sabato 8 giugno 2019

Salute della terra

Salute dalla terra – Guida alle piante medicinali di autori vari, Idealibri, 1981
Numero pagine: 208
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Medicines from the earth
Prima edizione: 1978
Prima edizione italiana: 1981
Fotografie delle piante: sì ma non di tutte le piante trattate, altre generiche o ornamentali
Illustrazioni botaniche: sì
Illustrazioni di altro tipo: sì
Schede delle singole piante: sì
Ricette e preparazioni: sì
Piante commestibili: sì
Piante officinali: sì
Piante aromatiche: sì
Piante protette: sì
Etnobotanica e storia: sì

Ho comprato questo libro al mercatino dell'usato, e nonostante abbia ormai un ripiano intero dedicato solo ai volumi che trattano di piante e affini, ho deciso di portarmi a casa anche questo volumone. Non si sa mai quale nuova chicca si può trovare in un libro sulle erbe sconosciuto.
Questo volume si apre con una nota su come usare il libro (che sembra ridicolo, ma come vedrete in effetti una chiave per orientarsi nel volume serve) che tratta 247 piante scelte fra quelle di provata efficacia, omettendo, dicono gli autori, quelle velenose, i cibi, le spezie e quelle appartenenti alla medicina popolare ma considerate inefficaci; in realtà vengono trattate anche alcune piante velenose (termine che in realtà vuol dire tutto e niente, visto che piante considerate velenose hanno comunque un impiego farmaceutico di vecchia data). Si prosegue con brevi accenni di storia delle piante medicinali, sistematica, principi attivi, importanza di erbari, giardini botanici e esplorazioni, vari utilizzi (medico, nutrizionale, fibra ecc.). Questa prima parte introduttiva è molto molto scarna, a tratti mi è sembrata confusionaria, come se si saltasse di palo in frasca senza esaurire gli argomenti.
Si trova a questo punto un inserto (stampato su pagine a fondo verde) costituito da una tabella in cui sono riportati in ordine alfabetico i nomi delle 247 piante con a lato i principali usi medicinali.
Arriviamo quindi alle schede dedicate alle singole piante ordinate alfabeticamente e numerate in base al nome botanico. Ogni scheda riporta nome latino, alcuni nomi popolari, famiglia, area d'origine e diffusione, ed una parte discorsiva che contiene descrizione della pianta, habitat, principali principi attivi e qualche notizia di varia natura (storica, etimologica ecc.), completa il tutto una illustrazione botanica e/o una fotografia della pianta. Si trovano alberi, arbusti ed erbe di tutto il mondo.
A questo punto c'è un'altro inserto su pagine verdi che per ogni disturbo indica la pianta da usare, metodo d'uso (infuso, decotto ecc.), preparazione e dose, eventuali note; non essendo digiuna dell'argomento, alcune preparazioni mi hanno lasciato perplessa.
Si prosegue con una parte sulla storia della medicina popolare nei vari continenti escluse, Oceania e Antartide (argomento trattato in maniera più approfondita rispetto ai brevi cenni del primo capitolo).
Incontriamo quindi la doverosa trattazione su raccolta, essiccazione, conservazione, tipi di preparazioni con ricette, e regole base per preparale tisane (infusi misti di due o più erbe)
Epilogo dove vengono riportati esempi e si auspica una collaborazione fra erboristeria e medicina ortodossa, fra uomo e natura.
Chiudono il volume indici, bibliografia, fonti delle illustrazioni.
Si tratta di un bel volume, con fotografie decorative a tutta pagina, illustrazioni botaniche tratte da vecchi erbari e incisioni che corredano le parti discorsive. Tuttavia ho trovato alcune frasi francamente incomprensibili (forse per la traduzione?) ed alcuni errori grossolani come l'affermazione che negli oleoliti l'eventuale acqua si trova in superficie, quando chiaramente essendo più pesante dell'olio, si trova sul fondo. Inoltre ho trovato la suddivisione del materiale confusionaria, avrei preferito schede complete e non informazioni sulla stessa pianta sparse in diverse sezioni. Come molti libri un po' datati riporta, in maniera disinvolta anche l'uso di piante potenzialmente pericolose, quindi consiglio cautela. Si tratta di un volume di una certa importanza, inadatto ad essere portato in giro ed usato come base per il riconoscimento delle piante.
In definitiva quindi, non lo consiglio a neofiti, ma vale comunque la pena tenerlo come testo da consultazione.

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