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domenica 30 agosto 2020

Illustrazioni botaniche di Tiglio

Tilia Foemina da De historia stirpium commentarii insignes di Leonhart Fuchs pubblicato nel 1542 (online qui).

Lindenbaum da Kreüter Buch di Hieronymus Bock, pubblicato nel 1546 (online qui). Nei luoghi di cultura tedesca esisteva il Tanzlinden "Tiglio della danza" sotto le cui fronde si ballava e si celebravano feste.

Tilia femina da De plantarum seu stirpium icones di Mathias de l'Obel, pubblicato nel 1576 (online qui)

Tiglio con insetti da Der Raupen wunderbare Verwandlung und sonderbare Blumennahrung di Maria Sibylla Merian, pubblicato fra il 1679 e il 1718 (online qui).

Tilia da Herbarium Blackwellianum di autori vari con illustrazioni di Elizabeth Blackwell, pubblicato dal 1750 al 1773 (online qui).

Tilia parviflora e grandiflora da Deutschlands Flora in Abbildungen di Johann Georg Sturm con illustrazioni di Jacob Sturm, pubblicato nel 1796 (online qui).

Tilia europaea da Icones plantarum medico-oeconomico-technologicarum di Ferdinand Bernhard Vietz, pubblicato fra il 1800 e il 1822 (online qui).

 Tilia grandifolia da Flora regni Borussici di Albert Gotfried Dietrich pubblicato nel 1833 (online qui e qui).

Tilia platophyllos da Die officinellen Pflanzen der Pharmacopoea Germanica di Friedrich Georg Kohl, pubblicato fra il 1891 e il 1895 (online qui).

Tilia vulgaris da Bilder ur Nordens Flora di Carl Axel Magnus Lindman, pubblicato fra il 1901 e il 1905 (online qui).

Fata del Tiglio da Flower Fairies of the Trees di Cecily Mary Barker, pubblicato nel 1940 (online qui).

sabato 14 dicembre 2019

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 207
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Raupen wunderbare Verwandlung und sonderbare Blumennahrung
Prima edizione: 1679-1683
Prima edizione italiana: 1993 (edizione parziale)
Genere: libro illustrato

La prima volta che ho incontrato sulla mia strada le bellissime illustrazioni di Maria Sibylla Merian stavo cercando delle tavole botaniche per arricchire le mie ricerche sulle diverse erbe, e ai tempi non avevo fatto particolare caso al fatto che fossero state prodotte da una donna nel bel mezzo del seicento. Solo quando ho trovato e acquistato l'edizione italiana de Il libro dei fiori mi sono resa conto di che artista straordinaria sia stata la Merian.
Nel XVII secolo, un periodo in cui essere donna e scienziata, o anche solo donna e conoscitrice della natura poteva essere molto pericoloso, si svolge l'arco della vita di questa interessantissima artista, studiosa, viaggiatrice.
Questo particolare libro fu pubblicato in due volumi, il primo nel 1679, il secondo nel 1683 con testi in tedesco (e non in latino secondo l'uso del tempo, per favorirne la diffusione), ognuno contenente cinquanta tavole illustrate. Ogni volume si apre con un preambolo dell'Autrice, una poesia in sua lode e una ghirlanda di foglie che incornicia il titolo. Seguono le tavole, ognuna dedicata ad una diversa pianta e ai bruchi che se ne nutrono - partendo dai bachi da seta - i cui cambiamenti sono illustrati in ogni aspetto, dall'uovo alla farfalla; le tavole sono ordinate in base al periodo dell'anno in cui i bruchi diventano crisalidi e alle piante di cui si nutrono. A fronte delle tavole si trovano i testi dell'Autrice che racchiudono una summa delle sue osservazioni sulla vita dei bruchi - che ha personalmente selezionato ed allevato per anni- a volte mischiate con interessanti notizie sull'uso delle piante, il tutto esposto con un linguaggio chiaro e semplice, quasi colloquiale, quotidiano, dal quale traspare l'amore della Merian per la natura e i suoi fenomeni così come la sua dimestichezza con la biologia degli insetti. Vengono vivamente descritti anche i colori delle illustrazioni poiché la colorazione delle tavole era opzionale e costituiva una notevole varietà di prezzo. Laddove la Merian non riesce a spiegarsi alcuni fenomeni, oggi noti, lo dichiara apertamente; inoltre le denominazioni latine di piante e insetti sono quelli del tempo e per tanto ad un lettore moderno possono risultare gradevolmente inconsueti.
All'opera della Merian segue un approfondita biografia ad opera della curatrice Maria Gregorio con tanto di inquadramento storico, oltre ad una vasta bibliografia (purtroppo piuttosto scarna per quanto riguarda le opere in italiano).
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiorie alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete arrivati a leggere fin qui avrete capito che consiglio assolutamente questo libro a tutti gli appassionati di illustrazioni botaniche e entomologia, a chi vuole riscoprire la storia di una grande Artista, viaggiatrice e precorritrice dei tempi, o anche solo per poterlo esporre in casa godendo delle bellissime illustrazioni.

