Numero pagine: 274
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1994
Genere: romanzo storico, fantascienza
Ambientazione: Spagna
Epoca: XIV sec. - futuro
Questo è il primo volume della lunga saga di Eymerich, l'inquisitore più celebre della letteratura italiana moderna.
In questa prima parte della saga assistiamo all'inizio della sua carriera, da semplice domenicano viene infatti nominato inquisitore dopo la morte di peste di padre ; ma già negli ultimi giorni di vita del suo predecessore, avvenimenti strani e inquietanti si succedono, come la comparsa del cadavere di un bambino bifronte all'interno del palazzo che ospita i domenicani, che scopare poi nel nulla poco tempo dopo.
Alla storia dell'inquisitore ambientata nella Spagna del Trecento, si intrecciano altri due racconti, uno, quello dello scienziato Frullifer ambientata in un futuro vicino, e la seconda in uno più lontano in cui le invenzioni di Frullifer basate sulla capacità del pensiero e dell'immaginazione di modificare la materia, sono state realizzate; in questo tempo, un addetto ad una delle astronavi si accorge poco a poco che il viaggio che stanno intraprendendo verso un pianeta chiamato Olympus (nome omen) non è di quelli più comuni, e che sono anzi in cerca di una divinità.
Non passerà molto che le indagini di Eymerich lo porteranno sulle tracce di un culto di Diana, su immagine di quella celebrato nel santuario di Aricia in età romana, sopravvissuto alla cristianizzazione e trapiantato nella Spagna medievale; adepte ne sono le streghe, donne di tutti i ceti sociali ed appartenenti alle diverse culture fra cui quella dei mori e quella degli ebrei.
Le tre storie pur ambientate in tempi diversi si influenzano pur tuttavia le une con le altre.
Chiaramente, essendo l'inquisitore il protagonista, gli eventi si volgono a suo favore, mentre io, chi segue il blog lo sa, parteggio sempre per le streghe, tuttavia la dimensione psicologica di Eymerich è ben tracciata e credibile, inoltre non viene proposto come un puro eroe, non è un personaggio del tutto positivo, il che me lo ha reso comunque più accettabile.
Per il resto il romanzo è ben scritto ed avvincente, ed unisce il genere storico a quello gotico, e al fantascientifico, con colpi di scena ben assestati anche se in parte prevedibili.
Spero di riuscire a cimentarmi con il resto della saga, intanto però ho voluto segnalare questo primo volume all'interno della mia ricerca di libri sulle streghe.
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