venerdì 27 dicembre 2019

Odd e il gigante di ghiaccio

Odd e il Gigante di Ghiaccio di Neil Gaiman con illustrazioni di Iacopo Bruno, Mondadori, 2010
Numero pagine: 113
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Odd and the Frost Giants
Prima edizione: 2008
Prima edizione italiana:
Genere: fantasy mitologico

TramaIl protagonista è Odd, un giovane vichingo; in seguito alla morte del padre e ad un incidente che rende una delle sue gambe poco salda, Odd decide di lasciare la madre ed il patrigno per vivere nella capanna del padre fra i boschi, nonostante un lungo e rigido inverno imperversi sulla regione. Nel bosco incontra una volpe che sembra voler indicare qualcosa al ragazzo, ed infatti lo porta nei pressi di un albero in cui un orso è rimasto incastrato mentre faceva incetta di miele, sotto lo sguardo arcigno di un'aquila. Ma questi animali non sono quello che sembrano, e sotto le loro fattezze si nascondono i grandi Dei di Asgard...

Avrete capito che quest'autunno/inizio inverno è stato all'insegna di Neil Gaiman. Dopo aver trovato gli Dei del Nord in American Gods (e più recentemente in Miti del Nord) ritroviamo le atmosfere favolose della grande mitologia nordica. 
Questo piccolo libro nasce come un racconto scritto dall'Autore in occasione del World Book Day del 2008, iniziativa volta e far conoscere il piacere della lettura ai bambini, per questo è stato venduto al prezzo simbolico di una sterlina. Secondo la regola dell'evento non poteva superare le 14500 parole, sicché è stato esteso e pubblicato nel 2009 nella forma che conosciamo.

La storia per quanto breve è nel puro stile Gaiman: la mitologia e l'ambientazione fiabesca si mischiano con la realtà del diventare grandi. Gli Dei Odino, Thor e Loki sono molto simili a quelli che ritroviamo in Miti del Nord ed è sicuramente Loki ad avere un ruolo di rilievo, ma qui conosciamo meglio anche la bellissima Freya come co-protagonista. L'unico appunto è che la risoluzione dell'intreccio è piuttosto debole, ma è comprensibile dovendo rispettare un limite di lunghezza.
Ad accompagnare la narrazione troviamo le illustrazioni in bianco e nero di Iacopo Bruno che aveva già curato le copertine di Il cimitero senza lapidi e altre storie nere e Il figlio del cimitero.
Come sempre Gaiman incanta e insegna, consiglio assolutamente questa favola nordica ai giovani lettori, ma anche gli adulti potrebbero apprezzarla.

Utilità
Nell'originale le illustrazioni erano di Brett Helquist, nell'edizione del 2010 di Adam Stower, e in quella del 2016 Chris Riddell che ha già collaborato con Gaiman in vari libri.
Gli altri romanzi di Neil Gaiman (per adulti e ragazzi) sono:
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • IIl giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger Warning).
Le raccolte di racconti:
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche:

venerdì 20 dicembre 2019

Miti del Nord

Miti del Nord di Neil Gaiman, Mondadori, 2018
Numero pagine: 228
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Norse Mythology
Prima edizione: 2017
Prima edizione italian: 2018
Genere: racconti ispirati alla mitologia nordica

Quando ho visto che era stato pubblicato questo libro ho fatto un salto di contentezza: Gaiman, uno dei miei scrittori preferiti, e la mitologia nordica, una delle più affascinanti, riuniti in un solo libro. Purtroppo sono riuscita a leggerlo solo ora, ma mi ha conquistata!
Come spiega nell'introduzione all'opera Gaiman entra in contatto con gli Dei del Nord ancora bambino grazie ai fumetti sul supereroe della Marvel Thor e passa poi a descrivere alcune caratteristiche di questa mitologia tanto affascinante quanto per noi poco conosciuta (ben poche storie sono giunte fino a noi), come in quasi tutte le sue opere spiega al lettore la genesi del libro, il metodo usato per scriverlo e le fonti consultate, principalmente l'Edda in prosa di Snorri e l'Edda poetica.
Segue una breve descrizione di Odino, Thor e Loki che sono i principali protagonisti dei miti qui contenuti e cominciano i racconti: dalla creazione del mondo dal corpo del gigante Ymir Gaiman ci fa assistere al sacrificio di Odino a sé stesso per la conoscenza delle rune, agli stratagemmi usati da Loki per procurare a Sif una chioma d'oro puro e altri doni per gli Aesir, alla costruzione delle mura di Asgard, all'origine dell'idromele della poesia dal sangue di Kvasir, al furto di Mjollnir il martello di Thor, al rapimento di Idhunn con le sue mele della giovinezza. E poi l'amore di Freyr, la morte di Balder via via fino all'ultimo grande evento alla fine (ma ne siamo sicuri?) di tutte le storie, il Ragnarokk, il crepuscolo degli dei.
Ciò che ho veramente apprezzato è stato il fatto che Gaiman si sia limitato a piccole aggiunte e modifiche: mantenendo la struttura portante dei miti originali ha inserito solo una coloritura personale mettendo al centro Loki, il dio più ambiguo del pantheon nordico, un briccone divino che ruba la scena allo stesso Odino sempre pronto a infastidire e deridere gli Dei che certo non fanno una bella figura, primo fra tutti Thor che risulta un bamboccione tutto muscoli e niente cervello. Ed il finale vi riserverà una sorpresa in pieno stile Gaiman!
Ho apprezzato anche il fatto che sia stata mantenuta la copertina originale con Mjollnir su sfondo nero (ma ne esiste anche un'altra in cui al centro di Mjollnir sono disegnati i nove mondi con Yggdrasil in mezzo), mentre quest'anno è uscita l'edizione tascabile con sfondo bianco.
Insomma, se ancora non si fosse capito, questo libro è consigliatissimo sia a coloro che già conoscono la mitologia nordica per poter apprezzare le storie note con nuove sfumature, sia a chi non conosce l'argomento per potercisi avvicinare in maniera piacevole.

