venerdì 29 dicembre 2017

Storie della buona notte per bambine ribelli

Storie della buona notte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo, Mondadori, 2017.
Numero pagine: 212
Titolo originale: Good Night Sories for Rebel Girls
Lingua originale: inglese
Prima edizione: 2016
Prima edizione italiana: 2017
Genere: narrativa per ragazzi, biografie

Di solito non recensisco libri pensati per bambini, ma per questo voglio fare un'eccezione, poiché è apprezzabile anche dai grandi; le autrici infatti hanno raccolto le biografie di 100 donne di tutti i tipi, artiste, scrittrici, sportive, scienziate, pensatrici, attiviste, politiche, musiciste, sovrane. Sono chiaramente scritte con un linguaggio adatto ai bambini e non tracciano l'arco di tutta la vita delle donne di cui parlano ,ma solo gli episodi salienti. Una pagina scritta per ogni donna con nome, nazionalità, biografia, data di nascita e morte ed un'illustrazione di un'artista donna.
Il libro si apre con dedica, indice, una breve prefazione delle autrici. Seguono le biografie illustrate ed una pagina per scrivere la propria storia e disegnare il proprio ritratto. Chiudono il volume un elenco di bambini partecipanti al crowfounding per la pubblicazione, i nomi delle illustratrici, i ringraziamenti e una nota sulle autrici ed il loro progetto.
E' un libro pensato per le bambine come si legge nella prefazione: "E' importante che le bambine capiscano gli ostacoli che le aspettano lungo il cammino. Ma è altrettanto importante che sappiano che questi ostacoli non sono insormontabili." (pag. XI), ma credo che sia importante anche farlo leggere ai bambini maschi, in modo che fin da piccoli abbiano presente dei modelli femminili forti.
In lingua inglese è uscito anche il secondo volume con altre 100 storie di donne e relative illustrazioni.
Mi sembra nel complesso uno splendido regalo per le bambine di oggi, ma anche per adulti, per poter trarre forza dalle storie di donne che probabilmente si sono trovate davanti ai nostri stessi problemi; inoltre la veste editoriale e le illustrazioni lo rendono un volume visivamente molto bello.
Potete trovare questo progetto su Facebook: Rebel Girls e sul sito Rebel Girls.

giovedì 28 dicembre 2017

Nicolas Eymerich, inquisitore

Nicolas Eymerich, inquisitore di Valerio Evangelisti, Mondolibri, 2004.
Numero pagine: 274
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 1994
Genere: romanzo storico, fantascienza
Ambientazione: Spagna
Epoca: XIV sec. - futuro

Questo è il primo volume della lunga saga di Eymerich, l'inquisitore più celebre della letteratura italiana moderna.
In questa prima parte della saga assistiamo all'inizio della sua carriera, da semplice domenicano viene infatti nominato inquisitore dopo la morte di peste di padre ; ma già negli ultimi giorni di vita del suo predecessore, avvenimenti strani e inquietanti si succedono, come la comparsa del cadavere di un bambino bifronte all'interno del palazzo che ospita i domenicani, che scopare poi nel nulla poco tempo dopo.
Alla storia dell'inquisitore ambientata nella Spagna del Trecento, si intrecciano altri due racconti, uno, quello dello scienziato Frullifer ambientata in un futuro vicino, e la seconda in uno più lontano in cui le invenzioni di Frullifer basate sulla capacità del pensiero e dell'immaginazione di modificare la materia, sono state realizzate; in questo tempo, un addetto ad una delle astronavi si accorge poco a poco che il viaggio che stanno intraprendendo verso un pianeta chiamato Olympus (nome omen) non è di quelli più comuni, e che sono anzi in cerca di una divinità.
Non passerà molto che le indagini di Eymerich lo porteranno sulle tracce di un culto di Diana, su immagine di quella celebrato nel santuario di Aricia in età romana, sopravvissuto alla cristianizzazione e trapiantato nella Spagna medievale; adepte ne sono le streghe, donne di tutti i ceti sociali ed appartenenti alle diverse culture fra cui quella dei mori e quella degli ebrei.
Le tre storie pur ambientate in tempi diversi si influenzano pur tuttavia le une con le altre.
Chiaramente, essendo l'inquisitore il protagonista, gli eventi si volgono a suo favore, mentre io, chi segue il blog lo sa, parteggio sempre per le streghe, tuttavia la dimensione psicologica di Eymerich è ben tracciata e credibile, inoltre non viene proposto come un puro eroe, non è un personaggio del tutto positivo, il che me lo ha reso comunque più accettabile.
Per il resto il romanzo è ben scritto ed avvincente, ed unisce il genere storico a quello gotico, e al fantascientifico, con colpi di scena ben assestati anche se in parte prevedibili.
Spero di riuscire a cimentarmi con il resto della saga, intanto però ho voluto segnalare questo primo volume all'interno della mia ricerca di libri sulle streghe.

