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venerdì 27 dicembre 2019

Odd e il gigante di ghiaccio

Odd e il Gigante di Ghiaccio di Neil Gaiman con illustrazioni di Iacopo Bruno, Mondadori, 2010
Numero pagine: 113
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Odd and the Frost Giants
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana:
Genere: fantasy mitologico

TramaIl protagonista è Odd, un giovane vichingo; in seguito alla morte del padre e ad un incidente che rende una delle sue gambe poco salda, Odd decide di lasciare la madre ed il patrigno per vivere nella capanna del padre fra i boschi, nonostante un lungo e rigido inverno imperversi sulla regione. Nel bosco incontra una volpe che sembra voler indicare qualcosa al ragazzo, ed infatti lo porta nei pressi di un albero in cui un orso è rimasto incastrato mentre faceva incetta di miele, sotto lo sguardo arcigno di un'aquila. Ma questi animali non sono quello che sembrano, e sotto le loro fattezze si nascondono i grandi Dei di Asgard...

Avrete capito che quest'autunno/inizio inverno è stato all'insegna di Neil Gaiman. Dopo aver trovato gli Dei del Nord in American Gods (e più recentemente in Miti del Nord) ritroviamo le atmosfere favolose della grande mitologia nordica. 
Questo piccolo libro nasce come un racconto scritto dall'Autore in occasione del World Book Day del 2008, iniziativa volta e far conoscere il piacere della lettura ai bambini, per questo è stato venduto al prezzo simbolico di una sterlina. Secondo la regola dell'evento non poteva superare le 14500 parole, sicché è stato esteso e pubblicato nel 2009 nella forma che conosciamo.

La storia per quanto breve è nel puro stile Gaiman: la mitologia e l'ambientazione fiabesca si mischiano con la realtà del diventare grandi. Gli Dei Odino, Thor e Loki sono molto simili a quelli che ritroviamo in Miti del Nord ed è sicuramente Loki ad avere un ruolo di rilievo, ma qui conosciamo meglio anche la bellissima Freya come co-protagonista. L'unico appunto è che la risoluzione dell'intreccio è piuttosto debole, ma è comprensibile dovendo rispettare un limite di lunghezza.
Ad accompagnare la narrazione troviamo le illustrazioni in bianco e nero di Iacopo Bruno che aveva già curato le copertine di Il cimitero senza lapidi e altre storie nere e Il figlio del cimitero.
Come sempre Gaiman incanta e insegna, consiglio assolutamente questa favola nordica ai giovani lettori, ma anche gli adulti potrebbero apprezzarla.

Utilità
Nell'originale le illustrazioni erano di Brett Helquist, nell'edizione del 2010 di Adam Stower, e in quella del 2016 Chris Riddell che ha già collaborato con Gaiman in vari libri.
Gli altri romanzi di Neil Gaiman (per adulti e ragazzi) sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • IIl giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger Warning).
Le raccolte di racconti:
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:

mercoledì 18 dicembre 2019

Il libro delle ombre, Stirpe di strega, Il cacciatore di streghe ecc.

Serie Sweep di Cate Tiernan
Il libro delle ombre di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 2012
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Book of Shadows
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2004
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: La protagonista, Morgan (che racconta in prima persona la vicenda), è una sedicenne come le altre, forse solo un po' solitaria e poco popolare, che frequenta la high school nella cittadina di Widow's Vale insieme alla migliore amica Bree. La sua vita cambia con l'arrivo in città di Cal Blaire, un bellissimo (ovviamente) ragazzo di qualche anno più grande che subito conquista tutte le ragazze del luogo fra cui anche Bree e Morgan, la quale però decide di tenere segreto all'amica il suo amore, pensando di non avere possibilità (ma che...perché!?). Col, che riesce a stringere amicizia anche con i ragazzi della scuola, invita un gruppo a festeggiare con lui in campagna, ma il tutto si trasformerà in un rituale wiccan per Mabon, durante il quale Morgan manifesta particolari capacità. Cal infatti, così come la sua famiglia è un wiccan e con il favore della madre Selene crea una coven (congrega) di ragazzi ma con l'approssimarsi di Samhain ci saranno vari rivolgimenti...

Stirpe di strega di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 221
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Coven
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2005
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Morgan non solo ha scoperto che il suo amore per Cal è corrisposto, ma che è una strega di sangue, sicché anche i suoi genitori devono esserlo...o no? Nel frattempo Bree, gelosa per il successo sentimentale di Morgan, decide di cambiare alleanze, e due nuove streghe arriveranno in città a complicare gli intrighi sentimentali e magici.

Il cacciatore di streghe di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 229
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Blood Witch
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2005
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione: Widow's Vale nello stato di New York, USA
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Morgan, dopo aver scoperto di essere stata adottata, capitando per caso (ahahahah) nello studio segreto di Selene, la madre di Cal, trova il Libro delle Ombre della sua madre naturale, passi del quale, insieme ai flash-back sulla sua vita, ci rivelano la storia dei genitori di Morgan e altri intrighi intrighi familiari che coinvolgono Cal e compagni.


Ok, questa volta ho barato. Sto scrivendo la recensione di una saga letteraria di ben quindici titoli avendo letti solo i primi tre. Però a mia discolpa devo dire questo: è la serie più adolescenziale (nella forma, nel contenuto, nelle copertine, dentro, davanti, di dietro e pure intorno) che abbia mai letto nella vita, contando anche i libri che ho letto da adolescente, sicché non ce l'ho proprio fatta ad andare oltre il terzo, mi sembrava di perdere ore di vita preziose che potevo impiegare nella lettura di cose più interessanti. Tuttavia non potevo esimermi dallo scrivere qualche riga su questa serie, i cui titoli completi sono:
  1.  Il libro delle ombre (The Book of Shadows) del 2001 tradotto nel 2005
  2. Stirpe di strega (The Coven) del 2001 tradotto nel 2005
  3. Il cacciatore di streghe (Blood Witch) del 2001 tradotto nel 2005
  4. Il lato oscuro (Dark Magick) del 2001 tradotto nel 2006
  5. Forza del male (Awakening) del 2001 tradotto nel 2006
  6. Il richiamo del sangue (Spellbound) del 2001 tradotto nel 2007
  7. Oscure premonizioni (The Calling) del 2001 tradotto nel 2007
  8. L'erede delle Tenebre (Changeling) del 2001 tradotto nel  2008
  9. Minaccia occulta (Strife) del 2002 tradotto nel 2008
  10. Porta sull'oltretomba (Seeker) del 2002 tradotto nel 2009
  11. L'onda nera (Origins) del 2002 tradotto nel 2009
  12. La rivelazione (Eclipse) del 2002 tradotto nel 2009
  13. Il segreto di Alisa (Reckoning) del 2002 tradotto nel 2010
  14. Full circle del 2002 inedito in Italia
  15. Night's child del 2003 inedito in Italia
Essendo stata un'adolescente interessata alla wicca quando ho scovato questa vecchia serie della collana Darck Magic della Mondadori ho pensato che se avessi avuto quindici anni in meno mi avrebbe sicuramente incuriosito, così avendo fortunosamente (...) trovato in giro i primi volumi ho deciso di vedere di cosa si trattava.
Ricordate, la parola chiave è adolescenziale.