Utilità
Gaiman ha anche registrato un audiobook di Miti del Nord in cui legge i racconti qui contenuti. Personaggi della mitologia nordica compaiono anche nei romanzi American Gods e Odd e il gigante di ghiaccio.
Altre raccolte di racconti di Neil Gaiman:
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • IIl giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger Warning).
Altri romanzi o racconti legati alla mitologia nordica:
Saggi e fonti della mitologia nordica:
  • Antiche saghe islandesi a cura di Marco Scovazzi
  • Antiche saghe nordiche a cura di Marcello Meli
  • Beowulf a cura di Ludovica Koch
  • Beowulf. Traduzione e commento di John Ronald Reuel Tolkien
  • Beowulf e il Frammento di Finnsburh a cura di Caterina Ciuferri e David Murray
  • Edda di Snorri Sturluson
  • Fiabe islandesi di AA. VV.
  • Fiabe nordiche di AA. VV.
  • Gesta dei re e degli eroi danesi di Saxo Grammatico a cura di Luddovica Koch
  • Gli dei dei Germani di George Dumézil
  • I miti nordici e Saghe e leggende del Nord di Gianna Chiesa Isnardi
  • Il canzoniere eddico a cura di Piergiuseppe Scardigli
  • Il mulino di Amleto di Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend
  • L'oro fatale di Mary Tibaldi Chiesa
  • La leggenda di Sigurd e Gudrún di John Ronald Reuel Tolkien
  • La saga di Oddr l'arciere a cura di Fulvio Ferrari
  • La saga dei Volsunghi a cura di Luddovica Koch
  • Miti e leggende del Nord di Vilhelm Grønbech
  • Miti e leggende nordiche di Salvatore Tufano
  • Saga di Eirik il rosso a cura di Sonia Piloto di Castri
  • Saga di Ragnarr a cura di Marcello Meli

Il cuore selvatico del ginepro

Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri, Garzanti, 2013
Numero pagine: 215
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2013
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente il paese di Baghintos, Sardegna
Epoca: 1880-1906

Trama: la piccola Lucia Zara di dieci anni, durante una notte tempestosa alla vigilia di Ognisanti, la "notte delle animeddas" assiste alla nascita della sorell, nata settimina e ultima di sette sorelle. Per la madre Assunta, il nonno Efisio e la vecchia serva Cicita non c'è dubbio: la bambina è una coga, la strega del folklore sardo che di notte succhia il sangue ai bambini e porta calamità ovunque vada. Il padre, Severino, distrutto dal tremendo avvenimento e per evitare che il male si abbatta sulla sua casa abbandona la neonata sotto la pioggia. Saranno la curiosità ed il buon cuore di Lucia a salvare la piccola e a spingere la sorella a darle nome Ianetta; la bambina, non essendo morta durante la sua prima notte di vita, verrà tollerata in casa Zara. Ma ecco che avvenimenti funesti si addensano sulla famiglia, e per tutti una cosa è chiara: la colpa è della coga...

Avevo letto questo titolo cercando qualche romanzo sulle streghe ed avendolo trovato usato è stato un attimo comprarlo ed immergersi nella lettura.
Esordio letterario dell'Autrice sarda di nascita che ha qui racchiuso parte delle tradizioni e delle credenze della sua terra d'origine: incontriamo cibi, vestiti e personaggi particolari che più di ogni altra cosa caratterizzano la vicenda e ci spingono ad entrarci a fondo.
Si tratta di un romanzo aspro ma che scorre via veloce (è piuttosto breve) senza mai annoiare, ha uno stile chiaro e coinciso, vagamente verista, che seppur non approfondisce troppo l'ambientazione storica ci porta nel cuore di una Sardegna contadina ormai quasi scomparsa. A parte alcuni punti forzati e non proprio fedeli alla verosimiglianza la trama scorre fluida e senza intoppi.
I personaggi sono ben caratterizzati per quanto solo Lucia e in parte Ianetta vengano veramente approfondite, esse sono infatti il fulcro della narrazione: Lucia per quanto di buon cuore ondeggia fra la razionalità e la forza atavica della superstizione dell'ambiente in cui ha sempre vissuto. Ianetta è un bel personaggio, l'esempio di come i pregiudizi diventino a volte profezie autoavveranti, producendo il mostro tanto temut. Sicché la strega di questa storia pur essendo quasi sempre descritta dal di fuori è tanto più credibile e verosimile di quelle che si trovano in altri romanzi storici, ci spinge a pensare che probabilmente nel corso del tempo ci siano state tantissime Ianette.
C'è anche una storia d'amore, che però occupa solo una parte marginale e non è di quelle inverosimili ed eccessivamente sdolcinate. Come al mio solito, ho trovato la copertina non proprio azzeccata rispetto al contenuto, ma fortunatamente non è neanche terribile.
Il libro si chiude con un glossario dei termini dialettali e con una breve ma interessante intervista all'Autrice.
Insomma pur non essendo uno di quei libri indimenticabili Il cuore selvatico del ginepro è una bella storia, consigliato agli amanti dei romanzi sulle streghe e a chi ha interesse nelle tradizioni sarde.

Utilità
Se ti è piaciuto questo libro potrebbero interessarti anche altri romanzi o racconti sulla figura della strega, storici o del realismo magico (pochi elementi fantastici inseriti in una cornice realistica):

mercoledì 18 dicembre 2019

I pilastri della terra, Mondo senza fine, La colonna di fuoco

Serie di Kingsbridge di Ken Follett
I pilastri della terra di Ken Follett, Mondadori, 2007
Numero pagine: 1030
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Pillars of the Earth
Prima edizione: 1989
Prima edizione italiana: 1990
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente la città immaginaria di Kingsbridge, Inghilterra
Epoca: 1135-1174 (con un antefatto nel 1120)

Si apre con un esecuzione e con la maledizione di una donna. Dopo la morte dell'erede al trono d'Inghilterra in un naufragio nel 1120 il re Enrico I è rimasto senza un successore alla sua morte si contendono il trono la figlia Matilde, già imperatrice del Sacro Romano Impero, ed il nipote Stefano. Durante questo periodo travagliato dalla guerra civile Tom, un costruttore, viaggia alla ricerca di un impiego insieme alla moglie Agnes, incinta, e ai figli Alfred e Martha. Nella foresta nei pressi di Kingsbridge incontrano una strana donna di nome Ellen, che risiede in una grotta insieme al figlio Jack. Si ritroveranno a Kingsbridge dove è stato eletto un nuovo priore, Philip, e qui Tom riceverà un incarico per un lavoro che sarà il più grande della sua vita: la costruzione di una cattedrale...