Grappe e liquorini dalla distilleria di Fratel Agostino

Grappe e liquorini dalla distilleria di Fratel Agostino, AA. VV., Edizioni del Baldo, 2015
Numero pagine: 157
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2015
Fotografie delle piante: no
Illustrazioni botaniche: sì
Illustrazioni di altro tipo: sì
Schede singole piante: sì
Ricette e preparazioni: sì
Piante commestibili: sì
Piante officinali: sì 
Piante aromatiche: sì 
Piante protette: no
Etnobotanica e storia: sì

Questo volumetto delle Edizioni del Baldo, grazioso come tutti gli altri, si inscrive nella serie ispirata alle usanze e prodotti dei monaci; nello specifico questo tratta appunto delle preparazioni alcoliche.
Inizia con la storia della distillazione, la cui tecnica fu riscoperta nel Medioevo, probabilmente grazie agli Arabi, e poi perfezionata dalla Scuola Salernitana, divenne così una delle tante attività dei monaci che crearono le grappe, i vini aromatizzati, i liquori e le acquaviti di frutta.
Segue poi la storia della grappa, un prodotto tipicamente italiano originario di Veneto e Friuli, le leggi per la sua distillazione, un breve elenco delle grappe ottenute dai singoli vitigni, informazioni sulle vinacce, sul processo di distillazione e relativi strumenti come l'alambicco e le sue varietà, i diversi metodi di distillazione della grappa e successivi lavori, l'aromatizzazione delle grappe, la distillazione della frutta per produrre acquavite e delle erbe aromatiche per gli oli essenziali, con anche una tabella del tempo balsamico divisa per mesi ed una con la resa in g di olio essenziale su 1 kg di erba officinale delle principali piante.
Eccoci arrivati al ricettario con una trentina di liquori a base di erbe e frutti ed alcuni approfondimenti sulle piante usate; le ricette di una quindicina di grappe aromatizzate con erbe e frutti e relativi approfondimenti; indicazioni di preparazione di una trentina di conserve di frutta sotto spirito, ed in fine il ricettario con una ventina di piatti fra salati e dolci in cui rientrano le preparazioni alcoliche.
Non ho letto molti libri sulla preparazione dei liquori, ho la fortuna di aver ricevuto dalla famiglia alcune ricette, ma questo mi è piaciuto per la varietà delle preparazione e la chiarezza delle spiegazioni, oltre all'utile parte storico-introduttiva.
Non resta che provare qualche nuovo liquore!

martedì 26 dicembre 2017

Herbarium delle aromatiche

Herbarium delle aromatiche, AA. VV., Edizioni del Baldo, 2015
Numero pagine: 128
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2015
Genere: manuale