Utilità
Esiste un'unica edizione italiana precedente di quest'opera della Merian: La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993, che è però parziale riportando solo alcune delle tavole originali.
Gli altri suoi libri pubblicati in italia sono:
  • Il libro dei fiori a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiatrici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.

Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

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venerdì 30 agosto 2019

Fiori

Fiori di Pierre-Joseph Redouté, L'ippocampo, 2008
Numero pagine: 96
Lingua originale: francese
Titolo originale:
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2008

Ho comprato questo libro anni fa, perché era troppo bello e perché non ho resistito. Si tratta di un libro di grande formato contenente le riproduzioni delle tavole botaniche tratte dalle varie opere del grande illustratore belga Pirre-Joseph Redouté (1759-1840) soprannominato "il Raffaello dei fiori" che lavorò sia per la monarchia Francese che per quella Belga ed uscì indenne dalla Rivoluzione Francese così come dal regno e la caduta di Napoleone.
Il libro si apre con una prefazione di Monique Ducreux del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi che racconta la vita dell'Artista.
Seguono le tavole botaniche a colori di vari fiori (fra cui molte rose), riprodotti nei minimi particolari, a volte con l'aggiunta di piccoli insetti e gocce d'acqua.
Si tratta di un libro prezioso per qualsiasi appassionato di botanica, da sfogliare quando si ha voglia di bellezza, o da tenere esposto su qualche libreria o leggio per poterne godere sempre.
Si tratta di un'edizione un po' datata e non facilissima da trovare, ma se vi capita non fatevi scappare questo piccolo gioiello!
Utilità
Gli unici altri libri italiani che riportano immagini di Redouté sono:
  • Le rose dell'Imperatrice, Mondadori, 1982
  • Rose (libro + cd), Congedo, 2011
  • Le rose. Tavole complete, Taschen, 2007
On-line è possibile reperire moltissime delle illustrazioni di questo autore. Il sito rawpixel le ha suddivise a seconda dell'opera da cui sono state tratte:
I libri di Redouté riprodotti on-line sono invece:
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domenica 21 luglio 2019

Il libro dei fiori

Il libro dei fiori di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 92
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Neues Blumenbuch
Prima edizione: 1675-1680
Prima edizione italiana: 2015
Genere: libro illustrato