Mondo senza fine di Ken Follett, Mondadori, 2007
Numero pagine: 1366
Lingua originale: inglese
Titolo originale: World Without End
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: romanzo storico
Ambientazione:principalmente la città immaginaria di Kingsbridge, Inghilterra
Epoca: 1327-1361

Ambientato circa duecento anni dopo il romanzo precedente si apre nel 1327 con quattro bambini in un bosco: Caris figlia di un mercante di lana, Merthin ed il suo violento fratello Ralph figli di un cavaliere in disgrazia, e Gwenda appartenente ad una povera famiglia. I quattro assistono allo scontro fra tre armigeri ed un cavaliere, il quale riesce ad avere la meglio anche se ferito, grazie all'intervento di Ralph. Thomas, questo il nome del cavaliere, sotterra una misteriosa lettera che dovrà essere rivelata solo in caso di sua morte e viene poi curato nell'ospedale del priorato di Kingsbridge dove rimarrà come monaco.
Dopo il rovinoso crollo del ponte in legno che dà il nome alla città la costruzione di un nuovo ponte sarà affidata a Merthin, il quale però verrà osteggiato dal nuovo priore, Godwyn....

La colonna di fuoco di Ken Follett, Mondadori, 2017
Numero pagine: 912
Lingua originale: inglese
Titolo originale: A Column of Fire
Prima edizione: 2017
Prima edizione italiana: 2017
Genere: romanzo storico
Ambientazione: principalmente la città immaginaria di King's Bridge, Inghilterra, e Parigi, Francia
Epoca: 1558-1620

Trama; circa duecento anni dopo il precedente, La colonna di fuoco si apre sul regno della regina d'Inghilterra Maria che dopo lo scisma anglicano del padre Enrico VIII ha restaurato il cattolicesimo. Ha come protagonista il diciottenne Ned Willard, il quale dopo un anno a Calais torna nella sua città natale, Kingsbridge, speranzoso di poter rivedere la ragazza che ama. Durante una festa Ned conosce William Cecil consigliere dell'allora principessa Elisabetta e ne diventa collaboratore.
Nel frattempo a Parigi un giovane studente, Pierre Aumande, si guadagna da vivere tramite espedienti, ma grazie alla sua astuzia riesce ad entrare nelle grazie dei Guisa, parenti di Maria Stuarda allora promessa sposa dell'erede al trono di Francia Francesco. Pierre sfrutta la tensione fra cattolici e protestanti che ha investito l'Europa e che sconvolgerà le vite dei protagonisti...

A questa recensione devo premettere che benché I pilastri della terra si trovasse nella libreria dei miei genitori fin dalla mia infanzia, non l'avevo mai preso in considerazione come lettura perché avevo sentito dire che una dei protagonisti si chiamava Aliena, il che per me rendeva automaticamente questo romanzo una storia di fantascienza :D
A un certo punto qualcuno ha avuto pietà di me e ha sfatato questo mito infantile, così, ormai cresciuta mi sono ritrovata ad affrontare questa trilogia che consiste in circa 3300 pagine, il che permette a Ken Follett di accompagnarci lungo buona parte della vita dei protagonisti (adoro quando mi raccontano fino in fondo "come va a finire" per i vari personaggi) ma che costringe l'Autore a dei salti temporali di anni.
Questi tre titoli condividono l'ambientazione ma possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro (ci sono solo brevi accenni ai personaggi dei romanzi precedenti) e personalmente li ho trovati piuttosto scorrevoli nonostante la mole di pagine da macinare: l'Autore ha trovato un giusto equilibrio fra descrizioni storiche e intreccio dei protagonisti. 
Chiudendo l'ultimo libro però, mi sono resa conto che pur avendo trascorso delle ore piacevoli non mi era rimasto nulla, non personaggi indimenticabili, non messaggi profondi, non soluzioni letterarie particolarmente brillanti. Ed è proprio questo il punto: la trilogia di Kingsbridge è un buon prodotto editoriale (alcuni lo vedono come una riuscita operazione di marketing di Ken Follett) ma alla fine non veicola nulla.
Inoltre se leggendo il primo libro potremmo trovare dei colpi di scena ben orchestrati, arrivati al terzo si ha l'impressione che la storia sia sempre la stessa: l'amore osteggiato dei protagonisti che però riesce in fine a concretizzarsi, gli antagonisti che si alleano ma dopo una vittoria iniziale vengono sconfitti su tutta la linea, figli segreti, due o tre famiglie che competono per il potere il cui incontro/scontro si intreccia agli avvenimenti storici quali cospirazioni, lotte dinastiche, pestilenze, massacri, guerre...se da una parte questi sono gli elementi base del romanzo storico, dall'altra il risultato è un po' stantio e oberato di cliché. 
I tre romanzi affrontano epoche storiche differenti: l'Anarchia inglese, la Guerra dei Cent'anni e le guerre di religione durante l'ascesa e il regno di Elisabetta I, ed in ognuno ho apprezzato la capacità di inserire i personaggi (sia quelli realmente esistiti sia quelli inventati) in un contesto storico e sociale verosimile
I conflitti religiosi sono ben delineati e costituiscono uno dei perni intorno a cui si muove la narrazione insieme alla lotta per il potere. Le diverse epoche sono ricostruite senza tralasciare le violenze, la superstizione, i soprusi e i disagi tipici del tempo.
Fra i molti personaggi maggiori e minori troviamo non solo principi e nobili come accade in molti romanzi storici, ma anche appartenenti alla borghesia, al clero e agli strati più poveri della popolazione; i più ben riusciti sono quelli femminili: Aliena, Caris e Silvye anche se inizialmente ingenue sono donne forti e indipendenti che dopo ogni tragedia si rimboccano le maniche, hanno saldi principi e non si lasciano annientare dagli uomini che le circondano.
La profondità psicologica non è il punto forte della trilogia, soprattutto quella degli antagonisti che a volte sembrano crudeli senza ragione e solo per movimentare la trama.
Ho apprezzato la presenza del tema della stregoneria sia in I pilastri della terra in cui è incarnato da Ellen, sia in Mondo senza fine in cui Caris viene accusata di essere una strega.
In conclusione consiglio questa trilogia agli amanti dei romanzi storici (d'altra parte l'uscita di I pilastri della terra ha segnato un'epoca per questo genere) delle saghe famigliari, e a quei lettori onnivori che a prescindere dal genere apprezzano una lettura accattivante (anche se a tratti superficiale).

