lunedì 19 maggio 2014

Chryse - Unguento lenitivo

Chryse è la Dorata, l’Aurea. Chryse è la Preziosa,la  Cara. Chryse era uno dei molti nomi di Afrodite, Dea della della bellezza e dell’Amore, ma anche di Athena, signora di guerre e saggezza. Tutti gli strumenti degli Dei erano in oro: la verga di Ermes, l’arco di Apollo, lo scettro di Zeus, le ali di Eros. Forse perché questo metallo rappresenta ciò che è incorruttibile e simbolicamente luminoso, oltre che prezioso e utile.

Ingredienti
  • oleolito di Camomilla (Matricaria chamomilla)
  • oleolito di Calendula (Calendula officinalis)
  • oleolito di Lavanda (Lavanda officinalis
  • cera d’api
  • vitamina E (tocopherol) facoltativo, serve come antiossidante e per tanto garantisce la conservazione più a lungo.
Riguardo alla cera
La cera d'api si trova nelle erboristerie, nei negozietti che vendono miele e prodotti locali, oppure direttamente dagli apicoltori, opzione che io preferisco per favorire i piccoli produttori dei dintorni, che tra l'altro la vendono ad un prezzo molto inferiore rispetto alle erboristerie. Per questa ricetta vi serve della cera del tutto naturale, se vi rifilano i fogli rifiutateli perché di solito contengono anche parafina o altri materiali. Se doveste trovare quella non ancora pulita (si presenta di un bel giallo caldo con corpuscoli nero-marroni ed un forte profumo di miele) prendetela, si può purificare facilmente come potete leggere qui: Come pulire la cera.
Riguardo agli oleoliti
Si possono preparare tre distinti oleoliti oppure uno solo unendo tutte e tre le erbe e l'olio scelto in un solo barattolo.
Preparazione
Gli unguenti si preparano con una parte di cera, e fra le 5 e le 7 parti di olio; io di solito mi regolo su una di cera e sei di olio (es. 10 g di cera e 60 g di olio) e con queste dosi viene un unguento dall'aspetto solido ma che si può raccogliere agevolmente con il dito e si spalma benissimo. La consistenza dipende anche dalla temperatura esterna, d'estate chiaramente è più morbida, mentre d'inverno solidifica.
Considerate che non se ne usa mai moltissimo, sicché se non avete intenzione di regalarlo tenetevi sulle piccole quantità.
Mettete a sciogliere la cera a pezzettini e gli oleoliti in parti uguali (secondo l'esempio precedente 10 g. di cera, 20 g di oleolito di Camomilla, 20 g di oleolito di Calendula, 20 g di oleolito di Lavanda, oppure 60 g dell'oleolito ottenuto dalla macerazione delle tre erbe insieme)
in un pentolino a bagnomaria; il calore non giova agli oli quindi tenete il fuoco basso e non appena la cera si è sciolta completamente mescolate, togliete dalla fonte di calore e versate in barattolini di vetro ben puliti e asciutti. Raffreddandosi l'unguento si solidifica in superficie e a contatto col vetro, prima che sia del tutto solido versate una goccia di vitamina E e mescolate bene; quest'ultima è termolabile quindi va aggiunta solo quando la temperatura è scesa.
Se non aggiungete la vitamina E e quindi non smuovete l'unguento, può succedere che la superficie rimanga un po' più solida e presenti delle crepe a completo raffreddamento ma con il calore delle mani si scioglie perfettamente. Per evitare quest'effetto comunque si può mescolare di tanto in tanto durante il raffreddamento dell'unguento, che così rimarrà più "spumoso".
Eventualmente si può aggiungere alla cera in via di sciogliemento anche un po' di burro di karitè o di cacao per rendere ancora più morbida e nutriente la miscela. Attenzione però al fatto che il burro di karitè se surriscaldato, quando si raffredda si rapprende in piccoli granelli; la cosa non è particolarmente fastidiosa a mio avviso, visto che comunque rimangono amalgamati al resto e si sciolgono quando prelevati con le mani o spalmati. Se però siete dei perfezionisti a livello estetico e la cosa non vi piace, evitate!
  
Utilizzi
Qui di dorato, di prezioso e caro c’è molto: la cera delle api instancabili, il biondo e ricco olio d’oliva, i capolini di Camomilla come pioggia d’oro, i fiori di Calendula come gocce di luce sui prati, e la dolce Lavanda che fiorisce in particolare al Solstizio d’Estate, giorno più lungo dell’anno, in cui le proprietà del sole, secondo la tradizione, si trasferiscono alle piante. Pennellate di luce e colori caldi, con una sfumatura di viola profumato.
La Camomilla, conosciuta comunemente come l’erba che dona un buon sonno, ha tantissime proprietà sia medicinali che cosmetiche fra le quali schiarire i capelli biondi, lenire delicatamente arrossamenti e screpolature, decongestionare gli occhi gonfi e calmare il mal di pancia portato dal ciclo.
La Calendula, tanto diffusa e rustica quanto utile, ha la capacità di calmare bruciori, pruriti, rossori, ma anche, essendo antisettica, di combattere i funghi della pelle e delle parti intime; anche la Calendula può aiutare nei giorni di mestruazioni a regolarizzare il ciclo e calmare il dolore.
La Lavanda, il cui fresco profumo tutti conoscono, è anch’essa blandamente disinfettante, purificante, ciccatrizzante, calmante, decongestionante e aiuta a migliorare la circolazione, oltre che rilassare, far passare ma di testa e crampi addominali e sedare la tosse.
Queste tre erbe agiscono in sinergia potenziando i loro rispettivi poteri curativi, creando una mistura particolarmente indicata per qualsiasi problema della pelle: secchezza, infiammazioni, rossori, punture d’insetti, piccole ferite, eritemi, bruciature, screpolature. Ma è anche efficace in caso di bruciore intimo, ed adatta per le pelli sensibili, mature, atoniche o particolarmente delicate come quelle di bimbi e anziani.
Arricchita ulteriormente con burro di karitè, può essere usata per massaggi nutrienti e rilassanti sul basso ventre e schiena, anche in caso di mestruazioni dolorose.


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Vedi anche:
Calendula
Lo Spirito della Calendula
Alcune varietà di Calendula
Illustrazioni botaniche di Calendule   
La Calendula nell'antichità  
Mitologia della Calendula 
Oleolito di Calendula
Iuno - Unguento di Calendula
Cautha - Unguento alla Calendula e Iperico
Tintura di Calendula

Aggiornato l'ultima volta il 5 agosto 2015.

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