mercoledì 30 maggio 2018

Il bosco degli urogalli

Il bosco degli urogalli di Mario Rigoni Stern, Einaudi, 2009
Numero pagine: 176
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1962
Genere: raccolta di racconti

Ho scoperto Rigoni Stern con Arboreto salvatico; i più invece passano prima dai suoi racconti di guerra, di cui il più noto è Il sergente nella neve. Ho avuto modo, nel corso degli anni, di leggere anche qualcuno dei libri dell'autore sulla seconda Guerra Mondiale, ma quelli che mi piacciono di più sono, come questo, le raccolte di racconti su animali, alberi, personaggi dell'altipiano di Asiago di dov'era originario Rigoni Stern, che vengono tracciati semplicemente, presi in un immagine particolare rimasta impigliata nei ricordi o nell'immaginazione di chi ne scrive.
Questa raccolta, che riunisce dodici racconti, parla per l'appunto di di animali, fedeli cani da caccia, volpi che scorrazzano nella notte, urogalli imprendibili, e da sfondo il bosco, la montagna, sempre più in alto, e coloro che la abitano, i cacciatori soprattutto, ma anche personaggi che tornano ai propri paesi dopo la guerra, segnati indelebilmente ma ancora capaci di specchiarsi nella natura.
Solitamente non amo i testi che parlano di caccia, ma in quelli di Rigoni Stern si può leggere il rispetto per la montagna e i suoi abitanti, dato da una stretta convivenza e conoscenza, abbozzato con semplicità non priva di poesia.

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