Utilità
Da I pilastri della terra nel 2010 è stata tratta una miniserie tv con un cast di tutto rispetto e la regia di Ridley Scott che ha lavorato anche alla realizzazione della miniserie Mondo senza fine del 2012; mentre la prima è sostanzialmente fedele al libro, la seconda se ne discosta in vari punti. Nel 2017 è uscito il videogame basato sul primo romanzo.

Il libro delle ombre, Stirpe di strega, Il cacciatore di streghe ecc.

Serie Sweep di Cate Tiernan
Il libro delle ombre di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 2012
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Book of Shadows
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2004
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: La protagonista, Morgan (che racconta in prima persona la vicenda), è una sedicenne come le altre, forse solo un po' solitaria e poco popolare, che frequenta la high school nella cittadina di Widow's Vale insieme alla migliore amica Bree. La sua vita cambia con l'arrivo in città di Cal Blaire, un bellissimo (ovviamente) ragazzo di qualche anno più grande che subito conquista tutte le ragazze del luogo fra cui anche Bree e Morgan, la quale però decide di tenere segreto all'amica il suo amore, pensando di non avere possibilità (ma che...perché!?). Col, che riesce a stringere amicizia anche con i ragazzi della scuola, invita un gruppo a festeggiare con lui in campagna, ma il tutto si trasformerà in un rituale wiccan per Mabon, durante il quale Morgan manifesta particolari capacità. Cal infatti, così come la sua famiglia è un wiccan e con il favore della madre Selene crea una coven (congrega) di ragazzi ma con l'approssimarsi di Samhain ci saranno vari rivolgimenti...

Stirpe di strega di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 221
Lingua originale: inglese
Titolo originale: The Coven
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2005
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione:
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Morgan non solo ha scoperto che il suo amore per Cal è corrisposto, ma che è una strega di sangue, sicché anche i suoi genitori devono esserlo...o no? Nel frattempo Bree, gelosa per il successo sentimentale di Morgan, decide di cambiare alleanze, e due nuove streghe arriveranno in città a complicare gli intrighi sentimentali e magici.

Il cacciatore di streghe di Cate Tiernan, Mondadori
Numero pagine: 229
Lingua originale: inglese
Titolo originale: Blood Witch
Prima edizione: 2001
Prima edizione italiana: 2005
Genere: urban fantasy young/adult
Ambientazione: Widow's Vale nello stato di New York, USA
Epoca: contemporanea
Età di lettura: dai 12 anni

Trama: Morgan, dopo aver scoperto di essere stata adottata, capitando per caso (ahahahah) nello studio segreto di Selene, la madre di Cal, trova il Libro delle Ombre della sua madre naturale, passi del quale, insieme ai flash-back sulla sua vita, ci rivelano la storia dei genitori di Morgan e altri intrighi intrighi familiari che coinvolgono Cal e compagni.


Ok, questa volta ho barato. Sto scrivendo la recensione di una saga letteraria di ben quindici titoli avendo letti solo i primi tre. Però a mia discolpa devo dire questo: è la serie più adolescenziale (nella forma, nel contenuto, nelle copertine, dentro, davanti, di dietro e pure intorno) che abbia mai letto nella vita, contando anche i libri che ho letto da adolescente, sicché non ce l'ho proprio fatta ad andare oltre il terzo, mi sembrava di perdere ore di vita preziose che potevo impiegare nella lettura di cose più interessanti. Tuttavia non potevo esimermi dallo scrivere qualche riga su questa serie, i cui titoli completi sono:
  1.  Il libro delle ombre (The Book of Shadows) del 2001 tradotto nel 2005
  2. Stirpe di strega (The Coven) del 2001 tradotto nel 2005
  3. Il cacciatore di streghe (Blood Witch) del 2001 tradotto nel 2005
  4. Il lato oscuro (Dark Magick) del 2001 tradotto nel 2006
  5. Forza del male (Awakening) del 2001 tradotto nel 2006
  6. Il richiamo del sangue (Spellbound) del 2001 tradotto nel 2007
  7. Oscure premonizioni (The Calling) del 2001 tradotto nel 2007
  8. L'erede delle Tenebre (Changeling) del 2001 tradotto nel  2008
  9. Minaccia occulta (Strife) del 2002 tradotto nel 2008
  10. Porta sull'oltretomba (Seeker) del 2002 tradotto nel 2009
  11. L'onda nera (Origins) del 2002 tradotto nel 2009
  12. La rivelazione (Eclipse) del 2002 tradotto nel 2009
  13. Il segreto di Alisa (Reckoning) del 2002 tradotto nel 2010
  14. Full circle del 2002 inedito in Italia
  15. Night's child del 2003 inedito in Italia
Essendo stata un'adolescente interessata alla wicca quando ho scovato questa vecchia serie della collana Darck Magic della Mondadori ho pensato che se avessi avuto quindici anni in meno mi avrebbe sicuramente incuriosito, così avendo fortunosamente (...) trovato in giro i primi volumi ho deciso di vedere di cosa si trattava.
Ricordate, la parola chiave è adolescenziale.

I personaggi sono  adolescenziali, non solo perché si comportano da adolescenti quali in effetti sono, ma anche perché sembrano scritti da un'adolescente, il che significa profondità emotiva di un foglio di carta, costruzione psicologica più pericolante della torre di Pisa, amore e odio funesti che si producono senza motivi apparenti (e ok che i protagonisti sono giovani, ma non maniaci bipolari). E poi, i genitori di tutti questi sedicenni, dove diavolo sono? Come fanno ad avere tutti i soldi che spendono in libri wiccan, athami et similia? Com'è possibile che possano avventurarsi in giro a qualsiasi ora del giorno e della notte?
La trama è adolescenziale, ma soprattutto, era veramente necessario andare a ripescare tutti gli stereotipi narrativi più triti e ritriti? 
E poi la wicca: se è pur vero che nel variegato mondo neopagano i ragazzini wicca sono visti come un flagello che toglie credibilità all'intero movimento (che poi, siamo stati tutti giovani e scemi) questo si deve anche a libri come questo - e di Silver Raven Wolf, non dimentichiamoci di lei -, infatti la serie Sweep racconta del sogno adolescenziale nascosto in qualsiasi neopagano di facciata egoesaltato: essere visto e riconosciuto da tutti come il vero discendente di una stirpe di streghe potentissime con insondabili poteri magici, essere portato in palmo di mano al centro del coven come sommoaltissimoindiscussoeindiscutibilesacerdote, possibilmente con un* compagn* bellissim* a fargli da spalla in modo da essere presi per l'incarnazione vivente del Dio e della Dea.
Quindi ecco fioccare in questa serie candele, athami, altari, rituali e tutto il misto di misticismo e cattivo gusto che fanno da contorno alla wicca da salotto (senza nulla voler togliere a questa religione che ha anche cultori seri).
Insomma, se siete dei wiccan fra i dodici e i quattordici anni la serie Sweep potrebbe fare per voi (ma spero di no), se siete chiunque altro evitatela, se non per farvi due risate sfogliando le prime venti pagine.

