venerdì 20 dicembre 2019

Il cuore selvatico del ginepro

Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri, Garzanti, 2013
Numero pagine: 215
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2013
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente il paese di Baghintos, Sardegna
Epoca: 1880-1906

Trama: la piccola Lucia Zara di dieci anni, durante una notte tempestosa alla vigilia di Ognisanti, la "notte delle animeddas" assiste alla nascita della sorell, nata settimina e ultima di sette sorelle. Per la madre Assunta, il nonno Efisio e la vecchia serva Cicita non c'è dubbio: la bambina è una coga, la strega del folklore sardo che di notte succhia il sangue ai bambini e porta calamità ovunque vada. Il padre, Severino, distrutto dal tremendo avvenimento e per evitare che il male si abbatta sulla sua casa abbandona la neonata sotto la pioggia. Saranno la curiosità ed il buon cuore di Lucia a salvare la piccola e a spingere la sorella a darle nome Ianetta; la bambina, non essendo morta durante la sua prima notte di vita, verrà tollerata in casa Zara. Ma ecco che avvenimenti funesti si addensano sulla famiglia, e per tutti una cosa è chiara: la colpa è della coga...

Avevo letto questo titolo cercando qualche romanzo sulle streghe ed avendolo trovato usato è stato un attimo comprarlo ed immergersi nella lettura.
Esordio letterario dell'Autrice sarda di nascita che ha qui racchiuso parte delle tradizioni e delle credenze della sua terra d'origine: incontriamo cibi, vestiti e personaggi particolari che più di ogni altra cosa caratterizzano la vicenda e ci spingono ad entrarci a fondo.
Si tratta di un romanzo aspro ma che scorre via veloce (è piuttosto breve) senza mai annoiare, ha uno stile chiaro e coinciso, vagamente verista, che seppur non approfondisce troppo l'ambientazione storica ci porta nel cuore di una Sardegna contadina ormai quasi scomparsa. A parte alcuni punti forzati e non proprio fedeli alla verosimiglianza la trama scorre fluida e senza intoppi.
I personaggi sono ben caratterizzati per quanto solo Lucia e in parte Ianetta vengano veramente approfondite, esse sono infatti il fulcro della narrazione: Lucia per quanto di buon cuore ondeggia fra la razionalità e la forza atavica della superstizione dell'ambiente in cui ha sempre vissuto. Ianetta è un bel personaggio, l'esempio di come i pregiudizi diventino a volte profezie autoavveranti, producendo il mostro tanto temut. Sicché la strega di questa storia pur essendo quasi sempre descritta dal di fuori è tanto più credibile e verosimile di quelle che si trovano in altri romanzi storici, ci spinge a pensare che probabilmente nel corso del tempo ci siano state tantissime Ianette.
C'è anche una storia d'amore, che però occupa solo una parte marginale e non è di quelle inverosimili ed eccessivamente sdolcinate. Come al mio solito, ho trovato la copertina non proprio azzeccata rispetto al contenuto, ma fortunatamente non è neanche terribile.
Il libro si chiude con un glossario dei termini dialettali e con una breve ma interessante intervista all'Autrice.
Insomma pur non essendo uno di quei libri indimenticabili Il cuore selvatico del ginepro è una bella storia, consigliato agli amanti dei romanzi sulle streghe e a chi ha interesse nelle tradizioni sarde.

Utilità
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