sabato 14 dicembre 2019

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 207
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Raupen wunderbare Verwandlung und sonderbare Blumennahrung
Prima edizione: 1679-1683
Prima edizione italiana: 1993 (edizione parziale)
Genere: libro illustrato

La prima volta che ho incontrato sulla mia strada le bellissime illustrazioni di Maria Sibylla Merian stavo cercando delle tavole botaniche per arricchire le mie ricerche sulle diverse erbe, e ai tempi non avevo fatto particolare caso al fatto che fossero state prodotte da una donna nel bel mezzo del seicento. Solo quando ho trovato e acquistato l'edizione italiana de Il libro dei fiori mi sono resa conto di che artista straordinaria sia stata la Merian.
Nel XVII secolo, un periodo in cui essere donna e scienziata, o anche solo donna e conoscitrice della natura poteva essere molto pericoloso, si svolge l'arco della vita di questa interessantissima artista, studiosa, viaggiatrice.
Questo particolare libro fu pubblicato in due volumi, il primo nel 1679, il secondo nel 1683 con testi in tedesco (e non in latino secondo l'uso del tempo, per favorirne la diffusione), ognuno contenente cinquanta tavole illustrate. Ogni volume si apre con un preambolo dell'Autrice, una poesia in sua lode e una ghirlanda di foglie che incornicia il titolo. Seguono le tavole, ognuna dedicata ad una diversa pianta e ai bruchi che se ne nutrono - partendo dai bachi da seta - i cui cambiamenti sono illustrati in ogni aspetto, dall'uovo alla farfalla; le tavole sono ordinate in base al periodo dell'anno in cui i bruchi diventano crisalidi e alle piante di cui si nutrono. A fronte delle tavole si trovano i testi dell'Autrice che racchiudono una summa delle sue osservazioni sulla vita dei bruchi - che ha personalmente selezionato ed allevato per anni- a volte mischiate con interessanti notizie sull'uso delle piante, il tutto esposto con un linguaggio chiaro e semplice, quasi colloquiale, quotidiano, dal quale traspare l'amore della Merian per la natura e i suoi fenomeni così come la sua dimestichezza con la biologia degli insetti. Vengono vivamente descritti anche i colori delle illustrazioni poiché la colorazione delle tavole era opzionale e costituiva una notevole varietà di prezzo. Laddove la Merian non riesce a spiegarsi alcuni fenomeni, oggi noti, lo dichiara apertamente; inoltre le denominazioni latine di piante e insetti sono quelli del tempo e per tanto ad un lettore moderno possono risultare gradevolmente inconsueti.
All'opera della Merian segue un approfondita biografia ad opera della curatrice Maria Gregorio con tanto di inquadramento storico, oltre ad una vasta bibliografia (purtroppo piuttosto scarna per quanto riguarda le opere in italiano).
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiorie alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete arrivati a leggere fin qui avrete capito che consiglio assolutamente questo libro a tutti gli appassionati di illustrazioni botaniche e entomologia, a chi vuole riscoprire la storia di una grande Artista, viaggiatrice e precorritrice dei tempi, o anche solo per poterlo esporre in casa godendo delle bellissime illustrazioni.

Utilità
Esiste un'unica edizione italiana precedente di quest'opera della Merian: La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993, che è però parziale riportando solo alcune delle tavole originali.
Gli altri suoi libri pubblicati in italia sono:
  • Il libro dei fiori a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiatrici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.

Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

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