I personaggi sono  adolescenziali, non solo perché si comportano da adolescenti quali in effetti sono, ma anche perché sembrano scritti da un'adolescente, il che significa profondità emotiva di un foglio di carta, costruzione psicologica più pericolante della torre di Pisa, amore e odio funesti che si producono senza motivi apparenti (e ok che i protagonisti sono giovani, ma non maniaci bipolari). E poi, i genitori di tutti questi sedicenni, dove diavolo sono? Come fanno ad avere tutti i soldi che spendono in libri wiccan, athami et similia? Com'è possibile che possano avventurarsi in giro a qualsiasi ora del giorno e della notte?
La trama è adolescenziale, ma soprattutto, era veramente necessario andare a ripescare tutti gli stereotipi narrativi più triti e ritriti? 
E poi la wicca: se è pur vero che nel variegato mondo neopagano i ragazzini wicca sono visti come un flagello che toglie credibilità all'intero movimento (che poi, siamo stati tutti giovani e scemi) questo si deve anche a libri come questo - e di Silver Raven Wolf, non dimentichiamoci di lei -, infatti la serie Sweep racconta del sogno adolescenziale nascosto in qualsiasi neopagano di facciata egoesaltato: essere visto e riconosciuto da tutti come il vero discendente di una stirpe di streghe potentissime con insondabili poteri magici, essere portato in palmo di mano al centro del coven come sommoaltissimoindiscussoeindiscutibilesacerdote, possibilmente con un* compagn* bellissim* a fargli da spalla in modo da essere presi per l'incarnazione vivente del Dio e della Dea.
Quindi ecco fioccare in questa serie candele, athami, altari, rituali e tutto il misto di misticismo e cattivo gusto che fanno da contorno alla wicca da salotto (senza nulla voler togliere a questa religione che ha anche cultori seri).
Insomma, se siete dei wiccan fra i dodici e i quattordici anni la serie Sweep potrebbe fare per voi (ma spero di no), se siete chiunque altro evitatela, se non per farvi due risate sfogliando le prime venti pagine.

mercoledì 11 dicembre 2019

L'accalappiastreghe

L'accalappiastreghe di Walter Moers, Salani, 2008
Numero pagine: 413
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Schrecksenmeister
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2008
Genere: fantasy per ragazzi, fantasy-orrorifico-culinario come è stato definito dall'Autore
Ambientazione: la città di Sledwaya nel continente immaginario di Zamonia
Epoca: indefinita

Trama: Nella malsana città di Sledwaya, Eco, un cratto (simile in tutto ad un normale gatto ma con due fegati e la capacità di parlare tutte le lingue) dopo la morte della propria padrona si ritrova a vagare, sfinito dalla fame, per le strade cittadine. Qui incontra il famigerato accalappiastreghe Malfrosto, un inquietante personaggio deputato al controllo delle streghe della città, le shokkie, dovere assolto in maniera piuttosto sadica. I due stringono un accordo: Malfrosto fornirà ad Eco dei lauti pasti per un intero mese, fino al sorgere della luna shokkia, quando il cratto verrà ucciso perché possa esserne prelevato il grasso, in modo che Malfrosto possa portare a termine un grandioso esperimento alchemico. Eco, altrimenti destinato alla morte per fame, si trova suo malgrado ad accettare l'accordo...

La prima volta che ho sentito parlare di Walter Moers e della saga di Zamonia immaginavo qualcosa di simile alla saga del Mondo Disco di Terry Pratchett, ma mentre Pratchett rivisata in chiave comica cliché fantasy, fiabeschi e letterari, Moers mette in campo una delirante fantasia.
L'acccalappiastreghe è il quinto romanzo della serie di Zamonia.
Moers nella finzione letteraria si pone come traduttore dallo zamonko dell'opera di Godfid Letterkel rinarrata da Ildefonso de' Sventramitis, il personaggio nominato più volte nei libri della saga e protagonista di La città dei libri sognanti e Il labirinto dei libri sognanti
Più che per la trama in sé - godibile e con qualche colpo di scena ma non del tutto ben riuscita - L'accalappiastreghe si apprezza per la debordante fantasia con cui Moers inventa creature come le shokkie, i pellestrelli (delle sorte di pipistrelli vampiri) lo scarpolufo (un gufo monocolo), la vedova candida (una fluttuante testa con lunghi capelli bianchi e letali), le querce shokkie e molti altri esseri mai sentiti (alcuni già presenti nei libri precedenti). Bisogna riconoscere al traduttore Umberto Gandini una grande maestria nella creazione di un "vocaboliario" zamonico. 

personaggi sono ben caratterizzati, sorprendenti e mai banali, anche se il fatto che siano stati creati per un romanzo per ragazzi si sente. Il più interessante è Malfrosto, che pur essendo l'antagonista ha dei momenti di umanità inattesi, che donano profondità ad un personaggio negativo altrimenti piatto.
La strega della storia, ovvero la shokkia Inazuela ha la classica bruttezza ascritta a questi personaggi, inoltre è esperta di filtri e piante medicinali, la sua magia però a differenza di quella di Malfrosto, nasce dalla conoscenza e dall'amore per ciò che vive per quanto brutto o pericoloso, è quindi un personaggio pienamente positivo per quanto d'aspetto sgradevole, e decisamente buffo.

Alcuni passi del romanzo hanno un impronta decisamente gotica, ed in effetti cosa c'è di più gotico di un antico maniero con inquietanti creature appostate in ogni angolo, passaggi segreti, pozioni magiche, un accordo faustiano ed uno scienziato pazzo all'opera? E non dimentichiamo invenzioni geniali quali gli omarelli di Leida, le candele addolorate e il fantasma cotto.
Il tema culinario è molto presente, e facilmente leggendo si viene presi da una gran fame!
Le pagine sono impreziosite da vari disegni in bianco e nero dell'Autore che è anche fumettista, ed aiutano ad entrare nel suo immaginario.  All'interno della narrazione principale si trovano brevi racconti narrati dai protagonisti, particolarmente ben riusciti.