Anche questo volumetto è pubblicato dalle Edizioni del Baldo, e come tutti gli altri ha una grafica molto graziosa e curata.
E' composto da un'introduzione sulla medicina monastica e gli orti delle abazie (come già si trova in Creme, pomate, unguenti e rimedi naturali e in Il giardino dei semplici) e una parte sulla via delle spezie. Segue una descrizione di alcuni conventi con orti (diversi da quelli de Il giardino dei semplici) con indicati anche i più celebri preparati erboristici prodotti all'interno dei singoli conventi.
Troviamo poi qualche pagina sulle aromatiche e gli oli essenziali e le spezie con descrizione dei termini officinale,  aromatica, spezia.
Segue il cuore del libro, con uno schedario diviso fra spezie ed erbe con nome comune, latino, origine, foto (piccola) e illustrazione, parte utilizzata, utilizzo e conservazione, specialità culinarie o curative inframezzata a ricette di liquori e cibi e curiosità storiche.
L'indice delle piante trattate chiude il volume.
Le foto sono piuttosto piccole, quindi non sono indicative per quanto riguarda le gite di riconoscimento delle piante, inoltre i caratteri sono piuttosto minuti, però, benché sia un volume piuttosto snello e semplice l'ho trovato interessante, soprattutto per la parte sulle spezie che viene raramente trattata nei manuali di fitoterapia per il grande pubblico, ed anche per la varietà delle ricette. Inoltre, la copertina cartonata lo rendono resistente ed adatto ad essere portato nello zaino, all'occorrenza.

Creme, pomate, unguenti e rimedi naturali

Creme, pomate, unguenti e rimedi naturali - Pharmacia del convento, AA. VV., Edizioni del Baldo, 2016
Numero pagine: 96
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2016
Genere: manuale

Questo volumetto delle Edizioni del Baldo, come anche gli altri di quest'editore è  molto curato nella grafica, inoltre il formato e la copertina cartonata lo rendono pratico e resistente.
Il libro si apre con un introduzione con punto focale sui preparati fitoterapici per uso esterno della tradizione monastica, infatti il libro si colloca nel quadro della medicina dei conventi. Una prima parte descrive brevemente gli orti dei monaci in cui venivano coltivate le piante atte a curare e nutrire, con forti valenze simboliche, le basi e gli spazi della medicina monastica ed i suoi strumenti come erbari e volumi sulle piante (questa parte si trova piuttosto simile anche in Il giardino dei semplici)
Segue una spiegazione riguardo ai principali principi attivi delle piante, indicazioni sulla raccolta delle differenti parti della pianta con un illustrazione che mostra le parti del fiore, della pianta, le radici ed una tabella del tempo balsamico che per ogni pianta riporta epoca di raccolta e droga; seguono alcune nozioni su conservazione ed essiccazione; i tipi di preparazioni per uso esterno (crema, pomata, unguento, gel, cataplasma). Troviamo poi le ricette di base per preparare creme e unguenti (per questi ultimi si suggeriscono gelatina di petrolio o lanolina o strutto, di cui i primi due non credo fossero troppo diffusi al tempo dei monaci, mentre l'ultimo ad oggi non è l'ingrediente più versatile per realizzare unguenti, né se ciò viene considerato, il più etico.
Segue un ricettario che per ogni disturbo propone dei preparati a base di erbe.
Troviamo quindi le schede sulle singole piante con nome italiano, latino, famiglia, proprietà ed illustrazione con particolari di semi e fiori; tratta Aglio, Basilico, Camomilla, Elicriso, Finocchio selvatico, Ginepro, Lavanda, Liquirizia, Malva, Mandorlo, Melissa, Menta, Origano, Rosmarino, Ruta, Salvia, Timo. Nel capitolo successivo per ognuna delle piante citate si suggeriscono alcune preparazioni
C'è poi un approfondimento su S. Ildegarda di Bingen con breve biografia e rimedi divisi a seconda dei disturbi ed una pagina sulla medicina popolare e alcuni curiosi rimedi.
Il capitolo successivo tratta dell'olio d'oliva, della coltivazione dell'Ulivo nei monasteri, le proprietà dell'olio, cosmetici a base di olio fra cui i saponi per cui vengono trascritte alcune ricette base (indicando ingredienti, attrezzi, metodo a caldo e a freddo, con lisciva). Ci sono poi le ricette per cosmetici a base di olio per il benessere di bocca, capelli, viso e corpo.
Chiudono il volume l'indice, la bibliografia (che di solito i libri di queste edizioni purtroppo non anno), una pagina per gli appunti.
Sicché parliamo di un libro piuttosto ben fatto, che può costituire un buon regalo per persone creative ed appassionate di erbe ed eco-cosmesi; forse però, visto che buona parte di ciò che si trova in questo volume può essere letto anche in Il giardino dei semplici, va valutato su quale dei due far ricadere la scelta.