Ho trovato questo bellissimo libro in un negozio di libri usati; mi ero già imbattuta nelle raffinate illustrazioni botaniche di Maria Sibylla Merian facendo ricerche sulle varie piante (come potete vedere visitando la sezione Giardino), ma non avevo mai approfondito la vita o le opere di questa straordinaria Autrice, illustratrice, ricercatrice, viaggiatrice e naturalista.
Questa è la prima opera della Merian e quest'edizione è la prima traduzione italiana dell'opera originale del XVII secolo in tedesco, che finalmente ci permette di poter apprezzare le sue bellissime tavole a colori. Originariamente suddiviso in tre distinti volumetti qui raccolti insieme, si apre con un breve preambolo della Merian, al quale seguono le illustrazioni a colori di fiori (e insetti), rappresentati singolarmente o a mazzi, frutto dello studio scientifico della natura intrapreso dall'Autrice fin dalla giovinezza; a fronte di ogni illustrazione si trova una pagina che riporta i nomi dei fiori rappresentati. Chiudono il libro la nota editoriale, la postfazione di Renate Ramge che illustra i principali eventi della vita della Merian e i dettagli riguardo ai suoi libri, ed in ultimo l'indice. 
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiori, e alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname (allora colonia olandese) per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete appassionati di fiori ed insetti, se amate le illustrazioni botaniche, se volete sapere qualcosa della vita di questa Artista poco conosciuta, non potete lasciarvi sfuggire questo delizioso libro, che merita una nota di merito all'editore per aver reso fruibile anche ai lettori italiani la preziosa opera di una così valida illustratrice e scienziata.

Utilità
Le uniche altre edizioni italiane dei lavori di questa Autrice sono:
  • La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
  • La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiarici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.
Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

martedì 22 dicembre 2015

Illustrazioni botaniche d'Ulivo

Ulivo da Historia Plantarum (Biblioteca Casanatense, Ms. 459), fine del XIV sec.

Raccolta delle olive da un Tacuinum sanitatis del XV sec.

Mistelto e Olyve (Mirto e Ulivo) di Jean Bourdichon da Le Grandes Heures d'Anne de Bretange (Latin 9474), scritto e illustrato fra il 1503 il 1508 per la regina Anna di Bretagna.

Olea sativa e Silvestris olea da Rariorum plantarum historia - vol. 1  di C. Clusius, pubblicato nel 1601.

Olea lateva (e Malva) da Hortus floridus di C. van de Passe, pubblicato nel 1614.

Oliva sativa di Ulisse Aldrovandi, tavola botanica del XVI-XVII sec.

Vari tipi di Ulivo da Phytanthosa iconographia - vol. 3 di Johann Weinmann, pubblicato nel 1737.

Olea sylvestris da Herbarium Blackwellianum - vol. 3 di E. Blackwell, pubblicato nel 1757.

Olea europaea da Icones plantarum medico-oeconomico-technologicarum - vol. 2 di F. B. Vietz, pubblicato nel 1804.

Olea europaea da Flora Graeca - vol. 1 di Sibhtrop e Smith, pubblicato nel 1806.

Alcune varietà d'Ulivo da Traité des arbres et arbustes - vol. 5 di H. L. Duhamel du Monceau, nell'edizione del 1812.



Olea europaea da The North American sylva - vol. 2 di F. A. Michaux, pubblicato nel 1817-9.

Olivier cultivé a feuilles obtuses e Olivier cultivé à feuilles pointues da Traité des arbres forestiers di J. H. Jaume Saint-Hilaire, pubblicato nel 1824.

Olivier da Flore médicale - vol. 5 di F. P. Chaumeton, pubblicato nel 1831.

Olea europaea da Medical Botany -vol. 2 di W. Woodville, W. J. Hooker, G. Spratt nell'edizione del 1832.

Olea europaea da Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz di Otto Wilhlelm Thomé, pubblicato nel 1885.

Olea europaea da Medizinal Pflanzen - vol. 2 di F. E. Kohler, pubblicato nel 1890.

Vedi anche:
Ulivo
Storia dell'Ulivo
Mitologia dell'Ulivo: Grecia I
Mitologia dell'Ulivo: Grecia II
Mitologia dell'Ulivo: Vicino Oriente 
L'Ulivo in Liguria 
Illustrazioni botaniche di Achillea
Illustrazioni botaniche di Calendule
Illustrazioni botaniche d'Iperico  
Illustrazioni botaniche di Larice
Illustrazioni botaniche di Rosa (parte I)
Illustrazioni botaniche di Rosa (parte II)  
Illustrazioni botaniche di Violette