L'uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, Salani Editore, 2008
Numero pagine: 51
Titolo originale: L'homme qui plantait des arbres
Lingua originale: francese
Prima edizione: 1953
Prima edizione italiana: 1958 (con titolo diverso)
Genere: romanzo
Ambientazione: Francia del sud
Epoca: XX sec.
Numero pagine: 51
Titolo originale: L'homme qui plantait des arbres
Lingua originale: francese
Prima edizione: 1953
Prima edizione italiana: 1958 (con titolo diverso)
Genere: romanzo
Ambientazione: Francia del sud
Epoca: XX sec.
La prima volta che ho sentito parlare di questo libro ho pensato che doveva essere uno di quei romanzi un po' surreali dove non si capisce mai davvero cosa succede (non so perché eh, puro pregiudizio). Poi C. me n'ha parlato ed ho pensato "Beh C. mica ha cattivo gusto, magari è bello davvero..." ma poi m'è sfuggito di mente.
Alla fine mi è capitato davanti il film d'animazione tratto dalla storia di Jean Giono. Pura poesia. Immagini e parole sfumate ma solide, incisive. Delicatissimo. Una meraviglia. E fortunatamente il testo è praticamente identico a quello del libro (una volta tanto!).
L'uomo che piantava gli alberi, ora il titolo mi parla di qualcuno che ha avuto il coraggio di essere un Creatore, senza superbia e senza sfiducia, di qualcuno che ha realizzato sé stesso nella pace trovata fra gli alberi, anche dopo molto dolore.
La storia ambientata all'inizio del secolo (non questo in effetti, ma quello prima), viene narrata da un uomo che si avventura nelle impervie regioni alpine del sud della Francia, ed è lì, fra paesi abbandonati ed aride chine, che incontra Elzéar Bouffier, un solitario pastore che con incrollabile pazienza pianta i semi degli alberi. Credo che chiunque abbia letto questo libro non possa fare a meno di amare ed ammirare la serenità e la semplicità di questo personaggio, ancorché fantastico. Il racconto si snoda per circa quarant'anni, e parla di terre rese nuovamente verdi e ricche, di ritorno alla terra, di amore per ciò che si fa, di determinazione...insomma, di cose veramente non da poco.
Pubblicato per la prima volta nel 1953, nel 1987 il regista Frédéric Back ne trae il cortometraggio a cui ho accennato, che si può vedere qui. Sedetevi lasciando perdere per una mezz'ora tutti i vostri pensieri, e accompagnate l'uomo che cammina sui monti, verso una Creazione degna del Dio della vita...
Utilità
Qui si può trovare il testo integrale con illustrazioni.
Qui una canzone dei Ratti della Sabina inspirata al racconto.
Qui un interessante articolo su Jean Giono.
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