma interessante, che impiega anche alcune parole desuete e tipiche del periodo storico trattato. I personaggi sono molto netti ma non particolarmente approfonditi, anche a causa della brevità del romanzo.

In generale si tratta di un'ottima lettura per ragazzi, che può essere uno strumento per introdurli al periodo storico della caccia alle streghe, con tutti i suoi significati sociali, simbolici e culturali.

Utilità
La più recente edizione è del 2010 per Loescher.
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:

La figlia della luna

La figlia della luna di Margaret Mahy, Mondadori, 2014
Numero pagine: 308
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Cangheover
Prima edizione: 1984
Prima edizione italiana: 1990
Genere: fantasy per ragazzi, young adult, paranormal romance
Ambientazione: Nuova Zelanda, nella città di Gardendale
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni
Trama: Laura Chant, una ragazzina quattordicenne vive con la giovane madre ed un tenero fratello minore, Jacko. La sua vita è quella classica di una ragazza della sua età alle prese con la scuola, gli amici, e la complicata questione del cresce, ma a questo si somma la capacità di vedere frammenti del futuro, premonizioni poco chiare ma forti. Dopo una di queste, Laura e Jacko incontrano un misterioso e inquietante antiquario, Charmody Braque, che imprime uno strano marchio sulla mano di Jacko. Il piccolo inizia a stare male, e Laura capisce che qualcosa di magico e crudele è in azione; per salvare il fratello si rivolgerà a Sorensen Carlisle e alla sua famiglia di streghe...
 
La trama non può non richiamare alla memoria il film Labyrinth con la protagonista che tenta di salvare il fratellino in un mondo magico, mentre il fatto che solo Laura si accorga che qualcosa di strano e innaturale sta accendendo mi ha ricordato Il Popolo dell'Autunno di Ray Bradbury.
Si tratta di un libro strano, non il solito fantasy per ragazzi (forse anche perché è stato pubblicato negli anni 80): si parla anche di rapporto con genitori separati, di crudeltà, violenza, sessualità e legami affettivi, soprattutto quelli non idilliaci. Anche il finale non è il solito inverosimile e avventato lieto fine con un "e vissero per sempre felici, contenti e innamorati".
 I personaggi non sono del tutto positivi o negativi ma ambigui, per lo più rimangono poco definiti. Sorensen è sicuramente il più particolare: per alcuni versi potrebbe rientrare nel genere del "bel tenebroso" il cui cuore di ghiaccio si scioglie solo grazie all'eroina della situazione, eppure in questo caso ci troviamo davanti a qualcosa di più complesso.
Il tema della magia e la figura della strega sono affrontati senza organicità, anzi si resta con un sacco di domande prive di risposta. Particolarmente ben scritta la scena della metamorfosi di Laura, simbolica e quasi onirica, occupa il cuore del romanzo, mentre inizio e fine risultano più lenti e meno coinvolgenti.
Lo stile è a tratti poetico, ricco di similitudini ma scorrevole, non scontato.

In definitiva, non so bene cosa pensare di questo libro, può essere una lettura piacevole per i giovani lettori, sicuramente insolita e diversa dai moderni fantasy young adult che si assomigliano un po' tutti.

Utilità
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