Vediamo quindi come siano presenti motivi tipici delle fiabe, delle favole, umoristici e gotici inseriti in una cornice fantasy. Un mix molto particolare che fa sorgere spontanea una domanda: Walter Moers è riuscito ad amalgamare questi elementi in maniera convincente?
Secondo me sì, per quanto questo romanzo e gli altri della serie non siano sempre scorrevoli, la saga di Zamonia segna la nascita di un nuovo tipo di fantasy inconsueto e divertente, che può piacere sia agli appassionati del genere sia a chi ci si approccia per la prima volta, adatto ai giovani lettori come anche agli adulti. Per tanto consiglio decisamente la lettura di questo libro e degli altri della serie, sia per gustarsi un tipo di fantasy nuovo e fresco, sia per potersi perdere nella scanzonata e tentacolare fantasia di dell'autore.

Utilità
Gli altri romanzi della saga di Zamonia, tutti editi da Salani, possono essere letti in maniera indipendente in quanto autoconclusivi (con un'unica eccezione), in ordine di pubblicazione sono:
  • Le tredici vite e mezzo di capitano Orso Blu del 1999, tradotto nel 2000
  • Ensel e Kretel del 2000, tradotto nel 2002
  • Rumo e i prodigi dell'oscurità del 2003, tradotto nel 2004
  • La città dei libri sognanti del 2004, tradotto nel 2006
  • Il labirinto dei libri sognanti del 2011, tradotto nel 2012 (seguito del precedente)
  • La principessa Insomnia e il rovello notturno color incubo del 2017, tradotto nel 2019
Ad oggi ci sono altri due romanzi ambientati nel mondo di Zamonia non ancora tradotti. 
Zamonien.de è il sito tedesco dedicato alla saga.
Moers è Autore anche di Folle viaggio nella notte su Gustave Doré e con le sue xilografie.

martedì 19 novembre 2019

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere di Neil Gaiman, Mondadori, 2009
Numero pagine: 224
Lingua originale: inglese
Titolo originale: M is for Magic
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: raccolta di racconti horror, fantascientifici, fantasy, noir, weird

Di Gaiman conosco i romanzi e alcuni fumetti, questa è la sua prima raccolta di racconti che leggo; la narrativa breve non è fra i miei generi preferiti ma in effetti, come dice l'Autore nell'introduzione, alcuni racconti ti si "appiccicano" nella memoria, e non per forza ti devono piacere tutti quelli contenuti in una raccolta. Così, dopo la lettura di questo libro, mi sono ritrovata a pensare che in effetti i racconti sono una forma letteraria niente male, se possibile ancora più difficili del romanzo per la necessità di condensare i fatti in poche pagine e trasportare in un mondo a parte nel giro di poche righe.
Il titolo originale M is for magic è stato cambiato in italiano richiamando il primo racconto della raccolta. Qui Neil Gaiman ha riunito dieci racconti indipendenti ed una poesia che spaziano dall'horror al fantasy alla fantascienza.
  • Il Cimitero senza lapidi è entrato a far parte del romanzo Il figlio del cimitero (quarto capitolo) e parla di una strega e di un tesoro in un tumulo sotterraneo; benché leggendo l'intero romanzo il racconto acquisti tutta un'altra luce, può anche essere letto come pezzo autoconclusivo, particolarmente affascinante è il misterioso Sleer.
  • Il ponte del troll riprende il classico personaggio della mitologia scandinava in agguato sotto ai ponti (ma mi ha anche ricordato il capitolo sul jinn in American Gods).
  • Non chiedetelo a Jack è un inquietante racconto breve su una scatola giocattolo.
  • Come vendere il Ponte dei Ponti è una storia nella storia che narra di una colossale truffa.
  • In Ottobre sulla sedia assistiamo ad una riunione dei diversi mesi dell'anno fra cui Ottobre che presiede la serata e racconta la storia di un bambino fuggito di casa. Il racconto è dedicato a Ray Bradbury e si può trovare anche in Cose fragili. Un altro racconto dedicato a Ray Bradbury si trova in Trigger warning con il titolo L'uomo che dimenticò Ray Bradbury.
  • Cavalleria vede come tema centrale niente meno che il Santo Graal, trovato da una vecchia signora alla quale un cavaliere errante cerca di prenderlo. Era già stato pubblicato in Italia nell'antologia Graal. La ricerca dell'alba del 1997.
  • Il prezzo è un racconto horror in cui un gatto ogni notte combatte contro qualcosa di malefico.
  • Come parlare con le ragazze alle feste è il più fantascientifico dei racconti e ci porta a conoscere delle ragazze aliene; si trova anche in Cose fragili. Dal racconto è stato tratto un film nel 2017 che riprende il titolo originale How to Talk to Girls at Parties.
  • Avis Soleus ci introduce in un strana confraternita, unita dall'ideale di assaggiare qualsiasi cibo...manca solo l'Avis Soleus, l'uccello del sole. Si può trovare anche in Cose fragili.
  • Il caso dei ventiquattro merli è un breve hard boiled sulle filastrocche (si avete capito bene), forse è il racconto che ho trovato più curioso.
  • Istruzioni è una bella poesia che parla di cosa fare nel caso si capitasse in una storia, si può trovare anche in Cose fragili oltre che in un'edizione illustrata da Charles Vees.
Come in tutte le raccolte, lo stile varia da racconto a racconto, e benché venga generalmente indicato come libro per ragazzi Il cimitero senza lapidi e altre storie nere può benissimo essere letto anche da adulti.
In definitiva, pur non essendo un'estimatrice dei racconti, ho apprezzato molto quest'antologia di Gaiman, che ci offre racconti inconsueti e mai scontati. Lo consiglio, soprattutto agli appassionati di fantascienza e fantasy.

Utilità
Le altre raccolte di racconti di Neil Gaiman sono:
  • Cose fragili del 2006
  • Trigger Warning del 2015
  • Miti del Nord del 2018
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Il figlio del cimitero

Il figlio del cimitero di Neil Gaiman con le illustrazioni di Dave McKean, Mondadori, 2011
Numero pagine: 345
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Graveyard Book
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana: 2011
Genere: fantasy per ragazzi, dark fantasy
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Una notte un uomo chiamato Jack si introduce in una casa in cui vivono quattro persone, fra cui un bambino poco più grande di un anno. L'uomo chiamato Jack uccide tutti, ma il bimbo riesce fortuitamente a fuggire e a raggiungere un cimitero poco distante, dove viene accolto dagli spettri del luogo e dalle altre creature della notte che lo animano, trovando fra loro una nuova famiglia. Trattato come un figlio dai fantasmi dei signori Owens, Nobody Owens (detto Bod) viene istruito dal vampiro Silas, affinacato dalla signora Lupescu e gioca con una giovane strega morta secoli prima. Ma col passare degli anni Bod dovrà conoscere anche il mondo dei vivi, e fare i conti con il suo passato...e con Jack.

