mercoledì 9 aprile 2014

Melissa


La dolce amica dei parti, l'erba fresca e profumata che richiama l'attenzione di chi a cuor leggero passeggia nei luoghi freschi ed ombrosi, la verde Melissa, antichissima Aiutante ed amica generosa degli uomini. Seguitemi in questa ricerca, e forse Lei ci svelerà parte dei suoi dorati e profumati segreti.

È della famiglia delle Labiatae (di cui fan parte moltissime erbe aromatiche e medicinali come Rosmarino, Timo, Lavanda, Santoreggia ecc.), e il nome Melissa officinalis viene dal greco e significa "ape", da meli "miele". I Greci sembra la chiamassero melissophyllon "foglia per l'ape" o meliphyllon "foglia di miele", mentre Varrone informa che quest'erba presso i romani era chiamata apiastrum (ma non c'è quasi mai certezza riguardo alle erbe a cui gli autori classici si riferiscono nei loro scritti). Ed in effetti il nome sembra appropiato, visto che le api prediligono i fiori di questa pianta. Molti dei suoi nomi popolari fanno riferimento al suo particolare profumo, simile a quello del Limone o della Citronella: Setrunedda, Erba limunina (Liguria), Limounina, Sitrounela (Piemonte), Citronella, Erba sedronela (Lombardia), Erba limona, Meissa (Veneto), Erba limuncina, Limuneina (Emilia), Melissofillo, Cedroncella, Erba cedrata (Toscana), Limongella, Mentuccia (Lazio), Limonella, Erba odorosa (Abruzzo), Ebra cidrata (Campania), Fior d'api (Puglia), Melizzofaia (Calabria), Citrunedda, Milisasa (Sicilia), Menta de abis, Folla de limonei (Sardegna).
In Francia è chiamata Baume, Citronnelle, Mélisse; in tedesco si dice Bienenkraut, Honingblume, Zitronenmelisse; nei paesi anglofoni Balm, Lemon Balm, Balm-mint, Cure-all, Honeyplant; ed in Spagna Toronil.

Descrizione: pianta erbacea perenne con rizoma lignificato da cui si sviluppano i fusti quadrangolari lunghi fino a un metro, le foglie dal caratteristico ed intenso odore simile a quello del limone sono dotate di picciolo e opposte a due a due, ovali con apice acuto e bordo dentellato, con profonde nervature e una rada peluria. I fiori sono riuniti all'ascella della foglia, giallo chiaro quand'è in boccio e bianco o leggermente rosato quand'è aperto. I frutti sono piccoli di colore bruno e lucido, di forma ovale e si formano nel calice del fiore.

Habitat: spontanea e piuttosto diffusa in tutta Italia, è originaria di Africa del Nord, Asia occidentale e Europa meridionale ed arriva fino alla Gran Bretagna dove fu introdotta dai romani. Nel nostro paese si trova dalla pianura fino ai 1000 m d'altitudine, nei luoghi ombrosi e freschi. Cresce in colonie di cespugli e piantine vicine nei pressi di ruscelli e corsi d'acqua.

Coltivazione: predilige un'esposizione medio-soleggiata al riparo dal vento ed un terreno ricco e ben drenato. Non eccedere nelle annaffiature per non far marcire le radici. Si può seminare in tarda primavera raccogliendo direttamente i semi dalla pianta madre in tarda estate, oppure si può riprodurre per talea o piantando una parte del rizzoma, tuttavia è una pianta facile da trovare in vivaio. Si secca d'inverno e non appena il clima si mitiga nuove foglionine verdi e solcate spunta di nuovo. Molto probabilmente durante il primo anno non avrete un gran raccolto, ma già dal secondo ci sarà una buona moltiplicazione, che potrà portare anche a due raccolti, all'inizio e alla fine dell'estate. È utile in consociazione inquanto con i suoi fiori attira molto insetti benefici come le api e le farfalle.

