giovedì 29 agosto 2019

Questo è il mio sangue

Questo è il mio sangue. Manifesto contro il tabù delle mestruazioni di Élise Thiébaut, Einaudi, 2018
Numero pagine: 216
Lingua originale: francese
Titolo originale: Ceci est mon sang. Petite histoire des règles de celles qui les ont et de ceux qui le font
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2018
Genere: saggio

Quando ero adolescente non c'erano libri sulle mestruazioni. Il primo è stato Luna Rossa di Miranda Gray, che indagava il ciclo da un punto di vista spirituale ed energetico; poi è venuto Mestruazioni di Alexandra Pope, più concreto. Ed in fine, l'anno scorso è stato pubblicato questo libro. Facendo qualche ricerca però, ho scoperto che anche questo aspetto della vita femminile sta fortunatamente uscendo dall'ombra in cui era relegato, grazie a varie pubblicazioni (vedi Utilità in fondo al post).
Questo è il mio sangue si apre con l'introduzione in cui l'Autrice racconta il suo rapporto con il ciclo mestruale, la sua esperienza come donna, e come l'argomento sia ancora tabù in molte società, non ultima la nostra occidentale dove è circondato da reticenze, leggende e stereotipi; per rompere questo muro di silenzio e a volte vergogna, alcune artiste in varie parti del mondo hanno creato l'"arte mestruale", un mezzo per portare all'attenzione quest'argomento così rilevante nella vita di ogni donna.
Il primo capitolo oltre a raccontare il menarca dell'autrice, tratta delle mestruazioni dal punto di vista biologico, ci parla di cosa è composto il sangue mestruale, cosa succede all'ovocita, all'endometrio e delle usanze legate al primo sanguinamento di una ragazza.
Nel secondo capitolo l'Autrice parla di come da ragazzina ha cercato di comprendere e venire a patti con alcuni aspetti del ciclo, l'idea di sporcizia e l'odore del sangue; risale fino alle teorie di Ippocrate e Plinio sulle mestruazioni ed ancora più indietro fino alle teorie antropologiche sulle donne preistoriche, per comprendere da dove nascano questi pregiudizi.
Il terzo capitolo riporta alcune teorie evoluzionistiche sul perché delle mestruazioni e dei comportamenti sociali che le accompagnano. Si spazia poi nell'immaginario mestruale, tramite i vari nomi del ciclo, da "avere il marchese" a "arrivano gli inglesi" passando per "avere le orse", al quale ci si connette per arrivare ai culti di bambine e adolescenti dell'antica Grecia, come quello di Artemide a Brauron, della Sacra Cintola della Madonna, del parallelismo fra le mestruazioni e sacrificio di Ifigenia ad Artemide e la circoncisione e quello di Isacco al Dio biblico. Da qui alle prescrizioni sull'impurità del sangue mestruale nelle religioni monoteiste, il passo è breve.
Il quarto capitolo entra in argomento trattando di alcune sportive e performer che hanno affrontato il tema delle mestruazioni nel loro settore con azioni a volte eclatanti, e passa a parlare degli strumenti usati per assorbire e contenere il sangue mestruale attraverso la storia, ovvero assorbenti e tamponi, già presenti nell'antico Egitto. Si ragiona sul loro costo, sulla pubblicità connessa, sulle norme che devono rispettare oggi e di come a volte contengano sostanze nocive per l'ambiente e per le flora vaginale (tanto in alcuni casi da provocare crisi da shok tossico), e di come in definitiva si tratti di una soluzione poco sostenibile.
Nel quinto capitolo si prosegue il discorso illustrando altri dispositivi quali la coppetta mestruale, le spugne assorbenti, assorbenti e mutandine lavabili e la corrente del flusso istintivo libero per cui il sangue viene trattenuto tramite l'allenamento del pavimento pelvico. L'Autrice ci offre poi una carrellata sulle varie artiste mestruali.
Il sesto tratta dei metodi contraccettivi: oltre a preservativo e pillola, ne esistono di poco conosciuti come la Lunacezione che si basa sul rapporto donna-luna, il metodo Ogino-Knaus che consiste nell'evitare i rapporti nei presunti giorni fertili (che è tra l'altro l'unico accettato dalla Chiesa), il cointo interrotto, il monitoraggio della temperatura basale, il metodo Billings (basato sul controllo del muco cervicale), e vengono forniti anche i nomi di app e siti volti a calcolare i giorni fertili. Parla anche della sincronizzazione del ciclo e delle condizioni in cui si ha una sospesione dello stesso (detenzione, guerre, carestie, sport agonistico, denutrizione ecc.)
Il settimo capitolo parla di dolori mestruali e relativi farmaci, endometriosi e del comportamento tenuto dalle varie società verso le donne sofferenti, di volta in volta trattate come streghe, matte o isteriche.
L'ottavo ed ultimo capitolo indaga invece le potenzialità curative del sangue mestruale che contiene cellule staminali, e da cui fino alle teorie del movimento transumanista.
Rimangono poi conclusioni, ringraziamenti e note al testo con le fonti consultate.
Come potete vedere si tratta di un libro denso di informazioni, come anche di esperienze di vita dell'Autrice, che mescola il tutto con una buona dose di ironia. Per quanto l'Autrice non sia né antropologa né scienziata, e dunque non si tratti di un saggio di divulgazione scientifica, lo consiglio a tutte le donne (e agli uomini) che cercano di capire e convivere con il ciclo, e perché no, renderlo un momento interessante e utile della vita, facendolo uscire dal mondo di vergogna e silenzio dove è stato relegato per secoli.

Utilità
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