Come ho scritto nella recensione di American Gods, ho conosciuto Neil Gaiman anni fa per il suo splendido fumetto Sandman, ed in ogni suo libro ritrovo la brillante capacità di reinterpretare ed attualizzare mitologia, favole e materiale del folklore.
In occasione di Halloween cercavo qualche bel romanzo che mi aiutasse a calarmi nell'atmosfera del periodo e così, dopo aver letto qualcosa di Bradbury sono incappata in Il figlio del cimitero.

Il libro è strutturato in capitoli indipendenti ognuno ambientato alla distanza di due anni dal precedente (il quarto è compreso nella raccolta Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007) e racconta una delle avventure di Bod fra lapidi e danze macabre, tumuli sotterranei e giovani streghe ma anche nel più prosastico mondo dei vivi.
Come sempre nei romanzi di quest'Autore i personaggi sono ben caratterizzati ed affascinanti, primo fra tutti Bod che seguiamo attraverso le varie tappe della sua formazione affiancato dagli abitanti del cimitero e poi dai vivi. Benché molto ci venga svelato vorremo sapere molto altro, soprattutto riguardo alla confraternita dei Jack, allo Sleer e alla Guardia d'onore, ma il mistero fa parte della bellezza di questo romanzo e della narrativa di Gaiman.
Solitamente nei libri per ragazzi non si parla di stragi, tentati omicidi e di inquietanti sette di assassini, qui però, lungi dall'essere sconvolgenti, donano oscurità e verosimiglianza al racconto (ricordiamo comunque che molte favole classiche hanno particolari veramente truci e uccisioni gratuite).
Lo stile è semplice ma non rinuncia a particolari poetici e ad un atmosfera dark e weird che è la cifra che caratterizza tutta la produzione dell'Autore. La lettura è scorrevole, tanto che ci si ritrova alla fine del libro quasi senza accorgersene.
Dave McKean ha creato le illustrazioni che accompagnano il testo e da anni lavora con Gaiman.
In definitiva ho apprezzato Il figlio del cimitero e ne consiglio la lettura non solo agli adolescenti ma anche agli adulti.

Utilità
L'idea di questo libro venne a Gaiman guardando il figlio pedalare su un triciclo in un cimitero, e pensò di scrivere qualcosa di simile al Libro della giungla di Kipling, però ambientato in un campo santo. Solo molti anni dopo scrisse effettivamente questo libro il cui titolo originale The Graveyard Book è appunto un riferimento a Kipling; con lo stesso titolo è uscita in Italia nel 2015 la graphic novel curata da P. Craig Russell e illustrata da diversi fumettisti.
Nessun adattamento su pellicola è stato ancora tratto dal libro, ma i diritti per il film sono stati acquistati, quindi possiamo sperare di vedere presto Bod e la sua famiglia sul grande schermo.
Gli altri romanzi (per adulti e ragazzi) di Neil Gaiman sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
Le raccolte di racconti:
  • Cose fragili del 2006 tradotto nel 2014
  •  Il cimitero senza lapidi e altre storie nere del 2007 tradotto nello stesso anno
  • Trigger warning del 2015 tradotto nel 2016
  • Miti del Nord del 2018 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina nel bosco del 2014 tradotto nel 2015 con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)

Ritornati dalla polvere

Ritornati dalla polvere di Ray Bradbury, Mondadori, 2002
Numero pagine: 192
Lingua originale: inglese
Titolo originale: From the Dust Returned
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana:
Genere: romanzo fantasy dark, raccolta di racconti rielaborati
Ambientazione: principalmente una cittadina dell'Illinois
Epoca: indefinita ma contemporanea

TramaTimothy Elliot è un ragazzino adottato da una famiglia composta da creature inconsuete: una sorella bellissima un po' strega che dorme sulle sabbie del deserto in soffitta, una Mille Volte Bisnonna mummia che riposa in una cassa, uno zio alato, dei genitori che stanno svegli di notte e tantissimi parenti e amici che si riuniscono nella vecchia casa sulla collina dell'Illinois, durante la notte di Halloween. Ma la Famiglia Eterna è minacciata dal fatto che gli umani non li temono e non li credono più...

Dopo aver letto alcuni romanzi di Bradbury mi aspettavo chissà cosa. Delusione.
Più che di un romanzo si tratta di una serie di racconti già pubblicati tenuti insieme da un esile filo narrativo, per cui ogni capitolo può quasi essere letto a parte e in maniera autoconclusiva. 

I personaggi, per quanto rimangano poco definiti, possono richiamare alla mente gli appartenenti alla famiglia Addams; i più incisivi sono l'alato zio Einar e la sfuggente Cecie. Quest'ultima è La strega d'Aprile il cui dolce racconto compare in varie raccolte dell'autore che nella creazione dei personaggi si sarebbe ispirato alla sua famiglia, moltissimi anni prima di riuscire a pubblicare questo romanzo.
Lo stile semplice e si ritrova la forza evocativa che caratterizza tutta l'opera di Bradbury, ma si fatica ad arrivare alla fine per quanto si tratti di un romanzo breve: risulta tutto troppo indefinito e frammentario, e allo stesso tempo vagamente kitsch.

In definitiva non consiglio la lettura di questo romanzo, a meno che non siate degli appassionati di Bradbury; se è il suo primo libro che leggete vi suggerisco di provarne altri, si tratta di un Autore brillante e fantasioso e un maestro del weird, sarebbe un peccato fermarsi a questo romanzo poco riuscito!

domenica 17 novembre 2019

Il sostituto

Il sostituto di Brenna Yovanoff, Asengard, 2012
Numero pagine: 288
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Replacement
Prima edizione: 2010
Prima edizione italiana: 2012
Genere: urban fantasy, young adult, dark fantasy
Ambientazione: la cittadina immaginaria di Gentry, USA
Epoca: contemporanea