Le città perdute. Luna nera

Le città perdute. Luna nera di Tiziana Triana, Sonzogno, 2019
Numero pagine: 527
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2019
Genere: romanzo fantasy storico
Ambientazione: il villaggio di Terra Rossa, la cittadina di Serra e i dintorni nella campagna romana, Roma.
Epoca: XVII secolo

Trama: Adelaide detta Adelevatrice sedicenne rimasta sola col fratello Valente dopo la morte della nonna che l'ha istruita, viene accusata di aver procurato la morte di una bambina e sospettata di essere una strega. Rischia il linciaggio ma viene salvata da alcune misteriose donne che vivono nei boschi ed hanno strani nomi di Città Perdute. Nel frattempo il giovane Pietro tornato al paese dal padre Sante, capo dei Benandantiuomini si dedicano a combattere le streghe, deve vedersela con l'intransigenza e la superstizione dei sui compaesani...

Come sapete se seguite questo blog adoro i fantasy, così come i romanzi storici ben scritti, così come la figura della strega, sicché, quando ho sentito della pubblicazione di questo libro, primo di una trilogia, ho pensato che finalmente avrei potuto godermi una lettura che mescolava insieme tutte queste cose.
Tra l'altro a breve uscirà su Netflix la serie tv di Fandango tratta dal romanzo, sicché volevo leggerlo prima di vedere la trasposizione a puntate. Purtroppo però, sono rimasta piuttosto delusa.
Aggiornamento: ho poi visto la serie, e confermo: mi ha delusa tanto quanto il libro.

Quello che ha inciso negativamente sul mio giudizio è la scarsa verosimiglianza generale: al di là della poca attenzione all'ambientazione storica, com'è possibile che delle donne vivano in un bosco senza che nessuno scopra mai esattamente dove? Com'è possibile che ci sia un tasso d'alfabetizzazione incredibile anche fra figli di contadini e piccoli commercianti, nonché fra numerose donne? Perché personaggi in pericolo di vita o radicalmente contrari alla massa non solo restano dove sono ma vanno sempre a mettersi nella situazione peggiore?
Da queste poche domande avrete capito che la costruzione dei personaggi non è delle migliori: a parte i protagonisti gli altri rimangono appena accennati ed anche le storie romantiche sono tracciate in maniera frettolosa e superficiale. Alcuni flash-back che narrano la vita precedente di alcune delle donne del bosco sono inseriti nella narrazione principale ma non riescono dar loro profondità. Lo stesso bieco fanatismo dei Benandanti non viene spiegato convincentemente. Tra l'altro a volte i personaggi sono piuttosto contraddittori, come ad esempio Cesare, Nicola e Porzia.
Inoltre, il fatto che a poco a poco si scopra che quasi tutti i personaggi sono collegati agli altri a causa di fatti avvenuti nel passato va a minare la verosimiglianza di un intreccio già poco saldo: il colpo di scena finale risulta poco comprensibile (ma confido che essendo questo solo il primo tomo molto ci verrà spiegato nei successivi) e forzato, come se una volta che i personaggi fossero stati messi alle strette si sia cercato di trovare una via d'uscita a tutti i costi. Cosa ancora più fastidiosa, a volte sembra quasi che nei momenti più impensati il tempo si fermi per permettere ad alcuni personaggi di dire le proprie battute, magari nel mezzo di un combattimento.
La magia, pur essendo un argomento di cui si parla per tutto il tempo compare solo alla fine: l'impressione è quella di un libro in bilico nell'indecisione fra lo storico e il fantasy che però non riesce bene in nessuno dei due generi.
Per guanto riguarda la piacevolezza di lettura Luna nera scorre abbastanza agevolmente, non è uno di quei libri che ti tengono avvinta alle pagine fino alla fine, ma non è neanche uno di quelli che si trascinano pigri e non si riescono a portare a termine.
Come se tutto questo non bastasse l'Autrice ha mischiato personaggi e credenze folkloriche disparati: i benandanti appartengono alla storia e al folklore del Friuli, le janare del beneventano, ed il tutto viene trasposto nella campagna romana.
Dopo aver detto peste e corna di questo libro voglio però spezzare una lancia a suo favore: oltre a poterci finalmente godere un romanzo ambientato in Italia, in Luna nera leggiamo dell'importanza della conoscenza e dell'istruzione, di amore omosessuale, di transgender, di sottomissione femminile e ruoli di genere, temi che solo recentemente sono stati inseriti nel contesto di un romanzo storico.
Per questo motivo, pur non essendo convinti della forma, si può apprezzare l'intento con qui è stata scritta la storia.
In definitiva Luna nera pur non essendo un libro indimenticabile o  ben riuscito può piacere ed avere un perché come lettura senza impegno.