Per quanto riguarda la droga, alcuni raccolgono solo le foglie e i germogli teneri, da Maggio a Settembre, altri invece prediligono le sommità fiorite, che vanno raccolte all'inizio della fioritura che si colloca a seconda del luogo fra Maggio e Agosto. Le erbe andrebbero raccolte al mattino dopo che la rugiada si è asciugata completamente, in un giorno di luna crescente o piena, possibilmente quando la luna è nel segno dello Scorpione o in un segno d'acqua (Cancro, Pesci e Scorpione). Un altro giorno che secondo la tradizione vede la maggiore concentrazione di poteri curativi nelle erbe è il giorno di San Giovanni, il 24 Giugno (credenza confermata per altro dalla scienza, che ha individuato in questo periodo il tempo balsamico di molte delle piante popolarmente associate a tale giorno). Dopo Settembre sarebbe meglio non raccogliere i fusti adulti, infatti l'odore che ne emana è diverso da quello solito e a mio personale giudizio meno gradevole. Ovviamente ci  vuole buon senso nella raccolta: non va depredata una sola pianta, e non vanno razziate tutte quelle che si riescono a trovare. Raccogliete solo quello che può servirvi davvero, ricordando di ringraziare il luogo in cui siete, lo spirito dell'erba che avete fra le mani. Trattate la pianta con rispetto ed amore, e sicuramente Melissa vi concederà più facilmente tutti i suoi benefici.
Una volta portata a casa si maneggia il meno possibile perché è molto telicata e si mette a seccare all'ombra in mazzetti appesi o in strati sottili su reticoli in un luogo ben areato. Si conserva in barattoli di vetro o ceramica ben chiusi e al riparo dalla luce. Con l'essiccazione perde molto del suo profumo (anche se le proprietà si conservano), quindi per aromatizzare insalate, carni e formaggi utilizzare le foglie fresche, ed anche per questo sarebbe meglio usare droga che non è stata raccolta da più di sei mesi.

Utilizzi 
Prima di utilizzare qualsiasi erba verificate di non essere allergici. Non intendo sostituirmi ad un medico o ad un erborista non avendone le minime competenze, quindi prendete ciò che segue per quello che è, ovvero una ricerca svolta su vari testi, sperimentata solo in parte. E comunque, visto che ad ogni cosa le singole persone reagiscono in maniera diversa, non c'è garanzia alcuna sull'efficacia. Ma soprattutto prima di usare qualsiasi erba siate ben sicuri di aver raccolto quella giusta! Non assumere Melissa per periodo troppo prolungati, non ingerire l'essenza (sempre che riusciate a permettervela!), da evitare in caso di problemi alla tiroide.
Proprietà: Emmenagoghe, coleretiche, digestive, carminative, stomachice, rilassanti, sedative, blandamente antimicrobiche.

Erba fresca: una o due foglie contuse e applicate sulle punture degli insetti (api, vespe, zanzare, ragni) calmano il prurito ed il dolore.

Erba secca: insieme ad altre erbe aromatiche e spezie può rientrare nella preparazione di sacchettini per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme. Sempre in sacchettini con sali o farina d'avena o amido può essere messa nell'acqua del bagno per un effetto rilassante e purificante.

Infuso: gettate alcune foglie di Melissa in una tazza di acqua molto calda (non bollente), spegnete il fuoco e lasciate riposare per qualche minuto. Bevetelo caldo come digestivo magari in associazione ad altre erbe adatte come la Menta per lenire gran parte dei malesseri legati ad una cattiva digestione o ad un pasto troppo abbondante.  Agendo sul sistema nervoso è adatto a tutti i malesseri che lo interessano come insonnia, nervosismo, irrequietezza, irritabilità, esaurimenti, lievi depressioni, vomito nervoso, mal di testa, crampi e spasmi. Per favorire il sonno e il rilassamento può lavorare in sinergia con Camomilla, Tiglio, Valeriana, Luppolo. Adatto anche per placare i dolori mestruali, se ne bevono almeno due tazze a giornata nei giorni precedenti il ciclo e durante lo stesso, ed anche in questo caso si può associare con altre erbe come la Calendula, l'Artemisia e la Camomilla. Ha azione ipotensiva e aiuta a rallentare il battito cardiaco insieme al Biancospino. Secondo recenti studi aiuterebbe la memoria e a mantenere la concentrazione. Inoltre grazie alla sua capacità di combattere i batteri può giovare insieme ad altre piante nella cura degli stati influenzali.
L'infuso di Melissa, una volta raffreddato è un tonico perfetto per  la pelle del viso, antimicrobico, astringente, ciccatrizzante e purificante, e si può usare da solo od addizzionato a maschere, scrub e creme autoprodotte. Adatto per la pelle di tutto il corpo, può essere aggiunto all'acqua per un bagno rilassante e purificante.
In mancanza d'altro l'infuso concentrato, grazie alle sue proprietà antimicrobiche (ed anivirali, studi recenti hanno dimostrato una certa efficacia contro l'HIV) può essere usato al posto del colluttorio per l'igene della bocca e della gola, smorzando anche le infiammazioni. Essendo appunto antibatterico ma molto delicato può essere utilizzato per lavaggi intimi.

