mercoledì 28 agosto 2019

I racconti di domani

I racconti di domani di Sara Morace, Prospettiva Edizioni, 2008
Numero pagine: 205
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2008
Genere: romanzo storico
Ambientazione: un'isola del Mediterraneo
Epoca: II millennio a. C.

Ecco un altro libro poco conosciuto se non in ambiente di studi matriarcale (del quale esistono pochissime recensioni).
Io l'ho acquistato e letto anni fa, probabilmente quand'è stato pubblicato; l'Autrice, Sara Morace è autrice di vari studi di genere e sul matriarcato.
I racconti di domani è ambientato  in un tempo passato che potrebbe essere il II millennio a. C., in un'isola del Mediterraneo, che potrebbe essere Creta, abitata da genti pacifiche e matrifocali devote alla Dea, guidate dagli anziani e dalle Madri, le donne sagge di cui ogni villaggio non può fare a meno. Aranua è appunto la Madre del villaggio, ed i suoi pensieri vengono occupati da un sogno sconcertante in cui la gente vive lontano dalla natura, oppressa dalla violenza e da uomini che si credono superiori all'ambiente e alle donne. Irani, figlia di Aranua e futura Madre, la aiuta ad entrare in contatto con una donna del futuro, Marjia, che parla loro di questo mondo fatto di prevaricazione e squilibrio. Kulìa, la figlia adolescente di Irani, pensa, ragiona, chiede chiarimenti riguardo a questo sovvertimento per lei impensabile, ma il futuro non è così distante come si pensa: arrivano infatti notizie di gruppi di uomini armati che sottomettono e depredano le comunità pacifiche della Dea. Cosa fare? La scelta di queste genti antiche, è quella di creare e mettere in circolo oggetti che testimonino la loro gioia di vivere e le loro scelte in armonia con la Madre.
Questa la trama in breve, anche se più che per il pregio della forma narrativa, questo libro si fa apprezzare per il tentativo di ricostruire un modo di vivere diverso, egualitario e pacifico: la paternità sembra essere sconosciuta, i lavori sono divisi a seconda delle possibilità e delle capacità dei singoli, i bambini sono accuditi collettivamente, le donne sono rispettate e onorate come guide spirituali, l'espressione della sessualità è libera e non esclusiva.
L'Autrice non lo dice, ma il personaggio di Marjia, potrebbe essere un omaggio agli all'archeologa lituana Marjia Gimbutas, una delle prime studiose a teorizzare l'esistenza di società egualitarie pacifiche, che lei chiama Antico Europee, precedenti alle invasioni Kurgan o Indoeuropee, e a studiarne e cercare di interpretarne i reperti, alcuni dei quali tra l'altro vengono illustrati in bianco e nero all'inizio di ogni capitolo di I racconti di domani.
Senza entrare nel merito riguardo al dibattito sull'esistenza e la forma delle civiltà matriarcali, questo romanzo può sicuramente fornire degli spunti di riflessione interessanti riguardo non solo al nostro passato, ma soprattutto al nostro presente, e alle alternative al tipo di società che tutti conosciamo, e che provoca disagio e distruzione a noi come alla Terra.

Utilità
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche i saggi:
  • Dio è nato donna di Pepe Rodriguez
  • Il calice e la spada e Il piacere è sacro di Rianne Eisler
  • Il mito della Dea di Anne Baring e Jules Cashford
  • Le dee e gli dei dell'Antica Europa, Il linguaggio della Dea, La civiltà della Dea, Kurgan, Le dee viventi di Marjia Gimbutas
  • Le dee perdute dell'antica Grecia di Charlene Spretnak
  • Le donne invisibili della preistoria di Judy Foster
  • Le società matriarcali di Heide Göttner-Abendroth
  • Oscure madri splendenti, Colei che dà la vita. Colei che da la forma, Verso il luogo delle origini di Luciana Percovich
  • Quando Dio era una Donna di Merlin Stone
E i romanzi:

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