Era da qualche mese che volevo leggere questo libro, ma non mi decidevo mai: generalmente apprezzo molto le rinarrazioni moderne di miti e folklore, e sapevo che questo libro parlava di changeligs, ovvero dei sostituti che nel folklore delle isole britanniche venivano lasciati dalle fate quando rapivano i bambini umani, tuttavia la copertina mi suggeriva una certa sfumatura horror che non sapevo se mi sarebbe piaciuta o meno. Alla fine ho deciso di dargli una possibilità.
La storia narrata in prima persona è quella del sedicenne Mackie Doyle, o meglio, l'essere che è stato sostituito al bambino che portava quel nome quindici anni fa. Mackie è un adolescente introverso e di salute cagionevole a causa della sua allergia ai metalli (nel folklore irlandese il Piccolo Popolo non sopporta il ferro), alla terra consacrata e al sangue umano, che più di tutto cerca di non attirare l'attenzione. Nonostante questo ha alcuni amici, come Roswell e i gemelli Danny e Drew, ma soprattutto ha una sorella maggiore, Emma, che si è sempre presa cura di lui pur sapendo che Mackie non è il suo vero fratello. Stremato dalla vita fra gli umani verrà avvicinato dai suoi simili e condotto alla sotterranea Casa del Chaos, presieduta da Morrigan, una inquietante bambina, sorella della ancor più preoccupante Signora, la quale è responsabile dei rapimenti di bambini nella piccola cittadina. L'ultima ad essere stata rapita è Natalie Stewart, sorella di Tate che cercherà l'aiuto di Mackie per capire cosa le sia successo...
Bisogna ammettere che almeno le premesse iniziali non sono male, sia per il soggetto scelto che una volta tanto lascia stare vampiri, licantropi e draghi, sia perché il protagonista è un ragazzo ma non il classico eroe adolescenziale senza macchia.
Purtroppo però l'Autrice non riesce a svilupparle bene: non ci spiega praticamente nulla sulle creature come Mackie, non vengono mai definite chiaramente e pur avendo molto in comune con le fate anglosassoni non se ne spiega l'origine o la presenza in una cittadina americana; si capisce che esiste un tacito accordo fra questi esseri e gli umani di Gentry ma non si sa a quando risalga né da chi o perché sia stato stipulato. Lo svolgersi dei fatti è confuso e privo di ritmo, nel bel mezzo della lettura mi sono chiesta più volte "ma com'è che siamo arrivati qui?" ed anche se il finale è appena più movimentato non ci sono colpi di scena, è già chiaro da metà libro, e notiamo che la situazione di impasse conclusiva si risolve semplicemente con il cattivo di turno che decide di andarsene per la sua strada...sono rimasta basita.
C'è anche l'immancabile storia d'amore fra le dinamiche da high school che rimane (fortunatamente) ai margini della narrazione ed ha qualcosa di schizofrenico nel suo svolgersi.
La sfumatura horror che sembra suggerita dalla copertina è praticamente assente nel romanzo, non suscita inquietudine o paura o qualsiasi altra forte emozione.
I personaggi sono ben poco caratterizzati, piatti, a volte incoerenti e ben poco verosimili (oltre a sembrare misteriosamente indifferenti alla pioggia, quanti di voi si sdraierebbero su un prato sotto la pioggia ad amoreggiare!?) a partire dai protagonisti adolescenti privi di regole, orari o sorveglianza degli adulti, ai genitori stessi che sanno e non sanno quello che succede in città e sembrano sempre preoccuparsi in base a priorità discutibili. Parliamo di Mackie: ma come si fa a credere che nessuno si sia accorto che il colore dei suoi occhi cambia e che non può stare vicino ai metalli?
E poi Morrigan, perché si chiama come una dea della guerra irlandese ma è una bambina vestita di garze bruciacchiate!? Ecco, anche questo immaginario gothic che si respira nella Casa del Chaos l'ho trovato a tratti piuttosto trash.
Sicuramente mentre leggevo ho pensato a Neil Gaiman: ad American Gods per l'attualizzazione di motivi folklorici e a Nessun dove per la descrizione del popolo del sottosuolo...ma quest'Autrice non ha assolutamente la maestria di Gaiman!
Lo stile è semplice ma piatto, privo di carattere e descrizioni ben fatte.
In definitiva si tratta di un romanzo poco riuscito anche se parte da premesse interessanti, non lo consiglio.

Utilità
Brenna Yovanoff ha scritto vari altri romanzi, gli unici tradotti in italiano sono:
  • La zona d'ombra del 2013
  • Stranger Things - La vita segreta di Max del 2019 ispirato al personaggio della nota serie tv

venerdì 1 novembre 2019

Ippolita - Storia di una strega

Ippolita - Storia di una strega di Silvia Torrealta, Thema Editore, 1997
Numero pagine: 256
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1993
Genere: romanzo storico per ragazzi
Ambientazione: Crocetta, un paese in provincia di Bologna e Bologna
Epoca: gli anni che vanno dal 1600 al 1609
Età di lettura: dagli 11 anni
Trama: A dieci anni Ippolita, una bambina precoce dai folti capelli rossi, sa per certo che Marianna e Domenichino non sono i suoi genitori come Tommaso non è suo fratello, e durante quel fatidico anno verrà a conoscenza della sua storia, mentre già gli abitanti di Crocetta, piccolo paese della bassa bolognese, mormorano sul suo conto. Ippolita, guardata con sospetto dagli abitanti del paese, si rifugia sempre più spesso nei boschi, dove conosce la "donna della palude", una guaritrice che le trasmetterà il suo sapere, come anche un monaco domenicano che le insegna a leggere, scrivere e cantare gl'inni sacri. Ma i sospetti e le maldicenze sono dure a morire in un paesino...

Lessi questo libro alle medie e credo che fu la prima di molte letture incentrate sulle streghe. Introduce il racconto Laura, una studiosa in cerca di un argomento per la tesi che fra altri documenti d'archivio scopre la menzione di un processo per stregoneria ad una giovane dai capelli rossi; la storia che leggiamo è una ricostruzione della vita della ragazza.

Oltre alla parte narrativa si trovano varie schede didattiche con esercizi e approfondimenti storici.
Si tratta di un libro molto semplice, breve ma interessante, che impiega anche alcune parole desuete e tipiche del periodo storico trattato. I personaggi sono molto netti ma non particolarmente approfonditi, anche a causa della brevità del romanzo.

In generale si tratta di un'ottima lettura per ragazzi, che può essere uno strumento per introdurli al periodo storico della caccia alle streghe, con tutti i suoi significati sociali, simbolici e culturali.

Utilità
La più recente edizione è del 2010 per Loescher.
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La figlia della luna

La figlia della luna di Margaret Mahy, Mondadori, 2014
Numero pagine: 308
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Cangheover
Prima edizione: 1984
Prima edizione italiana: 1990
Genere: fantasy per ragazzi, young adult, paranormal romance
Ambientazione: Nuova Zelanda, nella città di Gardendale
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni
Trama: Laura Chant, una ragazzina quattordicenne vive con la giovane madre ed un tenero fratello minore, Jacko. La sua vita è quella classica di una ragazza della sua età alle prese con la scuola, gli amici, e la complicata questione del cresce, ma a questo si somma la capacità di vedere frammenti del futuro, premonizioni poco chiare ma forti. Dopo una di queste, Laura e Jacko incontrano un misterioso e inquietante antiquario, Charmody Braque, che imprime uno strano marchio sulla mano di Jacko. Il piccolo inizia a stare male, e Laura capisce che qualcosa di magico e crudele è in azione; per salvare il fratello si rivolgerà a Sorensen Carlisle e alla sua famiglia di streghe...
 