Oleolito e unguento: si riempie un barattolo di sommità fiorite e foglie fresche o lasciate asciugare giusto per qualche giorno e si copre bene il tutto con olio (oliva, girasole, riso ecc.); fate attenzione che non sporga nulla oltre la superificie del liquido, perché le parti di pianta sporgenti potrebbero fare la muffa. Si lascia a macerare al buio per 40 giorni, squotendo di tanto in tanto. Se dovesse formarsi della muffa sulla superficie filrtare inmmediatamente e vedere se l'olio è ancora utilizzabile (se non ha cattivo odore è ancora buono). Trascorsi il periodo si filtra una prima volta con garza o colino spremendo bene le foglie, ed una seconda con un filtro da caffé per rimuovere tutte le eventuali impurità rimaste. Se sul fondo del barattolo si fosse formato un sottile strato di goccioline d'acqua fate attenzione a non travasare anche quelle.
Quest'oleolito ha le stesse proprietà dell'olio essenziale anche se molto meno concentrate, e può essere usato per massaggi, come ingrediente di creme, scrub, maschere, impacchi per capelli grassi e forfora o unguenti per la pelle arrossata o infiammata (insieme a Calendula, Lavanda, Camomilla ecc.).

Vino medicato: 60 g in un litro di vino bianco, lasciate macerare per cinque giorni. Filtrate e consumatene un bicchierino durante i pasti per favorire la digestione e come ricostituente generale, anche per vecchi e bimbi.

Tintura:  a 65°, si utilizza la pianta fresca. Si può usare per fare frizioni sulla parte dolorante in caso di dolori reumatici o articolari; per turbe del sonno, tensione, nervosismo, agitazione; per mestruazioni dolorose; per problemi della digestione. Può rientrare nella formulazione di creme autoprodotte per la pelle grassa, detergenti intimi, shampoo, maschere di bellezza.

Olio essenziale: di colore giallo pallido, è un essenza molto costosa perché ha una resa molto bassa (cioè serve una gran quantità di pianta per ottenere una minima quantità d'olio essenziale), per questo bisogna controllare bene gli ingredienti sull'etichetta e verificare che si tratti di olio essenziale puro e non addizionato con Citronella o altri.  Può essere diluito in olio di mandorle o altri per ottenere un olio adatto a massaggi rilassanti magari unito alla Lavanda. Per calmare i dolori mestruali invece si può fare un massaggio nella zona del basso ventre, aggiungendo anche Camomilla romana o Rosa. L'essenza ha un'azione antimicrobica e sembra sia paricolarmente utile contro tutti i tipi di herpes applicato puro con Eucalipto o Camomilla romana e/o tintura di propoli o Echinacea oppure come ingrediente di una crema formulata allo scopo. Nella cosmesi naturale è un ingrediente adatto per creme per pelli impure, detergenti intimi, shampoo contro la forfola e i capelli grassi e maschere purificanti. Usata nel bruciaessenze aiuta a rilassarsi e mantenere l'attenzione, potrebbe essere quindi associata alla Menta nei luoghi di studio e lavoro. In aromaterapia si usa per rinforzare e riequilibrare mente e spirito turbati.

Idrolato: può essere usato puro come tonico viso in particolare sulla pelle grassa o impura; sarebbe anche un seboequilibrante da usare sui capelli. Si può quindi aggiungere a creme autoprodotte al posto della normale acqua distillata, a shampoo e altre preparazioni per il volto o i capelli.

Ricette culinarie
Si può usare qualche foglia fresca nelle insalate o nelle frittate per conferire ai piatti un delicato sentore vagamente simile al limone ma molto più delicato, tanto che mancando il Limone si può sostituire con la Melissa. Messa a macerare nell'olio o nell'aceto dona loro un aroma particolare. Insieme alla Menta od in alternativa ad essa può dare un tocco particolare alle macedonie di frutta. Si sposa bene anche con il pesce ed è perfetta come ingrediente di salse che lo accompagnino. Insieme ad altre erbe aromatiche e commestibili può rientrare nella preparazione di pesti particolari. Si utilizza anche per tutta una serie di liquori e grappe, inoltre è l'ingrediente principale delle varie Acque di Melissa che venivano prodotte, e in alcuni luoghi lo sono ancora, nei conventi. Può essere un buon aromatizzante del vino bianco.

Bevanda dissetante: d'estate quando fa molto caldo e siete affaticati per il lavoro fisico o mentale riempite una brocca di acqua fresca ed immergetevi foglie appena colte di Melissa, Menta e qualche spicchio di Limone non trattato, bevetela per avere un momento di calma e relax e per rinfrescarvi dentro e fuori.

