sabato 1 dicembre 2012

Marmellata di Melograni

Finalmente, dopo lunghi mesi di inattività e staticità, mi è venuta voglia di fare, di creare, di usare le mani, il cuore ed un po' di mente per fare varie cose. Una è stata questa fantastica marmellata.
Anche in questo caso, sono stata fortunata: mi sono capitati per le mani vari frutti, belli rossi e maturi, e così mi sono messa al lavoro.


Ingredienti
Melograni
zucchero di canna integrale
mele biologiche
un limone

Preparazione
Innanzi tutto bisogna aprire i Melograni a metà; lo so che è un peccato, sono talmente belli, ma se volete la marmellata tocca farlo :D! Sgranateli e conservate i grani rossi e succosi da una parte mentre le bucce e la buccia biaco-gialla interna vanno scartate.
Da tutti quei piccoli rubini dovrete ottenere più succo possibile; anche in questo caso si possono seguire vari procedimenti, io ho scelto il seguente. Mettete i grani in uno schiacciapatate e premete bene, raccogliendo il succo in un contenitore capiente; quando li avrete spremuti tutti mettete quello che ne resta nel frullatore e dategli una passata, ripetendo poi il passaggio con lo schiacciapatate. Vedrete che facendo così riuscirete a recuperare ancora un bel po' di succo, che sarà anche un pochino più denso e scuro perché ci sarà dentro anche un po' di polpa. Quando proprio avete estratto fino all'ultima goccia pesate il succo, poi versatelo in una pentola capiente dal fondo spesso, ed aggiungete il succo di un limone.
Ora bisogna aggiungere lo zucchero: io ne ho usato un terzo rispetto al peso del succo, ma considerate che perché la marmellata si conservi a lungo dev'esserci una centa quantità di zucchero; io, sapendo che tanto sarebbe durata poco, ne ho messa una quantità minima non amando le cose troppo dolci.
Accendete il fuoco e fate cuocere mescolando di tanto in tanto. A questo punto si può anche aggiungere la pectina in modo da ridurre i tempi di cottura, oppure, come ho fatto io, si uniscono due o più mele, a seconda della quantità di succo che avete. Mi raccomando, quest'aggiunta serve per far addensare la marmellata grazie alla pectina naturalmente presente nelle mele, e soprattutto nella buccia, quindi dovrete mettere anche questa per favorire l'addensamento; sicché usate solo mele biologiche. Io personalmente ho sbucciato le mele, ho messo a cuocere la polpa con un po' d'acqua, nel mentre ho frullato le bucce e poi le ho messe insieme alla polpa. Quando tutto era bello morbido ho dato una passata col frullatore (ma le mele se ben cotte si spappolano anche solo con la forchetta) ed ho unito al succo di melograno.
A questo punto si lascia andare finché la marmellata non diventa densa. Se avete usato la pectina ci vorranno pochi minuti, se invece avete usato le mele ci vorrà di più, anche perché, a differenza di quanto accade per fare altre marmellate, in questo caso siamo partiti dal succo, e non dallla polpa, che essendo più consistente si addensa anche prima.
Io preferisco le marmellate abbastanza liquide, ma regolatevi voi secondo le vostre preferenze, tenendo conto che da fredde sono sempre un po' più dense di come appaiono quando sono calde. Quando vi sembra che vada bene versatela ancora bollente in barattoli di vetro ben puliti ed asciutti, lasciando circa un centimetro fra la marmellata ed il tappo. Chiudete e girate i vasetti, lasciandoli raffreddare.
Questa marmellata dal gusto particolare, quasi di caramelle o sciroppo di frutta, e dal colore magnifico, a metà fra il rosa intenso ed in rosso, è perfetta per decorare biscotti e guarnire crostate. Da mangiare nei pomeriggi d'autunno/inverno su una belle fetta di pane caldo imburrato, quando il sole cala e fa piacere stare al calduccio bevendo tisane e leggendo vecchi libri di favole con una coperta di lana (ed il gatto!) sulle ginocchia.

Il Melograno, l'albero delle Madri, della Rossa Abbondanza, dell'intimità femminile che si apre come gli spacchi dei suoi frutti. L'albero di Nana, Era, Afrodite, Demetra. Della Madonna del Granato, è la guancia della Sposa del Cantico dei Cantici, è l'offerta che potano molte korai, ma è, soprattutto, per me, legato a Kore/Persefone, colei che a causa di pochi chicchi di Melograno deve sempre tornare nell'Ade, e le stagioni si alternano seguendo il suo andare e venire. E' il frutto dell'intimo Ciclo femminile, naturale, universale.
Ed in questo tempo di Discesa, quando i Melograni maturano, e Persefone torna nel sottosuolo, come i semi, come Regina del Mondo Nascosto; quando fuori inizia a fare freddo e buio presto e si sta in casa a cucinare e confezionare piccoli dono di Luce, è davvero un piacere preparare questa marmellata speciale, per sé o come regalo. E se avrete prestato attenzione all'Albero al Frutto e alle loro energie, ed avrete operato con Intento chiaro, divertendovi ed amando ciò che fate, forse questo dono sarà anche un piccolo dono di consapevolezza...
Fotografie mie, immagini: "Eve" di Rebecca Guay e "Persephone" di James Adams

2 commenti:

  1. Eheheheheh... tutte le volte che compro le melagrane con l'intento di mangiarle và a finire che le metto in un angolo a seccare :D mi piacciono troppo! E dire che fanno così bene...
    Altra ricetta bellissima, stellina, chissà che delizia ne esce! Magari, tentata dalla gola, questa volta riuscirò a non essiccarle :D

    Splendido anche lo scritto, tesoro... la simbologia di questo frutto è qualcosa di veramente meraviglioso, lo adoro a mia volta. Le figure femminili ad esso associate possiedono un fascino e una magia senza paragoni.

    Un abbraccio grande, bella fatina di luce!
    :-*

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  2. grazie elkina..per la ricetta e per l'approfondimento..
    sei fantastica :)

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