Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood, Mondadori, 1988.
Numero di pagine: 313
Titolo originale: The Handmaid's Tale
Lingua originale: inglese
Prima edizione: 1985
Prima edizione italiana: 1988
Genere: romanzo distopico
Ambientazione: Stati Uniti
Epoca: fine XX sec.
Genere: romanzo distopico
Ambientazione: Stati Uniti
Epoca: fine XX sec.
Ho letto questo libro - purtroppo - solo dopo aver visto l'omonima serie del 2017, prima non lo conoscevo, ma, benché preferisca sempre leggere prima il libro e poi dedicarmi ai rifacimenti cinematografici, è stata comunque una scoperta piacevole, visto che entrambi mi hanno appassionato.
Anche questo libro l'ho trovato provvidenzialmente usato: ero stata tentata di comprare l'ultima edizione di Il Ponte delle Grazie, ma scartabellando fra i libri del mercatino dell'usato, me lo sono trovato davanti. Immaginate la soddisfazione: pagare 2 euro invece di 17 proprio il libro che desideravi leggere.
Quella che ho trovato è la prima edizione italiana, uscita 3 anni dopo la prima in lingua originale; sicché sono passati più di 30 anni da allora, ma Il racconto dell'ancella è ancora straordinariamente attuale.
Il racconto in prima persona è quello di Difred (nell'originale inglese Offred, il suo nome di nascita è vietato, sostituito da questa qualifica di appartenenza al Comandante di nome Fred) che vive negli odierni Stati Uniti sul finire del '900. In seguito a inquinamento, guerre e conseguenti disagi, fra cui un drastico calo della fertilità mondiale, ha preso il potere un gruppo teocratico (basato sul Vecchio Testamento), patriarcale e rigidamente gerarchico, chiamato la repubblica di Galaad, portando ad una società strettamente irregimentata in "caste" sia per gli uomini che per le donne. Ogni fascia sociale deve assolvere a determinati compiti ed è costretta ad indossare abiti che ne identifichino l'appartenenza: al vertice stanno i Figli di Giacobbe, i Comandanti e le Mogli (vestite di blu), ci sono poi le Figlie (vestite di bianco) destinate al matrimonio combinato con gli Angeli, ovvero i soldati; le Marte (verde) cioè le donne anziane o non fertili che curano le case dei Comandanti il cui nome è dovuto a Marta, la sorella del biblico Lazzaro; gli Occhi,cioè le spie presenti in tutto il tessuto sociale; i Guardiani giovani ai quali non è ancora permesso avere una donna, le Economogli dai vestiti multicolori, le Zie (marrone) le controllore delle altre donne, ed in fine le Ancelle dalle vesti scarlatte. Le Ancelle si situano al margine della gerarchia femminile, poiché il loro compito è importante per Mogli e Comandanti, quanto scomodo: sono donne fertili che unendosi ai Comandanti (sempre alla presenza della Moglie ed in maniera ritualizzata) porteranno in grembo quelli che diverranno a tutti gli effetti figli della copia, il tutto ricalcato sull'episodio biblico di Rachele, moglie sterile di Giacobbe, e della sua serva Bilah i cui figli divengono di Rachele.
Difred è un'Ancella, il suo racconto spazia dal presente, durante la sua permanenza nell'abitazione del Comandante Fred e della Moglie Serena Joy, al passato, con flashback sulla sua vita con il compagno Luke, (forse giustiziato) e sull'ascesa al potere di Galaad e delle conseguenze per le donne.
Nella finzione letteraria, la storia che noi leggiamo è una registrazione su nastro fatta da Difred, e ritrovata duecento anni dopo, infatti l'ultima parte del libro, consiste in un discorso del prof. Pieixoto durante il Dodicesimo Simposio di Studi Galaadiani, e nel tentativo di ricostruire l'identità e la storia dell'Ancella Difred.
La narrazione si alterna fra le parti notturne, durante le quali Difred è sola, è sé stessa, e ricorda il suo passato, e quella diurna durante la quale si svolgono gli eventi, tuttavia sono unite da salti dal presente al passato e dal flusso di pensiero della protagonista.