Chartreuse: la vera Chartreuse andrebbe distillata, questa ne è una versione semplificata. Si mettono a macerare in 400 ml di alcool a 95° 10 g di Melissa fresca, 5 grammi di Issopo fresco e dopo averli pestati nel mortaio si aggiungono anche 3 g di radice fresca di Angelica, 1/2 g di Cannella, 1/2 g di Macis, 1/2 g di semi di Finocchio, 1 g di Coriandolo, un Chiodo di garofano. Si lascia a riposare per almeno 12 giorni, agitando di tanto in tanto, ed in seguito si prepara uno sciroppo con 300 ml d'acqua e 250 g di zucchero. Una volta raffreddato si unisce all'infusione alcoolica. Dopo 20 giorni si filtra e imbottiglia (ricetta tratta e adattata da Tisane, liquori, grappe e altri rimedi naturali).

Acqua di Melissa: la vera acqua di Melissa va distillata ma un valido sostituto si può ottenere con 20 g di foglie di Melissa fresche, 15 g di scorza di limone (solo la parte gialla che non è amara), 1 g di Noce moscata, 3 g di Coriandolo, 0,5 g di Chiodi di Garofano, 2 g di Cannella, 3 g di frutti di Angelica a macerare in acquavite per almeno 15 giorni, agitando ogni tanto, trascorsi i quali il tutto va filtrato e imbottigliato.
Si assume a gocce su una zolletta di zucchero o disciolta in acqua od altra bevanda, oppure se ne beve un bicchierino prima dei pasti per facilitare la digestione e stimolare l'appetito, in caso di nausea, agitazione, mestruazioni assenti o dolorose. Fino a non molti anni fa questa preparazione era prodotta da vari ordini monacali ed era considerato un rimedio per molti mali, e se ne poteva trovare una bottiglia quasi in ogni casa.

Grappa di Melissa: lasciate a macerare un mazzetto di Melissa fresca in 250 ml di grappa per 20 giorni. Sciogliete poi 5 cucchiai di miele il 750 ml di grappa a bagnomaria e aggiungetelo all'infuso. Imbottigliare anche senza filtrare. Se ne può bere un bicchierino alla sera dopo i pasti per facilitare la digestione e conciliare il sonno (ricetta tratta e adattata da Tisane, liquori, grappe e altri rimedi naturali).

Liquore di Melissa: si lasciano macerare una manciata di foglie di Melissa e la scorza di un limone non trattato per due settimane in 400 ml di alcool a 95°. Passato questo tempo si prepara uno sciroppo con 500 ml d'acqua e 400 g di zucchero; una volta raffreddato si unisce all'infusione alcoolica, poi trascorso qualche giorno si filtra e imbottiglia (ricetta tratta e adattata da Liquori - Grappe gelatine marmelate con erbe e frutti spontanei).

Fonti
Cento erbe della salute, M. L. Colombo, G. Appendino, Riccardo Luciano, Carlo Gatti, ArabaFenice, 2010
Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Enrica Campanini, Tecniche Nuove, 2004
Erbe sponteanee commestibili della provincia di Cuneo, Riccarlo Luciano e Carlo Gatti, ArabaFenice, 2007
Guida alle erbe, spezie e aromi, Tom Stobart, Mondadori, 1979
Il libro dell'autosufficienza, John Seymour, Mondadori, 1984
Il libro delle erbe, Pierre Lieutaghi, Rizzoli, 1981
Le erbe nostre amiche - vol. 2 e 3, Daniele Manta e Diego Semolli, Ferni, 1976
Liquori - Grappe gelatine marmelate con erbe e frutti spontanei, R. Luciano e R. Salvo, Araba Fenice, 2013
Meravigliose erbe - Bellezza Salute, Aldo Decò e Carla Volontè, Editoriale del drago, 1981
Orto e giardino biologico, Marie-Luise Kreuter, Giunti, 2011
Profumi celestiali, Susanne Fischer-Rizzi, Tecniche Nuove, 1995
Scoprire riconoscere usare le erbe, Umberto Boni e G. Patri, Fabbri Editori, 1979
Tisane, liquori, grappe e altri rimedi naturali, Laura Turati, Demetra, 1994
Actaplantarum.org - Melissa
Arcadia - Il mondo delle erbe officinali
Etimo.it
Infoerbe.it - Melissa
L'angolo di Lola

Fotografie mie scattate a Maclino (BS) e Altare (SV), tavola botanica di Otto Wilhelm Thomé.

Vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso dell'autrice e senza citarne la fonte.

Vedi anche:
Unguento vulnerario di Achillea e Melissa

Aggiornato l'ultima volta il 27 Gennaio 2015.

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