La trama non può non richiamare alla memoria il film Labyrinth con la protagonista che tenta di salvare il fratellino in un mondo magico, mentre il fatto che solo Laura si accorga che qualcosa di strano e innaturale sta accendendo mi ha ricordato Il Popolo dell'Autunno di Ray Bradbury.
Si tratta di un libro strano, non il solito fantasy per ragazzi (forse anche perché è stato pubblicato negli anni 80): si parla anche di rapporto con genitori separati, di crudeltà, violenza, sessualità e legami affettivi, soprattutto quelli non idilliaci. Anche il finale non è il solito inverosimile e avventato lieto fine con un "e vissero per sempre felici, contenti e innamorati".
 I personaggi non sono del tutto positivi o negativi ma ambigui, per lo più rimangono poco definiti. Sorensen è sicuramente il più particolare: per alcuni versi potrebbe rientrare nel genere del "bel tenebroso" il cui cuore di ghiaccio si scioglie solo grazie all'eroina della situazione, eppure in questo caso ci troviamo davanti a qualcosa di più complesso.
Il tema della magia e la figura della strega sono affrontati senza organicità, anzi si resta con un sacco di domande prive di risposta. Particolarmente ben scritta la scena della metamorfosi di Laura, simbolica e quasi onirica, occupa il cuore del romanzo, mentre inizio e fine risultano più lenti e meno coinvolgenti.
Lo stile è a tratti poetico, ricco di similitudini ma scorrevole, non scontato.

In definitiva, non so bene cosa pensare di questo libro, può essere una lettura piacevole per i giovani lettori, sicuramente insolita e diversa dai moderni fantasy young adult che si assomigliano un po' tutti.

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venerdì 18 ottobre 2019

Le terrificanti avventure di Sabrina. Un amore di strega

Le terrificanti avventure di Sabrina. Un amore di strega di Sarah Rees Brennan, DeA Planeta Libri, 2019
Numero pagine: 272
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Chilling Adventures of Sabrina. Season of the Witch
Prima edizione: 2019
Prima edizione italiana: 2019
Genere: romanzo fantasy dark, urban fantasy, young adult
Ambientazione: la città immaginaria di Greendale, Massachusets
Epoca: contemporanea
Trama: si avvicina il sedicesimo compleanno di Sabrina Spellman, giorno in cui riceverà l'oscuro battesimo ed entrerà a pieno titolo nel mondo delle streghe, ma nel frattempo la sua vita è apparentemente simile a quella di qualsiasi coetanea, divisa fra la scuola, la famiglia, i primi amori e gli amici. Mezza strega cresciuta dalle zie Hilda e Zelda con il cugino Ambrose; Sabrina metterà alla prova  con la magia il suo giovanile amore per Harvey Kinkle...

Chi come me è cresciuto negli anni 90 ricorderà Sabrina per la serie tv Sabrina vita da strega (se provate a rivederla da adulti, vi sembrerà ai limiti del demenziale e Salem vi farà impressione) ma negli ultimi anni è tornata alla ribalta grazie alla serie tv del 2018 Chilling Adventures of Sabrina, in italiano Le terrificanti avventure di Sabrina. Questo libro costituisce un prequel alla prima stagione della serie tv. 
Una premessa però è d'obbligo: dimenticate i toni svagati della serie degli anni 90, questa versione di Sabrina è molto più dark, e tratta anche temi attuali come la vita delle giovani donne, delle persone di genere non binario, di stereotipi di genere e diversi tipi di sessualità.

In questo libro s'incontrano tutti i protagonisti della serie tv, dalle Sorelle Sinistre a Padre Balckwood, da Roz e Susie a Miss Wardwell, da Nick alla famiglia Kinkle. Narrato in parte in prima persona da Sabrina, ed in parte in terza persona, si approfondisce di volta in volta un differente personaggio. Benché voglia essere un libro pieno di sentimenti, questi sono trattati in maniera un po' superficiale, adolescenziale.
Lo stile è semplice e piano, nulla di eccezionale, ed anche la storia in sé per quanto possa piacere è piuttosto breve e costituisce appunto solo un'introduzione all'arco narrativo trattato dalla serie tv; sicché se non si è già vista la versione televisiva, il libro non dirà granché. Tuttavia siamo nel mese di Halloween e le storie di streghe sono sempre le benvenute, sia su carta che su pellicola!

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Sabrina compare per la prima volta nel 1962 nella serie di fumetti della Archie Comics dedicati ad Archie Andrews (sì, proprio il bel pel di carota protagonista della serie Riverdale) ed in seguito la troviamo come protagonista nel fumetto Sabrina, The Teenage Witch (dal 1971 al 1983), segue la serie tv Sabrina vita da strega (dal 1996 al 2003) con un paio di film, il cartone animato Sabrina (dal 1999 al 2000) riproposto in versione computer grafica 3D dal 2013 e il reboot della serie a fumetti di Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack Chilling Adventures of Sabrina da cui è tratta la serie tv del 2018 Chilling Adventures of Sabrina, in italiano Le terrificanti avventure di Sabrina (spin-off della serie Riverdale).

L'Autrice, Sarah Rees Brennan, è una scrittrice irlandese di urban fantasy young adult, nota per aver collaborato con Cassandra Clare, l'autrice della saga letteraria Shadowhunters da cui è tratta la serie tv del 2016 Shadowhunters.

sabato 8 giugno 2019

Maja delle streghe

Maja delle streghe di Giuliana Boldrini, Mondadori, 1979
Numero pagine: 204
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1979
Genere: romanzo storico per ragazzi
Ambientazione: Mantova e dintorni
Epoca: rinascimentale
Età di lettura: dagli 11 anni

Streghe, tanto per cambiare. È un po' che sono immersa in fantasy a sfondo stregonesco, così quando mi è capitato per le mani questo libro, fra quelli messi a disposizione liberamente dalla biblioteca, l'ho preso: si tratta di un buon vecchio romanzo storico sulle streghe, storicamente verosimile e accurato e truce al punto giusto; è comunque una lettura pensata per la scuola, quindi non immaginatevi nulla di particolarmente violento.
Protagoniste del romanzo sono la Ragna, una presunta strega delle campagne mantovane, e Maja, una bambina scheletrica che da sempre vive nella sua ombra, maltrattata e scansata dagli altri; grazie agli intrighi della Ragna, donna scaltra, indurita dalla vita, lei e Maja riescono ad entrare nella corte di Isabella Gonzaga, marchesa di Mantova, passando anche attraverso l''amicizia con la famiglia di un ricco usuraio ebreo. Ci sarà un processo, ed un finale agrodolce.
Nella prefazione l'autrice traccia un minimo di storia della stregoneria e dice di essersi ispirata a eventi storici; alla fine di alcuni capitoli si trovano approfondimenti storico-culturali e proposte di lavoro di gruppo, che chiaramente ad un lettore adulto non interesseranno particolarmente. Il testo è infarcita di termini arcaici (con note esplicative), l'ambientazione è accurata e storicamente verosimile, i personaggi, pur muovendosi all'interno di una narrazione breve e semplice, funzionano, in particolare la Ragna è ben tratteggiata, e si trova anche una breve comparsa di Leonardo da Vinci.
Sicché, se per caso lo trovate in giro, potrebbe essere sia una lettura adatta per i giovani lettori, sia una veloce puntata nel periodo della caccia alle streghe per gli adulti.

