sabato 8 giugno 2019

Il cancello del crepuscolo

Il cancello del crepuscolo di Jeannette Winterson, Mondadori, 2014
Numero pagine: 150
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Daylight Gate
Prima edizione: 2012
Prima edizione italiana: 2014
Genere: romanzo breve storico, gotico, horror
Epoca: 1612
Ambientazione: Pendle Forest, Lancashire

I libri di Jeanette Winterson mi sono stati consigliati anni fa da un'amica. Chiaramente io sono andata a pescare l'unico che parla di streghe, al di fuori della produzione letteraria tipica dell'autrice.
Il cancello del crepuscolo, ambientato nel Lancashire, ed in particolare nei pressi della foresta di Pendle, copre un arco temporale di pochi giorni dell'anno 1612, quindi durante il regno di Giacomo I e le persecuzioni a streghe e papisti che l'hanno caratterizzato, e si basa su fatti realmente accaduti. La protagonista è Alice Nutter una donna bella, indipendente e ricca del Lancashire, la quale cerca di mantenere un basso profilo, ben sapendo che attirare l'attenzione delle persone sbagliate potrebbe costarle la vita. I suoi propositi vanno a poco a poco in fumo, quando incontra lungo la strada una ragazza che è stata violentata perché sospettata di essere una strega, ed in effetti essa appartiene alla famiglia Demdike, ospitata da Alice sui suoi terreni, e composta da varie generazioni di donne che sembrano in effetti avere qualcosa di diabolico. Queste credono che Alice sia una potente strega e chiedono il suo aiuto per liberare la vecchia Demdike, arrestata per stregoneria. Il cerchio si stringe quando i magistrati della regione cercano di prendere in trappola il gesuita Christopher Southworth, amante di Alice e da lei ospitato...un processo si profila all'orizzonte, un processo realmente avvenuto.
Il titolo è dato dalla credenza che al confine fra giorno e notte i morti e i vivi si incontrino a Pendle Forest. L'elemento soprannaturale compare brevemente nel corso del romanzo e risulta ben inserito, è comunque qualcosa di non centrale per la narrazione. L'Autrice riesce a rendere bene il clima di  violenza normalizzata che doveva caratterizzare il periodo storico, anche tramite la descrizione di scene cruente, narrate con uno stile crudo e scarno, ma senza mai scadere nell'eccesso, e crea un crescendo fino al colpo di scena finale che riguarda Alice e la vecchia Demdike
Il personaggio che più colpisce è appunto la protagonista Alice Nutter, una donna perfettamente consapevole dei pericoli del mondo in cui vive e della misoginia del suo tempo, una donna forte e ferma nelle sue convinzioni.
L'unica pecca, se così si può dire, è la brevità del romanzo, ma se vi piacciono i romanzi storici sulle streghe, con un tocco gotico, questo merita davvero.

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