Chi ha visto la serie tv, avrà notato che la parte dedicata dalla scrittrice a Luke e Moria è molto minore, ed anche Janine e Diglen hanno ruoli minori.
La frase più celebre tratta dal libro, che Difred trova incisa nella sua camera da una precedente Ancella, Nolite te bastardes carborundorum "Non lasciare che i bastardi ti schiaccino", è stata ripresa in tempi moderni da gruppi femministi.
Elementi comuni agli altri principali romanzi distopici
Il racconto dell'ancella si inserisce nel solco dei romanzi distopici del 900 di cui i più famosi rappresentanti sono Il mondo nuovo di Aldus Hyxley del 1932, 1984 di George Orwell del 1949 e Farenhait 451 di Ray Bradbury del 1953.
In ognuno dei racconti su citati il gruppo al potere ha trovato il modo di spezzare i legami fra gli individui, in modo che fiducia ed empatia siano bandite dalla società, rendendo più facilmente controllabili i cittadini. Ne Il racconto dell'Ancella il meccanismo è simile a quello di 1984: un sistema di spionaggio e delazione talmente ampio che spinge le persone a non fidarsi di nessuno, abolendo anche la solidarietà femminile; in Farenhait 451 e in Il mondo nuovo il controllo sociale è apparentemente meno stretto ma anche più subdolo, poiché si basa sul tenere le coscienze "addormentate" tramite l'uso di droghe, comodità e distrazioni varie.
L'esistenza di un qualsiasi tipo di resistenza o gruppi di dissidenti è piuttosto incerta sia in Il racconto dell'ancella che in 1984; in Farenhait 451 invece il protagonista finisce per unirsi ai ribelli, mentre in Il mondo nuovo il protagonista è originario di un piccolo gruppo al di fuori del condizionamento sociale imperante. Laddove l'esistenza di un qualche gruppo di opposizione sia incerto, spesso a causa della mancanza di informazioni credibili e non manipolate, manca anche la speranza di un qualche tipo di cambiamento, infatti è proprio la scoperta di una possibile via di uscita che muove gli eventi dei personaggi di Atwood ed Orwell.
In tutti questi racconti (tranne ne Il mondo nuovo) nel corso della narrazione si trovano accenni ad una guerra combattuta in un luogo relativamente distante, ma che determina molti aspetti sociali (la creazione di nemici per instaurare il controllo sulla popolazione è magistralmente esposta anche nell'altra opera di Orwell, La fattoria degli animali).
Ne Il racconto dell'ancella non c'è un unico grande capo come il Grande Ford de Il mondo nuovo o il Grande Fratello di 1984 ma l'affinità è data dalla rigida stratificazione sociale indicata anche dal colore obbligatori dei vestiti a seconda della "casta" di appartenenza, biologicamente indotta in Huxley, sociale e legata alla fertilità per le donne della Atwood, dipendente dall'appartenenza al Partito in Orwell.
Un altro tema comune è il controllo della parola, che se in 1984 si esprime con un continuo rimaneggiamento delle informazioni per adattarle al volere del governo, nel racconto della Atwood si esplicita con il divieto di usare determinate parole e persino di leggere e scrivere per le donne. Il tema della proibizione delle lettere in quanto strumento di acquisizione di un senso critico scomodo per la dittatura, è preponderante in Farenhait 451 con i suoi roghi di libri.
Si potrebbe tentare anche un confronto anche con il più recente V for Vendetta, graphic novel da cui è tratto il famoso film del 2005.
In definitiva, consiglio vivamente la lettura di questo libro, che da alcuni è stato definito "femminista", sia per l'inquietante verosimiglianza di ciò che racconta, sia perché porta a riflettere sul potere esercitato dagli uomini e dalle dittature sul corpo e sulle menti delle donne.
Aggiornamento: nel settembre 2019 è uscito il seguito de Il racconto dell'ancella intitolato I testamenti.
Utilità
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:
- 1984 di George Orwell
- Farenheit 451 di Ray Bradbury
- Il mondo nuovo di Aldus Huxley
- Le figlie del nord di Sara Hall
- Ragazze elettriche di Naomi Alderman
- V per Vendetta scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd
- Vox di Christina Dalcher
Nessun commento:
Posta un commento