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Striges - La promessa immortale e Striges - La voce dell'ombra

Striges – La promessa immortale di Barbara Baraldi, Mondadori, 2013
Numero pagine: 464
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2013
Genere: urban fantasy, young adult, paranormal romance
Epoca: contemporanea
Ambientazione: Milano

"Va beh" direte voi, "ancora streghe". Proprio così. In realtà sono incappata in questa serie per caso cercando tutt'altro, ma dando un'occhiata a quel "Striges" in copertina, il nome latino delle streghe, poi passato in biologia ad indicare i rapaci notturni, ho deciso di provare a darle una possibilità. Non che l'immagine di copertina mi ispirasse particolarmente, sì, non si giudica un libro dalla copertina, ma se lo fai nonostante tutto, a volte ci azzecchi, e visto che anche la copertina è frutto di uno studio di marketing e questa mi diceva "rivolto a lettori di sesso femminile, giovani e con una predilezione per l'oscuro" mi sembrava un po' fuori dal mio target, ma non si sa mai.
Il primo romanzo si apre sulla vita di Zoe, una diciassettenne milanese dai capelli rossi ed occhi gialli, per alcuni aspetti piuttosto introversa e insicura, orfana di madre e che vive con un padre ancora distrutto dal lutto familiare. Ad affiancarla sono Chloe, la migliore amica che sembra innamorarsi sempre del ragazzo sbagliato, e Sam, barista del Bloody Mary; la sua vita cambia con il suo diciassettesimo compleanno, quando Zoe scopre di essere una strega come la madre, e per di più, di essere la prescelta di una antica profezia. Been presto riceve anche la visita di uno strano furetto che si rivela essere il suo famiglio, l'aiutante animale delle streghe. Ma anche un altro incontro segna la sua vita: quello con Sebastian, un inquisitore, cioè il naturale nemico di una strega, legato al capo dell'Inquisizione, uno degli autori del Malleus maleficarum, un libro realmente esistito considerato una sorta di vade mecum del perfetto inquisitore. Eppure fra Zoe e Sebastian, anche a causa di una vita precedente, non l'odio, ma l'amore, nasce impetuoso, sullo sfondo di una guerra fra le due fazioni.
Ora, come vedete la trama ha tutto quello che ci si aspetta in un romanzo del genere: una protagonista femminile introversa, fragile ma con un forza nascosta, un protagonista maschile incredibilmente bello, un antagonista maggiore misterioso (ed antagonisti minori sia nel primo che nel secondo volume), la magia (anche se non è delineato chiaramente il suo funzionamento), una profezia, dinamiche da liceo piuttosto classiche (con anche i soliti bulli prepotenti).
La particolare sfumatura che l'autrice dà a questo mix piuttosto base è costituita dalla passione per il gothic ed il neo-paganesimo: ad esempio le streghe sarebbero le discendenti di Iside, inoltre cita personaggi mitologici e storici, nonché libri e canzoni. Ho apprezzato l'ambientazione, ovvero Milano, non dev'essere stato facile collocare un fantasy in un luogo così prosaico e familiare ai lettori. Tuttavia, oltre a volte a scadere nel trash, vedi il nome Cappuccetto Indemoniato per l'antagonista, l'impressione che mi ha dato questo romanzo è di immaturità narrativa: può sicuramente piacere per le sue particolarità, ma i personaggi sono scontati, la trama piuttosto banale e squilibrata, la storia d'amore infantile e già vista.
Come spesso accade, la copertina non c'entra niente con la storia narrata, sicuramente non ritrae la protagonista non avendo i suoi colori, sicché ci si chiede cosa ci stia a fare questa tizia fra i gigli, inoltre la copertina del secondo volume ha uno stile completamente diverso (ma più adatto al libro), il che non dà l'idea che si tratti di una serie.

Striges – La voce dell'ombra di Barbara Baraldi, Mondadori, 2014
Numero pagine: 489
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2014
Genere: urban fantasy, young adult, paranormal romance
Epoca: contemporanea
Ambientazione: il Santuario delle Streghe, un posto magicamente sospeso e segreto.

Avevamo lasciato Zoe e Sebastian innamorati e in fuga da Milano e da una guerra che li voleva rivali, in questa nuova tappa della saga troviamo Zoe che si sveglia in un luogo sconosciuto, che si scopre essere il Santuario delle Streghe, un luogo sospeso magicamente e al riparo dall'Inquisizione. Non si sa che fine abbia fatto Sebastian, ma troviamo vecchie conoscenze come Misha, Angelica e Sam, e nuove, come le Amazzoni, Sasha e Nausica, la fata Ligea, varie streghe fra cui Ginevra ed il suo ragazzo Adam. Anche qui emergono ben presto le dinamiche da liceo, solo spostate in una scuola di magia (che però non insegna magia),  e antagonisti usciti dai libri di storia come Erzsebet Bathory o da quelli di mitologia, come Lamie e Furie.
Chiaramente il confronto che viene subito in mente è con Hogwarts di Harry Potter, ma oltre ad essere molto meno delineate le materie, le dinamiche e le ragioni della scuola, al Santuario delle Streghe non si pratica la magia. Inoltre c'è poca chiarezza sulle razze magiche, il funzionamento della magia in generale e dei poteri dei singoli personaggi; Zoe stessa viene a sapere dell'esistenza delle diverse creature magiche solo quando se ne trova davanti un esponente: ma non era stata istruita da Sam? Non le ha mai accennato all'esistenza di Fate, Lamie, Amazzoni ecc.?
La protagonista ondeggia fra autocompatimento, empatia, e furia ceca e antisociale, tanto che mi è sembrato un personaggio al servizio del libro, degli eventi, privo di personalità sua propria, inoltre mi è parso inverosimile come i personaggi positivi affrontino tutti gli eventi drammatici (concentrati nelle ultime pagine) senza mai riflettere un attimo o chiedere chiarimenti agli altri. Il finale non può che essere (a mio avviso forzatamente) positivo, in quanto tutti i buoni si salvano rocambolescamente, anche quelli già morti, e tutto si conclude con un finale aperto ed una richiesta di matrimonio a pochi minuti dal reciproco riconoscimento.
Nota positiva è che comunque l'autrice riesce a mettere a sesto qualche colpo di scena senza scadere nell'eccesso. Insomma, volevo vedere come andava avanti la storia, quindi mi sono impegnata nella lettura di questo secondo romanzo, ma riconfermo la mia impressione iniziale di immaturità, benché ci siano degli elementi interessanti; consigliato solo a giovani lettori, se cercate qualcosa incentrato sulle streghe, dedicatevi ad altro. Chissà se ci sarà un seguito...
Nota pignola: ho trovato più volte le espressioni "tirare un sorriso" o "lasciare una carezza"...ma solo a me suonano estremamente male?

