domenica 9 giugno 2019

Manuale di erboristeria

Manuale di erboristeria di Teodoro Negro, edito dall'Autore, 1965
Numero pagine: 167
Lingua originale: italiano
Prima edizione: ?
Fotografie delle piante: no
Illustrazioni botaniche: sì, ma solo di alcune piante
Illustrazioni di altro tipo: sì, una a colori dei tipi di fiore
Schede singole piante: sì
Ricette e preparazioni: no
Piante commestibili: sì, ma per il loro uso terapeutico
Piante officinali: sì 
Piante aromatiche: sì 
Piante protette: sì, alcune Orchidee spontanee
Etnobotanica e storia: no

Ho ripescato questo libricino dal fondo di uno scaffale di mia madre: non l'avevo mai notato fino ad oggi, il che è curioso, visto che ha più anni di me, ed è sicuramente in quello scaffale da anni, reduce da un paio di traslochi. Come si può vedere dalla data di pubblicazione, si tratta di un testo estremamente datato, ma ho deciso di recensirlo lo stesso perché ha la bellezza dei vecchi testi di erboristeria, che trattavano in maniera estremamente disinvolta le piante tossiche, e consigliavano la raccolta di spontanee piuttosto che di quelle coltivate a fini di vendita (ma immaginate una cosa del genere al giorno d'oggi?). L'autore fu un erborista dell'Astigiano, i cui discendenti hanno ancora oggi un'erboristeria.
Ecco cosa contiene il libro: breve introduzione dell'autore, norme di raccolta delle varie parti della pianta, essiccazione, immagazzinamento, regolamentazione della raccolta (chiaramente desueta vista la data di pubblicazione). Troviamo poi le schede delle singole piante (circa 125 fra erbe ed alberi, anche velenosi) con nome comune, binomio botanico, famiglia, descrizione, habitat, parti usate, proprietà, tempo balsamico, modalità di raccolta, norme di essiccazione, coltivazione. Solo per alcune delle erbe ed alberi trattati (che sono grosso modo quelli classici che si trovano in quasi tutti i libri sull'argomento) è presente una tavola botanica di piccole dimensioni in bianco e nero. Chiudono il volume indice generale, indice delle piante trattate, ordinate alfabeticamente secondo il loro nome comune e bibliografia (costituita da quattro volumi degli anni 40-50).
Il focus di quest'opera è messo sulla preparazione delle droghe erboristiche, non è quindi adatto come base per il riconoscimento delle piante, e non presenta ricette delle preparazioni; sicuramente è per alcuni versi obsoleto, e solitamente un buon libro di erboristeria contiene tutte le informazioni qui riunite, tutta via le indicazioni generali sono valide ancora oggi e spiegate in maniera chiara ed efficace.

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