lunedì 16 novembre 2015

I segreti dell'antica dea

I segreti dell'antica dea di Brenda Gates Smith, Sperling & Kupfer Editori, 2000.
Numero pagine: 320
Titolo originale: The Secrets of the Ancient Goddess
Lingua originale: inglese
Prima edizione: 1999
Prima edizione italiana: 2000
Genere: romanzo
Ambientazione: imprecisata
Epoca: preistoria

Ho sentito nominare questo libro per anni, e per anni non l'ho mai trovato o considerato, ma poco tempo fa, curiosando nella libreria di un'amica mi è capitato in mano, e l'ho letto tutto d'un fiato. Questo romanzo, come racconta all'inizio l'autrice, si basa su un sogno in cui s'immagina una civiltà diversa, devota ad una grande Dea. E nel corso della stesura, il sogno è stato alimentato dalle scoperte archeologiche avvenute a Çatal Hüyük, città neolitica dell'Anatolia, le cui tracce ci parlano di una comunità improntata su culti femminili ed una certa parità di genere. La storia si svolge al tempo dell'incontro fra questo tipo di cultura, e quella che l'archeologa Marjia Gimbutas ha chiamato Kurgan, basata su valori patriarcali, l'uso del cavallo e delle armi, e credenze androcentriche. Racconta di due donne, Henne e Yana, della loro vita e del loro incontro e scontro con gli uomini, del loro amore per la Dea e per la vita, delle loro paure e gioie in un mondo alle soglie del cambiamento.
Inevitabilmente, questo libro mi ha riportato alla mente un'altro romanzo, che io personalmente preferisco, I racconti di domani di Sara Morace, ispirato alle teorie di Marjia Gimbutas, ambientato anch'esso in un tempo passato indeterminato, incentrato sulle donne. Tuttavia anche I segreti dell'antica dea merita d'essere letto, per provare insieme all'autrice a immaginare una civiltà diversa, basata su valori altri, per provare a scardinare credenze che crediamo inevitabili e connaturate all'essere umano, ma che in realtà sono molto meno certe e molto più recenti di quanto comunemente si creda.
Dalla nota dell'autrice: "Pur essendomi basata sulle osservazioni di archeologi, antropologi e storici, questo libro dovrebbe essere letto come un'allegoria del passato che affronta però temi attuali. Molti importanti teorici della nostra epoca suggeriscono che il passato, il futuro e il presente siano ciclici e reciprocamente dipendenti."
Ecco perché ai nostri giorni è utile leggere libri del genere. Per poter immaginare un passato diverso e rendere possibile un futuro altro.

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