Utilità
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venerdì 17 maggio 2019

Attraverso il fuoco, Il potere del fuoco, Il rogo della strega

Trilogia Attraverso il fuoco - Worldwalker trilogy di Josephine Angelini
Attraverso il fuoco di Josephine Angelini, Giunti, 2014
Numero pagine: 416
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Trial By Fire
Prima edizione italiana: 2014
Prima edizione: 2014
Genere: romanzo fantasy per ragazzi 
Ambientazione: Salem e dintorni ma in mondi differenti
Epoca: contemporanea

Il potere del fuoco di Josephine Angelini, Giunti, 2015
Numero pagine: 384
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Firewalker
Prima edizione: 2015
Prima edizione italiana: 2015
Genere: romanzo fantasy per ragazzi
Ambientazione: Stati Uniti ma in differenti mondi
Epoca: contemporanea

Il rogo della strega, Giunti, 2017
Numero pagine: 400
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Witch's Pyre
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo fantasy per ragazzi
Ambientazione: Stati Uniti, principalmente Salem e la costa Est ma in mondi differenti
Epoca: contemporanea

Allora, abbiamo qui una trilogia di romanzi fantasy americani incentrati sulle streghe: ciò è generalmente una garanzia di un qualche collegamento con i processi di Salem, ed infatti anche questo romanzo non fa eccezione, infatti inizia nella Salem dei giorni nostri, con la solita ragazza mal inserita al liceo, Lily Proctor (se sapete qualcosa dei famosi processi, saprete che John Proctor fu una delle vittime), affetta da allergie e problemi di salute, ed innamorata del suo migliore amico da sempre, nonché sciupa femmine di turno, Tristan, ed in seguito ad un disastroso appuntamento con lui  e al dialogo con una misteriosa voce che solo lei riesce a sentire, desidera di essere da un'altra parte, ed è così che si ritrova in un mondo parallelo, richiamata da un'altra versione di lei stessa, Lillian. In questo mondo Salem è una città dominata dalla stregoneria, che ovvia ai bisogni umani quali cibo, acqua, medicine, illuminazione ecc. insomma tutto ciò che nella nostra realtà è di competenza della scienza, la quale nel mondo di Lillian è bandita. Nel Nord America sono rimaste solo 13 città poiché i boschi che le circondano sono infestati da Ibridi, creature mutanti prodotte dalle streghe secoli prima e sfuggite al loro controllo. Nella Salme parallela Lily scopre di essere un crogiolo, cioè un organismo in grado di convertire l'energia in forza e di poterla incanalare in altre persone, in particolare nei meccanici, delle sorte di medici e guerrieri; ciò che ha creato i due mondi da cui viene Lily e quello in cui arriva, sono i processi alle streghe di Salem: nel mondo parallelo le streghe sono state bruciate e non impiccate, e questo le ha portate a scoprire la loro capacità di incanalare l'enorme energia del fuoco; sicché il rogo per una strega è la magia suprema. Inoltre ogni persona possiede una Pietra della Volontà che ha varie funzioni magiche. In questo mondo dominato dalla magia vessato dal potere di Lillian, la strega suprema di Salem, Lily dovrà capire di chi fidarsi, conoscere i lati oscuri di sé stessa e degli altri, e chiaramente ci sarà anche una storia d'amore... 
Questo l'inizio della trilogia; l'ambientazione a Salem, ricorda Antiche voci da Salem, Le figlie del libro perduto nei quali però la storia resta confinata in questo mondo, mentre il tema dei molteplici mondi si trova anche nella bellissima serie Queste oscure materie di Philip Pullman.
Lasciatemi dire che pensavo peggio. Non so se a causa delle copertine (lo so che sono ipercritica, ma spesso mi sembrano veramente poco fini) o per cos'altro avessi dei pregiudizi, ma questa trilogia non è male. L'autrice è riuscita a creare un fantasy con un ambientazione e uno sfondo non scontati, per quanto non particolarmente approfonditi, è riuscita a proporre temi importanti quali il bene e il male, il potere, il consenso, il libero arbitrio, ma anche argomenti di attualità quali il nucleare, i nativi americani, il divario fra ricchi e poveri, ed ha saputo gestire in maniera interessante i topoi del doppio, e del conosci te stesso.
Inoltre riesce a mantenere viva la suspance da un libro all'altro, non svela tutto subito.
Questi i lati positivi, tuttavia ho trovato i personaggi un po' banali, non proprio piatti, però neanche eccelsi, i rapporti più interessanti si hanno fra copie di doppi come Lily e Lilian e Carrick e Rowan. La storia d'amore mi ha detto poco, lui è al solito bellissimo, duro fuori ma con un cuore tenero, c'è anche un pizzico di triangolo sentimentale che non fa mai male. Il finale mi è sembrato un po' raffazzonato, narrato in breve non troppo scorrevole (SPOILER: ma com'è che ogni volta che serve 'ste pietre possono fare la qualunque!?), non mi ha convinta molto.
Sembra sadico, ma ho apprezzato che almeno qualcuno dei buoni sia morto, mi sembra sempre incredibile che in una guerra si salvino sempre tutti i buoni.
In definitiva a mio parere questa trilogia, per quanto non brillante, merita una lettura, non è da buttar via, e viste queste premesse, l'autrice potrebbe in futuro proporre qualcosa di più maturo (non ho letto i suoi tre romanzi precedenti, The Awakening series, che però non m'ispirano particolarmente). Nel 2015 ha pubblicato la e-novella Rowan: A Worldwalker Novella, ovvero la storia narrata nella serie vista dal punto di vista di Rowan; non è stata tradotta in italiano.

Utilità
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