Utilità
Qui potete leggere un'intervista all'Autrice dell'Huffington Post.
Se ti piace questo genere potrebbero interessarti anche i romanzi storici sulle streghe (anche per bambini e ragazzi):
E alcuni romanzi fantasy sulle streghe (anche per ragazzi): 

sabato 14 dicembre 2019

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi

La meravigliosa metamorfosi dei bruchi di Maria Sibylla Merian, a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
Numero pagine: 207
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Raupen wunderbare Verwandlung und sonderbare Blumennahrung
Prima edizione: 1679-1683
Prima edizione italiana: 1993 (edizione parziale)
Genere: libro illustrato

La prima volta che ho incontrato sulla mia strada le bellissime illustrazioni di Maria Sibylla Merian stavo cercando delle tavole botaniche per arricchire le mie ricerche sulle diverse erbe, e ai tempi non avevo fatto particolare caso al fatto che fossero state prodotte da una donna nel bel mezzo del seicento. Solo quando ho trovato e acquistato l'edizione italiana de Il libro dei fiori mi sono resa conto di che artista straordinaria sia stata la Merian.
Nel XVII secolo, un periodo in cui essere donna e scienziata, o anche solo donna e conoscitrice della natura poteva essere molto pericoloso, si svolge l'arco della vita di questa interessantissima artista, studiosa, viaggiatrice.
Questo particolare libro fu pubblicato in due volumi, il primo nel 1679, il secondo nel 1683 con testi in tedesco (e non in latino secondo l'uso del tempo, per favorirne la diffusione), ognuno contenente cinquanta tavole illustrate. Ogni volume si apre con un preambolo dell'Autrice, una poesia in sua lode e una ghirlanda di foglie che incornicia il titolo. Seguono le tavole, ognuna dedicata ad una diversa pianta e ai bruchi che se ne nutrono - partendo dai bachi da seta - i cui cambiamenti sono illustrati in ogni aspetto, dall'uovo alla farfalla; le tavole sono ordinate in base al periodo dell'anno in cui i bruchi diventano crisalidi e alle piante di cui si nutrono. A fronte delle tavole si trovano i testi dell'Autrice che racchiudono una summa delle sue osservazioni sulla vita dei bruchi - che ha personalmente selezionato ed allevato per anni- a volte mischiate con interessanti notizie sull'uso delle piante, il tutto esposto con un linguaggio chiaro e semplice, quasi colloquiale, quotidiano, dal quale traspare l'amore della Merian per la natura e i suoi fenomeni così come la sua dimestichezza con la biologia degli insetti. Vengono vivamente descritti anche i colori delle illustrazioni poiché la colorazione delle tavole era opzionale e costituiva una notevole varietà di prezzo. Laddove la Merian non riesce a spiegarsi alcuni fenomeni, oggi noti, lo dichiara apertamente; inoltre le denominazioni latine di piante e insetti sono quelli del tempo e per tanto ad un lettore moderno possono risultare gradevolmente inconsueti.
All'opera della Merian segue un approfondita biografia ad opera della curatrice Maria Gregorio con tanto di inquadramento storico, oltre ad una vasta bibliografia (purtroppo piuttosto scarna per quanto riguarda le opere in italiano).
Oltre che per il suo lavoro Maria Sibylla Merian merita di essere conosciuta per la sua vita straordinaria: nata nel 1647 a Francoforte in una famiglia di artisti e editori fin da giovanissima iniziò a disegnare e interessarsi a piante ed insetti che dipingeva dal vivo incoraggiata e sostenuta dal patrigno e dai fratelli. Sposatasi a diciotto anni si trasferì col marito a Norimberga dove continuò nella sua opera (sia artistica che di ricerca scientifica), ebbe due figlie e fu in grado di mantenersi con il frutto del suo lavoro, creando anche un laboratorio femminile di ricamo e pittura; a questo periodo risale la sua prima opera Il libro dei fiorie alcuni anni dopo La meravigliosa metamorfosi dei bruchi. Tornata temporaneamente a Francoforte per motivi famigliari e per il deteriorarsi del suo matrimonio, si trasferirà con la madre e le due figlie in Olanda in una comunità spirituale in cui i beni sono in comune e i diritti delle donne sono pari a quelli degli uomini; Maria riprende il cognome da ragazza (che userà per il resto della sua vita). La comunità incoraggia l'evangelizzazione del Sud America, così alcuni missionari di ritorno in Olanda forniscono alla Merian esemplari di insetti esotici.
Dopo la morte della madre e di un fratello e il fallimento della comunità, si trasferisce ad Amsterdam con le figlie, essendo ormai un'Artista affermata può far fronte agli impegni economici e viene accettata nella cerchia degli studiosi della cosmopolita città olandese.
Nel 1699, grazie anche ad un finanziamento della città, Maria s'imbarca insieme alla figlia alla volta del Suriname per studiare dal vero piante e insetti tropicali, e qui resterà fino al 1701 quando debilitata dalla malaria tornerà ad Amsterdam. Ripresasi ricomincia a lavorare e a cercare finanziamenti per la pubblicazione di un libro sugli insetti del Suriname che vedrà la luce nel 1705 con titolo La metamorfosi degli insetti del Suriname. Negli anni successivi continua a dipingere e a studiare, nonché ad approntare nuove edizioni rivedute e traduzioni dei suoi libri, fino alla morte avvenuta nel 1717.
Se siete arrivati a leggere fin qui avrete capito che consiglio assolutamente questo libro a tutti gli appassionati di illustrazioni botaniche e entomologia, a chi vuole riscoprire la storia di una grande Artista, viaggiatrice e precorritrice dei tempi, o anche solo per poterlo esporre in casa godendo delle bellissime illustrazioni.

Utilità
Esiste un'unica edizione italiana precedente di quest'opera della Merian: La meravigliosa metamorfosi dei bruchi a cura di Maria Gregorio, Rosenberg & Sellier, 1993, che è però parziale riportando solo alcune delle tavole originali.
Gli altri suoi libri pubblicati in italia sono:
  • Il libro dei fiori a cura di Maria Gregorio, Elliot, 2015
  • Dissertazione sulla generazione e le metamorfosi degli insetti del Suriname a cura di Sandro Fusina, L'Erbolario, 2000
Informazioni sulla vita avventurosa di Maria Sibylla Merian si possono trovare invece in:
  • Donne ai margini. Tre vite del XVII secolo di Natalie Zemon Davis, Laterza, 2005
  • L'altra mappa. Esploratrici, viaggiatrici, geografe di Luisa Rossi, Diabasis, 2005
  • Scienziate nel tempo. 75 biografie di Sara Sesti e Liliana Moro, Edizioni LUD, 2016
Una versione romanzata della vita della Merian, corredata dalle deliziose illustrazioni dell'artista bolognese Anna Paolini è Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide, Logosedizioni, 2019.

Siti che riportano biografia e bibliografia dell'autrice sono Università delle donne e Enciclopedia delle donne.
Il sito di riferimento (in inglese) per lo studio di quest'Artista è The Maria Sibylla Merian Society, dove fra l'altro, a questa pagina, si possono trovare i link per sfogliare alcune edizioni originali dei suoi lavori.
Le illustrazioni presenti in questo post sono tratte dall'opera in questione.

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mercoledì 11 dicembre 2019

L'accalappiastreghe

L'accalappiastreghe di Walter Moers, Salani, 2008
Numero pagine: 413
Lingua originale: tedesco
Titolo originale: Der Schrecksenmeister
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2008
Genere: fantasy per ragazzi, fantasy-orrorifico-culinario come è stato definito dall'Autore
Ambientazione: la città di Sledwaya nel continente immaginario di Zamonia
Epoca: indefinita

Trama: Nella malsana città di Sledwaya, Eco, un cratto (simile in tutto ad un normale gatto ma con due fegati e la capacità di parlare tutte le lingue) dopo la morte della propria padrona si ritrova a vagare, sfinito dalla fame, per le strade cittadine. Qui incontra il famigerato accalappiastreghe Malfrosto, un inquietante personaggio deputato al controllo delle streghe della città, le shokkie, dovere assolto in maniera piuttosto sadica. I due stringono un accordo: Malfrosto fornirà ad Eco dei lauti pasti per un intero mese, fino al sorgere della luna shokkia, quando il cratto verrà ucciso perché possa esserne prelevato il grasso, in modo che Malfrosto possa portare a termine un grandioso esperimento alchemico. Eco, altrimenti destinato alla morte per fame, si trova suo malgrado ad accettare l'accordo...

La prima volta che ho sentito parlare di Walter Moers e della saga di Zamonia immaginavo qualcosa di simile alla saga del Mondo Disco di Terry Pratchett, ma mentre Pratchett rivisata in chiave comica cliché fantasy, fiabeschi e letterari, Moers mette in campo una delirante fantasia.
L'acccalappiastreghe è il quinto romanzo della serie di Zamonia.
Moers nella finzione letteraria si pone come traduttore dallo zamonko dell'opera di Godfid Letterkel rinarrata da Ildefonso de' Sventramitis, il personaggio nominato più volte nei libri della saga e protagonista di La città dei libri sognanti e Il labirinto dei libri sognanti
Più che per la trama in sé - godibile e con qualche colpo di scena ma non del tutto ben riuscita - L'accalappiastreghe si apprezza per la debordante fantasia con cui Moers inventa creature come le shokkie, i pellestrelli (delle sorte di pipistrelli vampiri) lo scarpolufo (un gufo monocolo), la vedova candida (una fluttuante testa con lunghi capelli bianchi e letali), le querce shokkie e molti altri esseri mai sentiti (alcuni già presenti nei libri precedenti). Bisogna riconoscere al traduttore Umberto Gandini una grande maestria nella creazione di un "vocaboliario" zamonico. 

personaggi sono ben caratterizzati, sorprendenti e mai banali, anche se il fatto che siano stati creati per un romanzo per ragazzi si sente. Il più interessante è Malfrosto, che pur essendo l'antagonista ha dei momenti di umanità inattesi, che donano profondità ad un personaggio negativo altrimenti piatto.
La strega della storia, ovvero la shokkia Inazuela ha la classica bruttezza ascritta a questi personaggi, inoltre è esperta di filtri e piante medicinali, la sua magia però a differenza di quella di Malfrosto, nasce dalla conoscenza e dall'amore per ciò che vive per quanto brutto o pericoloso, è quindi un personaggio pienamente positivo per quanto d'aspetto sgradevole, e decisamente buffo.

Alcuni passi del romanzo hanno un impronta decisamente gotica, ed in effetti cosa c'è di più gotico di un antico maniero con inquietanti creature appostate in ogni angolo, passaggi segreti, pozioni magiche, un accordo faustiano ed uno scienziato pazzo all'opera? E non dimentichiamo invenzioni geniali quali gli omarelli di Leida, le candele addolorate e il fantasma cotto.
Il tema culinario è molto presente, e facilmente leggendo si viene presi da una gran fame!
Le pagine sono impreziosite da vari disegni in bianco e nero dell'Autore che è anche fumettista, ed aiutano ad entrare nel suo immaginario.  All'interno della narrazione principale si trovano brevi racconti narrati dai protagonisti, particolarmente ben riusciti.

Vediamo quindi come siano presenti motivi tipici delle fiabe, delle favole, umoristici e gotici inseriti in una cornice fantasy. Un mix molto particolare che fa sorgere spontanea una domanda: Walter Moers è riuscito ad amalgamare questi elementi in maniera convincente?
Secondo me sì, per quanto questo romanzo e gli altri della serie non siano sempre scorrevoli, la saga di Zamonia segna la nascita di un nuovo tipo di fantasy inconsueto e divertente, che può piacere sia agli appassionati del genere sia a chi ci si approccia per la prima volta, adatto ai giovani lettori come anche agli adulti. Per tanto consiglio decisamente la lettura di questo libro e degli altri della serie, sia per gustarsi un tipo di fantasy nuovo e fresco, sia per potersi perdere nella scanzonata e tentacolare fantasia di dell'autore.

Utilità
Gli altri romanzi della saga di Zamonia, tutti editi da Salani, possono essere letti in maniera indipendente in quanto autoconclusivi (con un'unica eccezione), in ordine di pubblicazione sono:
  • Le tredici vite e mezzo di capitano Orso Blu del 1999, tradotto nel 2000
  • Ensel e Kretel del 2000, tradotto nel 2002
  • Rumo e i prodigi dell'oscurità del 2003, tradotto nel 2004
  • La città dei libri sognanti del 2004, tradotto nel 2006
  • Il labirinto dei libri sognanti del 2011, tradotto nel 2012 (seguito del precedente)
  • La principessa Insomnia e il rovello notturno color incubo del 2017, tradotto nel 2019
Ad oggi ci sono altri due romanzi ambientati nel mondo di Zamonia non ancora tradotti. 
Zamonien.de è il sito tedesco dedicato alla saga.
Moers è Autore anche di Folle viaggio nella notte su Gustave Doré e con le sue xilografie.

martedì 19 novembre 2019

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere di Neil Gaiman, Mondadori, 2009
Numero pagine: 224
Lingua originale: inglese
Titolo originale: M is for Magic
Prima edizione: 2007
Prima edizione italiana: 2007
Genere: raccolta di racconti horror, fantascientifici, fantasy, noir, weird

Di Gaiman conosco i romanzi e alcuni fumetti, questa è la sua prima raccolta di racconti che leggo; la narrativa breve non è fra i miei generi preferiti ma in effetti, come dice l'Autore nell'introduzione, alcuni racconti ti si "appiccicano" nella memoria, e non per forza ti devono piacere tutti quelli contenuti in una raccolta. Così, dopo la lettura di questo libro, mi sono ritrovata a pensare che in effetti i racconti sono una forma letteraria niente male, se possibile ancora più difficili del romanzo per la necessità di condensare i fatti in poche pagine e trasportare in un mondo a parte nel giro di poche righe.
Il titolo originale M is for magic è stato cambiato in italiano richiamando il primo racconto della raccolta. Qui Neil Gaiman ha riunito dieci racconti indipendenti ed una poesia che spaziano dall'horror al fantasy alla fantascienza.
  • Il Cimitero senza lapidi è entrato a far parte del romanzo Il figlio del cimitero (quarto capitolo) e parla di una strega e di un tesoro in un tumulo sotterraneo; benché leggendo l'intero romanzo il racconto acquisti tutta un'altra luce, può anche essere letto come pezzo autoconclusivo, particolarmente affascinante è il misterioso Sleer.
  • Il ponte del troll riprende il classico personaggio della mitologia scandinava in agguato sotto ai ponti (ma mi ha anche ricordato il capitolo sul jinn in American Gods).
  • Non chiedetelo a Jack è un inquietante racconto breve su una scatola giocattolo.
  • Come vendere il Ponte dei Ponti è una storia nella storia che narra di una colossale truffa.
  • In Ottobre sulla sedia assistiamo ad una riunione dei diversi mesi dell'anno fra cui Ottobre che presiede la serata e racconta la storia di un bambino fuggito di casa. Il racconto è dedicato a Ray Bradbury e si può trovare anche in Cose fragili. Un altro racconto dedicato a Ray Bradbury si trova in Trigger warning con il titolo L'uomo che dimenticò Ray Bradbury.
  • Cavalleria vede come tema centrale niente meno che il Santo Graal, trovato da una vecchia signora alla quale un cavaliere errante cerca di prenderlo. Era già stato pubblicato in Italia nell'antologia Graal. La ricerca dell'alba del 1997.
  • Il prezzo è un racconto horror in cui un gatto ogni notte combatte contro qualcosa di malefico.
  • Come parlare con le ragazze alle feste è il più fantascientifico dei racconti e ci porta a conoscere delle ragazze aliene; si trova anche in Cose fragili. Dal racconto è stato tratto un film nel 2017 che riprende il titolo originale How to Talk to Girls at Parties.
  • Avis Soleus ci introduce in un strana confraternita, unita dall'ideale di assaggiare qualsiasi cibo...manca solo l'Avis Soleus, l'uccello del sole. Si può trovare anche in Cose fragili.
  • Il caso dei ventiquattro merli è un breve hard boiled sulle filastrocche (si avete capito bene), forse è il racconto che ho trovato più curioso.
  • Istruzioni è una bella poesia che parla di cosa fare nel caso si capitasse in una storia, si può trovare anche in Cose fragili oltre che in un'edizione illustrata da Charles Vees.
Come in tutte le raccolte, lo stile varia da racconto a racconto, e benché venga generalmente indicato come libro per ragazzi Il cimitero senza lapidi e altre storie nere può benissimo essere letto anche da adulti.
In definitiva, pur non essendo un'estimatrice dei racconti, ho apprezzato molto quest'antologia di Gaiman, che ci offre racconti inconsueti e mai scontati. Lo consiglio, soprattutto agli appassionati di fantascienza e fantasy.

Utilità
Le altre raccolte di racconti di Neil Gaiman sono:
  • Cose fragili del 2006
  • Trigger Warning del 2015
  • Miti del Nord del 2018
I romanzi (per adulti e ragazzi):
  • Buona Apocalisse a tutti! del 1990 tradotto nel 2007 scritto con Terry Pratchett e rieditato recentemente in occasione dell'uscita della serie tv del 20019 col titolo originale Good Omens
  • Nessun dove del 1996 tradotto nel 1999 nato dalla sceneggiatura della serie tv Neverwhere del 1996, è stato trasposto in una graphic novel nel 2005 con testi di Mike Carey e disegni di Glenn Fabry
  • Stardust del 1998 tradotto nel 2005 da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007
  • American Gods del 2001 tradotto nel 2003 da cui è stata tratta l'omonima serie tv del 2017. Nel 2018 è uscito il privo volume della trilogia graphic novel American Gods curata da Neil Gaiman, P. Craig Russell e Scott Hampton. Questo primo volume è intitolato Le ombre.
  • Coraline del 2002 tradotto nel 2003 da cui è stato tratto il film d'animazione Coraline e la porta magica del 2009
  • I ragazzi di Anansi del 2005 tradotto nel 2006 spin-off di American Gods
  • Il ragazzo dei mondi infiniti del 2007 tradotto nel 2011 scritto con Michael Reaves
  • Il figlio del cimitero del 2008 tradotto nel 2011 da cui è stata tratta la graphic novel The Graveyard Book
  • Odd e il Gigante di Ghiaccio del 2008 tradotto nel 2010
  • Il sogno d'argento del 2013 tradotto nel 2016 scritto con Michael Reaves e seguito di Il ragazzo dei mondi infiniti
  • L'oceano in fondo al sentiero del 2013 tradotto nello stesso anno
I libri illustrati per bambini:
  • Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi del 1997 tradotto nel 2004 e con illustrazioni di Dave McKean
  • I lupi nei muri del 2003 tradotto nello stesso anno con illustrazioni di Dave McKean
  • MirrorMask del 2005 tradotto nel 2006 e tratto dall'omonimo film di Gaiman e McKean, le illustrazioni sono di quest'ultimo
  • Crazy Hair del 2009 tradotto nel 2010 e con illustrazioni di Dave McKean
  • Istruzioni. Tutto quello che ti serve sapere per il tuo viaggio del 2010 tradotto nel 2012 con illustrazioni di Charles Vees (il testo si può trovare nelle raccolte Cose fragili e Il cimitero senza lapidi e altre storie nere)
  • L'esilarante mistero del papà scomparso del 2013 tradotto nel 2014 e con le illustrazioni di Chris Riddell
  • La regina del bosco del 2014 tradotto nel 2015 e con illustrazioni di Chris Riddell (il racconto senza illustrazioni si può trovare nella raccolta Trigger warning)